Modulo con cui dipendenti pubblici e statali possono richiedere ad un istituto bancario, tramite un finanziamento bancario a tasso agevolato, l’anticipo del trattamento di fine rapporto (TFR) o di fine servizio (TFS).
Cominciamo col dire che il tasso di interesse, le condizioni economiche, i termini e le modalità di presentazione della domanda per l’anticipo del TFS/TFR da parte dei dipendenti pubblici sono regolate da un Accordo Quadro tra Governo e ABI.
L’Accordo Quadro attua quanto previsto dall’art.23, del Dl 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 e dall’art. 15 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 aprile 2020, n. 51.
Dunque i dipendenti statali grazie a questo accordo possono chiedere un anticipo del trattamento di fine rapporto (o indennità di fine servizio) rivolgendosi ad una delle banche convenzionate con l’Inps e presentando una domanda di prestito a tasso agevolato fino ad un massimo di 45.000 euro.
Il vantaggio è quello di ottenere in tempi brevi l’anticipazione del TFS/TFR, evitando le lunghe tempistiche di liquidazione dell’Ente pensionistico.
La scadenza del prestito coincide con la data di maturazione del diritto alla riscossione del TFS/TFR e della conseguente liquidazione da parte dell'ente pensionistico.
Il tasso di interesse applicato al prestito concesso dall'istituto di credito è pari al rendimento medio dei titoli pubblici con una maggiorazione dello 0,4%.
Pagando un indennizzo alla banca (non superiore allo 0,3%) è possibile estinguere il prestito anche in via anticipata rispetto alla scadenza.
La procedura è sostanzialmente questa:
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