Bonus fiere: un contributo fino a 10.000 euro per le PMI

- Ultimo aggiornamento: 29/08/2022
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Il bonus fiere 2022 è un contributo economico del valore massimo di 10.000 euro che il MISE riconosce a quelle imprese che partecipano alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore organizzate in Italia. In questa scheda il modulo di domanda bonus fiere, l'elenco degli oneri informativi previsti dal decreto e la lista delle fiere ricomprese nella misura e presenti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Per l'anno 2022 sono stati stanziati 34 milioni di euro.

Cos'è il bonus fiere 2022

Come detto si tratta di una agevolazione concessa a quelle PMI aventi sede operativa nel territorio nazionale che hanno partecipato o parteciperanno ad eventi fieristici internazionali organizzati nel nostro paese nel periodo compreso tra il 16 luglio 2022 (data di entrata in vigore della legge) al 31 dicembre 2022. Le fiere internazionali di settore sono quelle incluse nel calendario approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome.

Il buono del valore di 10.000,00 euro può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario e viene rilasciato dal Ministero dello sviluppo economico, secondo l’ordine temporale di ricezione delle domande.

Il bonus consente di ottenere il rimborso delle spese e degli investimenti effettivamente sostenuti dalle imprese per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche, nella misura massima del 50% e comunque entro il limite massimo del valore del buono assegnato. Vi rientrano:

  • le spese per l’affitto degli spazi espositivi;
  • le spese per l’allestimento degli spazi espositivi;
  • le spese per la pulizia dello spazio espositivo;
  • le spese per il trasporto di campionari specifici (oneri assicurativi inclusi);
  • le spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
  • le spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
  • le spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
  • le spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione.

Il bonus fiere non copre le spese relative a imposte e tasse. L'IVA, invece, è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

Nel prosieguo le modalità e i termini di rilascio del bonus fiere e di erogazione del rimborso.

Come si richiede il bonus fiere

Il bonus fiere 2022 si richiede per via telematica attraverso l'apposita procedura resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero (www.mise.gov.it). L'autenticazione avviene attraverso la CNS - Carta Nazionale dei Servizi. L'impresa interessata potrà fare domanda a partire dal 9 settembre. Il fac-simile del modello di istanza è disponibile in questa scheda.

Nell’istanza il soggetto richiedente dichiara che

  • ha sede operativa nel territorio nazionale ed è iscritto e risulta attivo al Registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente;
  • ha ottenuto l’autorizzazione a partecipare a una o più delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore organizzate in Italia, di cui al calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome;
  • ha sostenuto o deve sostenere spese e investimenti per la partecipazione a una o più delle manifestazioni fieristiche;
  • è a conoscenza che il buono viene concesso ed erogato ai sensi e nei limiti previsti dal pertinente “regolamento de minimis” in relazione all’attività prevalente esercitata dal medesimo richiedente;
  • non ha ricevuto altri contributi pubblici per le medesime finalità;
  • è a conoscenza delle finalità del buono fiere, nonché delle tipologie di spese e degli investimenti rimborsabili mediante il medesimo buono;
  • non è sottoposto a procedura concorsuale e non si trova in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non è destinatario di sanzioni interdittive e non si trova in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.

Quindi il richiedente è tenuto a specificare:

  • l'ammontare delle spese e degli investimenti sostenuto o ancora da sostenere per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche;
  • l’indirizzo di posta elettronica certificata dell’impresa da utilizzarsi per ogni comunicazione tra impresa e Ministero;
  • l'IBAN relativo al conto corrente bancario intestato al soggetto richiedente.

Come detto il bonus fiere è assegnato dal Ministero sulla base dell’ordine temporale di ricezione delle domande, ed è inviato all’indirizzo di posta elettronica certificata del soggetto beneficiario.

Come ottenere il rimborso delle spese sostenute

Una volta sostenute le spese per la partecipazione alle fiere, l'impresa in possesso del buono potrà - entro il termine finale di validità dello stesso - chiedere il rimborso attraverso la stessa piattaforma del MISE.

All'istanza di rimborso deve essere allegata la seguente documentazione:

  • copia del buono fiere;
  • copia delle fatture attestanti le spese e gli investimenti sostenuti, con il relativo dettaglio;
  • le ricevute di pagamento;
  • apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà mediante la quale il soggetto beneficiario attesta la avvenuta, effettiva partecipazione alle manifestazioni fieristiche per le quali è richiesto il rimborso delle spese.

Per quelle in programma nel mese di dicembre 2022, la richiesta deve essere presentata entro e non oltre il 31 gennaio 2023.

Prima di concludere è opportuno ricordare che il Ministero, successivamente all’erogazione delle agevolazioni, potrà svolgere attività di controllo al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rilasciate dalle stesse imprese in sede di richiesta di agevolazione.

Nel caso di esito negativo dei controlli, il Ministero procederà alla revoca delle agevolazioni.

Tags:  sostegno economico lavoro autonomo

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