Esposto per cumulo d'incarichi o doppio lavoro
Sono tante le soluzioni per contenere la spesa pubblica: ridurre le auto blu, abbassare il vitalizio ai deputati, dimezzare le pensioni d’oro, privatizzare le aziende municipalizzate, mettere all’asta i beni sequestrati, fissare un tetto massimo per le prestazioni sanitarie e avanti così.
Ma forse non tutti sanno che ogni anno lo Stato ha un danno per milioni di euro anche a causa dei tanti dipendenti pubblici che svolgono un doppio lavoro: è il caso dell’avvocato, del geometra o dell’architetto che benché dipendenti dell’ente riescono ad acquisire una serie di consulenze esterne senza avvisare i dirigenti del proprio ufficio, del professore universitario che presta docenze e consulenze in favore di strutture private, ecc..
Il regime delle incompatibilità nel pubblico impiego è disciplinato dal vigente art. 53 del DLgs n. 165/2001, anche se è bene precisare che un dipendente pubblico può continuare la sua professione ma, proprio per evitare possibili conflitti di interesse, deve svolgere l’incarico al di fuori dell'orario di lavoro e mettere preventivamente a conoscenza la pubblica amministrazione.
Le segnalazioni alcune volte sono fatte dagli organi interni di vigilanza, ma nella stragrande maggioranza dei casi a segnalare situazioni di doppio lavoro sono gli stessi cittadini.
La Guardia di Finanza ha messo a disposizione un modulo specifico per segnalare abusi di questo tipo.
Al modulo debitamente compilato occorre allegare eventuali documenti probatori di cui si è in possesso (documenti, fotografie, filmati, etc) e una copia fotostatica di un valido documento di riconoscimento.
In alternativa è possibile chiamare il 117, un numero gratuito, attivo 24 ore su 24.