Revoca assegno di mantenimento coniuge: fac simile Word, Pdf

- Ultimo aggiornamento: 12/11/2020
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Descrizione

Fac simile con cui l'ex coniuge può rivolgersi al Giudice e chiedere la revoca assegno mantenimento moglie per giustificati motivi oppure per il sopraggiungere di fatti nuovi che modificano la situazione economica di una delle parti.

Qual è lo scopo dell'assegno di mantenimento

L'assegno di mantenimento ha la funzione di fornire al coniuge che non ha adeguati redditi un sostegno economico per il tempo in cui sarà cessata la convivenza.

La sua assegnazione e il relativo importo può essere stabilito di comune accordo tra le parti, oppure decretato dal Giudice in sede di separazione.

Se non viene revocato prima, l'assegno dovrà essere corrisposto dal coniuge economicamente più forte fino alla eventuale sentenza di divorzio. In quella sede il Giudice, valutate le condizioni di entrambi, potrà decidere se assegnare o meno al coniuge economicamente più debole l'assegno divorzile.

Revoca assegno mantenimento moglie: quando chiederla

La revoca dell'assegno di mantenimento in favore dell'ex coniuge può essere richiesto quando sopraggiungono circostanze e fatti nuovi rispetto al passato o quando determinate questioni, anche se presenti al momento separazione, non risultano prese in esame dal Giudice al momento dell'emanazione della sentenza. Ma facciamo qualche esempio concreto:

  • il coniuge che beneficia dell'assegno registra un miglioramento della propria condizione economica (ad es. eredita un grosso patrimonio, viene assunto a tempo indeterminato presso un'azienda privata, vince alla lotteria, ecc.);
  • il coniuge obbligato al pagamento dell'assegno registra un peggioramento della propria condizione economica (ad es. dichiara fallimento o viene licenziato); 
  • il coniuge meno abbiente va a convivere stabilmente con un facoltoso professionista (convivenza di fatto), finendo per migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita;
  • all'ex coniuge, beneficiario dell'assegno di mantenimento, viene addebitata la responsabilità della separazione (si scopre ad esempio che ha tradito il suo partner);
  • il coniuge obbligato al pagamento dell'assegno viene colpito da una malattia invalidante che lo porta a trascurare il lavoro, oltre che a farsi carico di nuove spese per la cura e l'assistenza.

In tutte queste situazioni l'ex coniuge può chiedere al Giudice la revoca dell'assegno di mantenimento. L'alternativa è rappresentata dalla revisione assegno mantenimento, vale a dire da una richiesta di modifica dell'importo dell'assegno.

Ci sono poi delle situazioni particolari e specifiche che potrebbero indurre l'ex coniuge a chiedere la revoca o la revisione dell'assegno di mantenimento. Ad esempio il coniuge che versa l'assegno fa presente al Giudice che la necessità di far fronte a nuove ed ingenti spese di viaggio per far visita ai propri figli, visto che nel frattempo essi si sono trasferiti con l'altro genitore da Lecce a Torino.

Revoca assegno di mantenimento coniuge: come fare domanda

Una prima possibilità è che i partner convengano su questa decisione. In questo caso si può far ricorso alla negoziazione assistita, un procedura introdotta dal D.L. 12 settembre 2014 n. 132 convertito in L. 10 novembre 2014 n. 162. Abbiamo affrontato l'argomento quando abbiamo parlato 

In sintesi si tratta di un accordo con cui le parti, assistite dai rispettivi avvocati, convengono di cooperare in buona fede e con lealtà per revocare in via amichevole l'assegno di mantenimento. Alla fine del procedimento, l'atto viene trasmesso dagli avvocati al Tribunale competente per la ratifica.

Se queto accordo non c'è, l'ex coniuge può rivolgersi al Giudice territorialmente competente, spiegandogli i motivi che giustificano la richiesta di revoca dell'assegno. Il Giudice valuterà la richiesta, anche alla luce della situazione riscontrata e delle controdeduzioni del partner, e poi si pronuncerà nel merito.

Tags:  separazione e divorzio

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