Fac simile richiesta rateizzazione INPS

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 29/04/2025
Formati
PDF   Modulo SC18 Inps
PDF   Modulo SC15 Inps
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I moduli da allegare alla richiesta di rateizzazione dei debiti contributivi maturati nei confronti dell'Inps. La domanda di rateazione deve essere presentata in modalità telematica all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Rateizzazione Inps: requisiti

E’ importante ai fini della rateizzazione che

  • la richiesta si riferisca all’intero debito maturato nei confronti dell’Inps, ossia a tutti i carichi contributivi scaduti e non pagati con le modalità e nei termini previsti per ciascuna specifica gestione;
  • per detti debiti non siano stati inviati avvisi o avviate procedure di recupero da parte degli agenti per la riscossione;
  • i debiti maturati nei confronti del'istituto previdenziale non siano già inclusi in una precedente dilazione.

Consigliamo di rivolgerti alla sede Inps di appartenenza e chiedere il rilascio di una stampa dell’estratto conto contributivo con l'indicazione del debito, delle sanzioni quantificate alla data di presunta presentazione della domanda.

La rateizzazione Inps comporta chiaramente l'applicazione di un tasso di interesse, pari alla misura del tasso ufficiale di riferimento maggiorato di sei punti.

Chi può presentare istanza di rateizzazione

Possono presentare istanza di rateizzazione svariate categorie di contribuenti, quali:

  • datore di lavoro con dipendenti (pubblico e privato);
  • lavoratori autonomi (artigiani e commercianti);
  • datori di lavoro agricolo con dipendenti;
  • lavoratori autonomi agricoli;
  • committenti della Gestione Separata;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata.
Il piano di rateazione proposto dall'Inps si considera accettato nel momento in cui il contribuente provvede al pagamento, entro la data stabilita, della prima rata.
 
Rispetto al debito oggetto di richiesta di rateazione, il contribuente rinuncia a proporre eventuali ricorsi.

Rateizzazione Inps: numero rate

L'Inps concede il pagamento dilazionato sino ad un massimo di 24 rate.

Tuttavia è possibile un prolungamento sino a 36 rate, autorizzato dal Ministero del Lavoro, quando ricorrono le seguenti circostanze: 

  • calamità naturali in occasione delle quali sono stati emessi decreti di sospensione dei termini;
  • procedure concorsuali dichiarate;
  • carenza temporanea di liquidità finanziaria connessa ad un ritardo nella liquidazione di certi crediti vantati nei confronti di amministrazioni dello Stato o di enti pubblici;
  • trasmissione agli eredi dei debiti contributivi;
  • situazioni di crisi aziendale dovuta ad una contrazione o sospensione dell'attività produttiva per eventi comunque non imputabili all'azienda;
  • situazioni di crisi economiche settoriali e locali, ovvero di un processo di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale.

Addirittura il Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell'Economia, può concedere una dilazione fino a 60 rate, qualora il mancato pagamento sia dipeso da:

  • oggettive incertezze di ordine giurisprudenziale o amministrativo circa la maturazione dell'obbligo contributivo;
  • fatto doloso del terzo denunciato all'Autorità giudiziaria nei termini di cui all'art. 124 c. 1 del c.p.

Come presentare domanda di rateizzazione Inps

La richiesta di rateizzazione Inps deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Dalla sezione del sito Inps appositamenmte dedicata al servizio, premere sul pulsante "Utilizza il servizio", quindi procedere con l'autenticazione tramite SPID, CIE, CNS o eIDAS.

A questo punto il contribuente visualizzerà una domanda in formato editabile con riferimento alla quale sarà tenuto a specificare:

  • l'importo del debito;
  • il numero di rate mensili;
  • l'elenco dei crediti da inserire nella dilazione;
  • il motivo relativo al mancato tempestivo versamento dei contributi (crisi aziendale, calamità naturali e accidentali, ecc.).

Quindi, apponendo il segno di spunta, deve dichiarare di accettare tutte le condizioni specificate e di prendere atto di tutte le previsioni indicate sul modulo online.

A questo punto non resta che fare clic sul tasto "INVIA".

In presenza di debiti relativi a gestioni diverse (ad esempio gestione separata e gestione commercianti e artigiani) è necessario allegare anche il modulo SC18 Inps.

Invece gli eredi del contribuente debitore e il responsabile in solido del debitore principale devono presentare la domanda utilizzando il modello SC15.

Se il contribuente ritiene di non essere in grado di compilare autonomamente la richiesta rateizzazione Inps on line può rivolgersi agli intermediari autorizzati, come commercialisti e Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

Richiesta rateizzazione Inps: cosa accade dopo

Una volta presentata l'istanza, l'istituto verifica prima il rispetto di tutte le condizioni necessarie ai fini della dilazione, quindi delibera l'accoglimento o meno della domanda.

Il provvedimento adottato viene emanato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda e comunicato al contribuente tramite PEC, fax o raccomandata.

A questo punto il contribuente non dovrà far altro che recarsi presso gli uffici Inps per sottoscrivere l’ammissione della dilazione e del piano di ammortamento, avendo al seguito la quietanza relativa al pagamento della prima rata effettuata mediante il modello F24 editabile.

Il pagamento della prima rata deve avvenire nel termine fissato dal piano di ammortamento, da quel momento si attiva la rateazione e pertanto le rate successive alla prima avranno scadenza 30 giorni dal versamento della prima.

DURC regolare con rateizzazione Inps

E’ importante sapere che una volta ottenuta la rateazione e versata la prima rata, il contribuente non potrà di fatto considerarsi inadempiente e potrà chiedere il rilascio del Durc (Documento Unico di regolarità contributiva) senza che siano evidenziate situazioni di irregolarità contributiva.

L'Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia) dal canto suo non può iscrivere ipoteca nei tuoi confronti né attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva finché il contribuente è in regola con i pagamenti.

Revoca rateizzazione Inps

Come si è detto la rateizzazione Inps è subordinata alla circostanza che, durante l'intera dilazione, il contribuente provveda regolarmente al versamento della contribuzione corrente, nonché al versamento delle rate accordate. Il venir meno di una o di entrambe le condizioni comporta la revoca immediata della dilazione.

Altresì l’Inps procede all’immediata revoca della rateazione quando, pur in presenza della condizione di regolarità nel versamento della contribuzione corrente, sia accertato il mancato pagamento da parte del contribuente di due rate mensili consecutive.

Con la revoca del piano di rateazione, l’Inps affida il recupero delle somme all’agente di riscossione, con le relative maggiorazioni di sanzioni e interessi di mora.

Cartella esattoriale Inps rateizzazione

A questo punto i tuoi debiti contributivi saranno iscritti a ruolo e l’agente della riscossione provvederà a notificarti la relativa cartella esattoriale.

Per fortuna anche al verificarsi di questa ipotesi, sarà possibile presentare istanza di rateizzazione del debito, questa volta però non nei confronti dell’Inps ma dell'Agenzia Entrate Riscossione

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