Querela per diffamazione a mezzo Facebook: fac simile DOC

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 16/07/2025
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Fac simile per sporgere formale denuncia - querela per diffamazione su Facebook nei confronti di chi ha offeso la reputazione professionale, sociale o familiare di una persona davanti ad una moltitudine di utenti.

Quando si può parlare di diffamazione su Facebook

Su Facebook come su qualsiasi altro social network ciascuno di noi ha la libertà di esprimere il proprio pensiero, così come di criticare quello altrui, l'importante è che non si offenda mai l’onore, la reputazione, il decoro di una persona. Il rischio in questi casi è di ricevere una querela per diffamazione, punibile ai sensi dell'articolo 595 del Codice Penale.

Affinché si configuri il reato di diffamazione non è necessario che si faccia esplicito riferimento al nome della vittima, ma è sufficiente che il soggetto insultato, offeso, deriso sia facilmente riconoscibile e individuabile dalla collettività.

Chiaramente assume importanza

  • la rilevanza dell'offesa e
  • il contesto in cui la stessa è stata perpetrata.

Va sottolineato il fatto che diffamare una persona a mezzo Facebook costituisce di per sé un'aggravante, ciò per il semplice fatto che lo scritto o l'immagine vengono inoltrati a destinatari molteplici e diversi. Così come costituisce un'aggravante il fatto che l’offesa 

  • sia arrecata ad un politico, un amministratore o un esponente delle forze dell'ordine;
  • sia a sfondo razziale, religioso ecc.

Esempi di diffamazione a mezzo Facebook

Per capire meglio quando ricorrono i presupposti di una diffamazione facciamo qualche esempio pratico.

Sei vittima di un reato di diffamazione quando l’ex fidanzato pubblica delle foto inappropriate sui social o associa una tua foto a delle frasi offensive sul tuo aspetto fisico o sulla tua moralità. Così come sei vittima di un reato di diffamazione quando qualcuno scrive che la tua assunzione in azienda è frutto soltanto di una raccomandazione.

Ma anche tu puoi essere accusato di diffamazione se pubblichi commenti volgari e insulti nei confronti del Sindaco della tua città; questo naturalmente non significa che tu non possa esprimere critiche anche forti sul suo operato.

In definitiva meglio evitare sempre di esprimere “giudizi” che ledono il diritto all’onore e alla reputazione di certe persone. Se vuoi mettere in cattiva luce un candidato alle prossime elezioni, nulla ti impedisce di scrivere che il Sig. Rossi è stato condannato a “x” anni per concussione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma sarebbe un errore scrivere che egli è un ladro ed un corrotto. In sintesi piena “libertà di espressione” anche su Facebook, ma occhio a cosa si scrive.

In tutti questi casi se non si vuole arrivare ad una querela, si può seguire una soluzione bonaria inviando alla persona interessata questa

Chiaramente il problema è di tutt'altra natura, e conseguentemente anche le azioni da porre in essere sono altre, se ci si trova di fronte ad un profilo Facebook hackerato.

Querela per diffamazione su Facebook: come farla

Sporgere una querela per diffamazione su Facebook è un’operazione tutto sommato semplice, per il quale non è richiesta neppure l’assistenza del legale. Basta recarsi in Questura, presso il Comando dei Carabinieri oppure presso la Procura della Repubblica del Tribunale del luogo in cui si ha la residenza.

Chiaramente in attesa che il Giudice si esprima nel merito non puoi pretendere la cancellazione dei contenuti pubblicati su Facebook. Puoi però effettuare la segnalazione abusi direttamente a Facebook.

Puoi farlo direttamente dal tuo profilo: in basso a destra nell'immagine di copertina clicca sui tre puntini e seleziona "Segnala", quindi segui le istruzioni visualizzate sullo schermo. Leggi anche quanto riportato su questa pagina: www.facebook.com/help/contact/497274833784151.

Cosa specificare sulla querela

Chiaramente occorre essere quanto più dettagliati e circostanziati possibile. Occorre in particolare riportare la frase offensiva e specificare la data e il contesto nel quale la stessa è stata scritta, quindi indicare l’autore (possibilmente anche il suo Codice ID) e ogni altra informazione utile.

Sarebbe estremamente importante riportare anche l’indirizzo IP, ossia un codice numerico che identifica univocamente un dispositivo (pc, smartphone, tablet ecc.) collegato alla rete Internet.

Utile allegare alla querela uno “screenshot” della pagina e nel caso una lista di persone che possono testimoniare di aver letto il post o visto la foto.

Fac simile querela per diffamazione su Facebook

PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE PENALE DI…………………..

ATTO  DI  QUERELA  PER  DIFFAMAZIONE

Io sottoscritto ………………….. , nato a ………………………… il ……………
residente in …………………………………………………

intendo sporgere formale querela nei confronti del Sig. ..., nato a ....., il .../.../..., residente in ....... (...) Via/Piazza ............., n. ..., (ovvero contro ignoti oppure contro ogni altra persona ritenuta responsabile) , resosi responsabile, nei miei confronti, del reato di diffamazione previsto dall'art. 595 c.p.

Espongo nel dettaglio i fatti:
…….………………………………………………………………………………….
…….………………………………………………………………………………….
…….………………………………………………………………………………….
(esporre in maniera dettagliata il fatto indicando luogo e data, le frasi pronunciate o scritte, la presenza di eventuali testimoni ed ogni altro elemento rilevante. Ad es: Sulla pagina del blog presente all'indirizzo www..... , oppure sulla pagina Facebook  del Sig. …… ho riscontrato in data ………. delle espressioni lesive della mia professionalità e fatti non veri sulla mia persona. In particolare  il Sig. ha affermato quanto segue: “………………..”)

In considerazione dei fatti sopra descritti, chiedo che l'Ill.mo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ..., voglia procedere penalmente nei confronti del Sig. ... per il reato previsto dall'art. 595 c.p. e per ogni altro reato che la S.V. vorrà ravvisare.

Richiedo l'acquisizione dei seguenti documenti di prova che produco in allegato alla presente querela:

  • ………………………………………
  • ………………………………………
    (indicare eventuali documenti che si producono, ad es. fotografie, scatti di pagine web, video-filmati, testimonianze, ecc.)

Con espressa riserva di costituzione di parte civile nell’eventuale procedimento penale e con espressa riserva di essere informato nel deprecato caso di archiviazione da parte della Procura ex art. 406 e 408 c.p.p.

Nomina proprio difensore di fiducia l’Avv………… con studio in …………… presso il quale elegge  domicilio ai fini del presente procedimento.

Delega l’Avv………… alla presentazione della presente querela.

Luogo, data Firma ____________________

Querela per diffamazione: quando va presentata

Prima di pocedere con la querela, la persona offesa può inviare al diffamante una

Se la lettera non sortisce gli effetti sperati, non resta che il ricorso al giudice. L'atto di querela va presentato entro il termine di 3 mesi dal momento in cui si viene a sapere della notizia diffamatoria. In qualunque momento, ma prima che il giudice emetta la sentenza, è possibile rinunciare o ritirare la querela.

Chi non intende proporre l'azione penale, può agire in sede civile e chiedere il risarcimento dei danni proponendo un’azione davanti al Tribunale o al Giudice di Pace (la scelta dipende dalla stima che si fa del danno).

Chiaramente in questo caso occorre poter dimostrare il danno patito, sia dal punto di vista patrimoniale (ad es. perdita di clienti subita dall'attività commerciale) che morale (un certificato che attesti ad esempio uno stato di ansia o di depressione).

La querela una volta presentata può essere ritirata mediante una dichiarazione formale all'Autorità che procede o ad un Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Ecco un 

Diffamazione su Facebook: cosa si rischia

Dunque gli insulti e le offese pubblicate su Facebook al riparo di uno schermo, non sono privi di rilevanza, anzi sono azioni perseguibili sia penalmente (costituiscono reato) che civilmente (ai fini del risarcimento del danno).

L'art. 595 del Codice Penale dispone che la diffamazione è punita con la pena della reclusione fino ad 1 anno o con la multa fino a 1.032 euro. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto specifico, la pena della reclusione sale fino a 2 anni, oppure si applica la multa fino a 2.065 euro. Infine se l'offesa è arrecata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità - e in questo ambito rientra la diffamazione su Facebook - è prevista la pena della reclusione da sei mesi a tre anni oppure una multa non inferiore a euro 516. 

Come detto con la diffamazione su Facebook non ci sono solo conseguenze di carattere penale. Già perché nell'ambito del procedimento penale la parte offesa potrebbe costituirsi parte civile col fine di ottenere un risarcimento dei danni economici e morali sofferti a seguito della diffamazione oppure potrebbe – sempre assistito dal proprio avvocato - intraprendere un giudizio civile.

Tuttavia perché questi procedimenti civili e penali possano avere inizio, è necessario che la parte lesa presenti formale denuncia - querela presso il Comando dei Carabinieri o presso la Procura della Repubblica territorialmente competente. Nel prossimo paragrafo vedremo esattamente cosa deve fare chi ritiene di essere stato pubblicamente diffamato a mezzo Facebook.

Quale differenza tra diffamazione e ingiuria?

Con l'ingiuria e la diffamazione si ledono l'onore, il decoro e la reputazione di un individuo. In altre parole se si dicono o scrivono parole che ledono la considerazione che una persona ha di sé o la considerazione che gli altri nutrono verso la persona, cioè la l'autostima, l'integrità morale, la credibilità, il rispetto, il riguardo, il buon nome e la stima di cui gode nell’ambiente lavorativo o sociale in cui vive, si commette a seconda dei casi un illecito civile o un reato penale.

Tuttavia se l'ingiuria presuppone la presenza della vittima, la diffamazione si fonda sull'assenza della persona offesa e sulla contestuale presenza di almeno altre due persone (anche non contestualmente presenti).

Inoltre mentre l'ingiuria costituisce un illecito civile, la diffamazione si configura come un reato penale. Questo il

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