Rottamazione quater 2020: sospensione versamenti e nuove richieste di dilazione
Ecco le ultimissime novità su rottamazione cartelle introdotte dal Decreto Ristori Quater. In pratica con riferimento alla "Rottamazione ter" e al "Saldo e Stralcio", il DL 157/2020 - adottato per contrastare gli effetti prodotti dall'emergenza Coronavirus - proroga al 1 Marzo 2021 tutti i pagamenti non effettuati nel corso del 2020 e introduce la possibilità di chiedere un nuovo piano di dilazione per tutti coloro che sono decaduti dalla precedente rottamazione.
- Emergenza Covid-19: misure introdotte dal Decreto Ristori Quater
- In cosa consiste la rottamazione cartelle
- Rottamazione cartelle: perché è vantaggiosa?
- Come pagare gli importi della rottamazione cartelle
- Quali debiti vi rientravano e quali no?
- Chi poteva aderire alla Definizione Agevolata 2019
- Come sapere dell'esistenza di cartelle a mio nome?
- Come richiedere il Prospetto Informativo?
- Come si accede all'Area Riservata?
- Come aderire alla rottamazione cartelle
- Come inoltrare il modulo di adesione alla Definizione Agevolata
- Stop a procedure cautelari ed esecutive
- Rottamazione cartelle: come pagare
Emergenza Covid-19: misure introdotte dal Decreto Ristori Quater
Il Decreto Ristori Quater (DL 157/2020), contenente una serie di misure connesse all'emergenza epidemiologica Coronavirus, ha previsto una ulteriore proroga dei termini di pagamento per i beneficiari della Rottamazione-ter e del Saldo e stralcio.
In particolare i pagamenti delle rate in scadenza nel 2020 e non effettuati, potranno essere eseguiti entro il termine ultimo del 1° Marzo 2021 (il decreto "Cura Italia" aveva fissato la scadenza al 10 dicembre 2020).
Il contribuente
- non perde le agevolazioni previste;
- non è tenuto al pagamento di oneri aggiuntivi.
Possono beneficiare di questa misura solo i contribuenti che risultano in regola con il pagamento delle rate delle definizioni agevolate scadute nel corso del 2019.
Per la scadenza del 1° marzo 2020 non è prevista la tolleranza di 5 giorni.
Non solo. Ai contribuenti che alla data del 31 Dicembre 2019 risultano decaduti dal beneficio fiscale perchè non hanno provveduto al pagamento delle rate previste dal piano, il DL consente di richiedere nuove dilazioni dei debiti rottamati e non pagati.
In questo modo i contribuenti potranno evitare le azioni di recupero da parte dell’Agente della riscossione.
In cosa consiste la rottamazione cartelle
In buona sostanza ai contribuenti che hanno liti pendenti con il fisco viene offerta l'opportunità di mettersi in regola con debiti maturati a seguito del mancato pagamento dell'Irpef, dell'Iva, dei contributi previdenziali, del bollo auto, canone Rai e perfino delle multe.
E' bene precisare che la procedura in questione riguarda le cartelle notificate al contribuente, dunque chi ha ricevuto o riceverà un “avviso bonario”, ad esempio dall’Agenzia delle Entrate per non aver pagato l'IVA o dall'Inps per non aver pagato i contributi previdenziali, non potrà beneficiare della rottamazione cartelle, per il semplice fatto che quel debito non risulta ancora iscritto a ruolo e come tale la sua riscossione non è stata ancora affidata all’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia).
La "rottamazione ter" o "Definizione agevolata 2019" non va confusa con la procedura di Saldo e stralcio cartelle.
Rottamazione cartelle: perché è vantaggiosa?
Aderire alla rottamazione cartelle è vantaggioso perché non si pagano
- le sanzioni collegate ai tributi e
- gli interessi di mora.
Dunque deve essere chiaro che il contribuente che ha ricevuto una cartella esattoriale per non aver versato l’Irpef oppure i contributi previdenziali o il canone Rai e che decide di aderire alla sanatoria, non si vedrà annullare il debito maturato con il fisco, tuttavia avrà la possibilità di pagare un importo sensibilmente inferiore rispetto a quello indicato sulla cartella originaria. Un risparmio che è tanto più consistente quanto più vecchia è la cartella.
Vanno invece versati all'Agenzia per la Riscossione:
- aggi
- spese per procedure esecutive
- diritti di notifica.
Come pagare gli importi della rottamazione cartelle
Ad effettuare tutti i calcoli necessari sarà l'Agenzia della Riscossione, che dopo aver ricevuto l'istanza rimetterà al contribuente un prospetto contenente gli importi da pagare con le relative modalità.
In pratica l'importo così rideterminato, ossia ridotto delle sanzioni e degli interessi, potrà essere pagato
- in un’unica soluzione oppure
- in forma dilazionata.
Quali debiti vi rientravano e quali no?
Il Decreto Fiscale aveva stabilito che il contribuente avrebbe potuto rottamare quei debiti che sono stati affidati dagli Enti (Inps, Comuni, ecc.) ad Equitalia o all’Agente della riscossione dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017, ad eccezione di quelli riferiti a debiti non definibili ai sensi dell’art. 3, comma 16, del D.L. n. 119/2018.
Chi poteva aderire alla Definizione Agevolata 2019
Potevano beneficiare della nuova rottamazione cartelle i contribuenti che:
- non avevano mai presentato domanda per la Definizione Agevolata;
- avevano già aderito nei mesi scorsi, ma erano decaduti dal procedimento per il mancato pagamento delle rate.
Come sapere dell'esistenza di cartelle a mio nome?
Come fare a sapere se c'erano cartelle e avvisi intestati a proprio nome (o a quella della propria ditta/società) per i quali era possibile beneficiare della definizione agevolata o rottamazione cartelle?
E' molto semplice: basta richiedere all'Agenzia delle Entrate Riscossione il proprio Prospetto informativo, un documento che contiene appunto la lista di tutti quegli atti che gli enti creditori hanno affidato all'Agenzia affinché si occupi della loro riscossione e che naturalmente rientrano nella definizione agevolata.
Come richiedere il Prospetto Informativo?
Si può ottenere il Prospetto informativo:
- accedendo alla propria Area Riservata (https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/equitaliaServiziWeb/home/login.do)
- compilando il form online presente all'indirizzo https://www.entrateriscossione.it/RDC/richiestaPDA.action
Come si accede all'Area Riservata?
Il contribuente ha quattro diverse possibilità:
- utilizzare le credenziali SPID. Se non sei ancora registrato, leggi le istruzioni contenute nell'articolo "SPID: cos'è e come funziona";
- utilizzare i dati di accesso a Fisconline dell'Agenzia delle Entrate. Se hai dimenticato la password o il codice pin e hai bisogno di assistenza tecnica chiama il numero verde 848.800.444 dell'Agenzia delle Entrate oppure consulta il sito dell'Agenzia;
- utilizzare il Pin Inps;
- utilizzare la Carta Nazionale dei Servizi.
Come aderire alla rottamazione cartelle
Coloro che intendevano aderire alla rottamazione cartelle ter dovevano compilare il Modello DA 2018 - R.
Oltre a riportare i dati dell'intestatario della cartella, nel modello occorreva indicare i riferimenti delle cartelle ed eventualmente quali carichi specifici di queste ultime includere nella rottamazione.
Quindi occorreva precisare se si intendeva pagare
- in un'UNICA SOLUZIONE oppure
- A RATE.
Come inoltrare il modulo di adesione alla Definizione Agevolata
Il modello, debitamente compilato, anadava inoltrato entro il 31 Luglio 2019, esclusivamente a mezzo:
- casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, unitamente alla copia del documento di identità. L'elenco delle PEC è disponibile a pagina 4 del modulo stesso. Chiaramente non era possibile utilizzare la normale casella di posta elettronica (ad es. gmail, libero, yahoo, hotmail, ecc.), in quanto la domanda doveva provenire anch’essa da una casella pec;
- presso gli Sportelli dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Stop a procedure cautelari ed esecutive
Dopo aver inoltrato la domanda, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, ultimata l'istruttoria, provvedeva ad inviare al contribuente una comunicazione che riporteva il totale del debito ammesso a rottamazione, le scadenze delle rate e i bollettini di pagamento. Chiaramente l'Agenzia poteva anche comunicare al contribuente la mancata accettazione della richiesta, ma in questo caso doveva indicarne le motivazioni.
Il termine entro cui l'Agenzia doveva inoltrare questa comunicazione era il 31 Ottobre 2019.
E' importante precisare che nel momento in cui la domanda per la rottamazione cartelle ter veniva accolta, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione poneva in stand-by eventuali procedure cautelari o esecutive in corso o comunque non ne avviava di nuove: pignoramenti di beni mobili ed immobili, espropriazioni, pignoramento presso terzi e così via. Restavano in piedi, invece, i fermi amministrativi e le ipoteche già iscritti alla data di presentazione della domanda.
Rottamazione cartelle: come pagare
Per pagare le rate relative alla rottamazione cartelle si può scegliere tra i seguenti canali:
- Portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
- App EquiClick;
- Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione;
- Sportelli bancari e uffici postali;
- Home banking;
- Punti Sisal e Lottomatica;
- Tabaccai convenzionati con Banca 5;
- Sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
- Postamat;
- Domiciliazione bancaria (nella comunicazione delle somme dovute, Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà anche il modulo per richiedere la domiciliazione bancaria).