Modello comunicazione recesso fideiussione bancaria

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Descrizione

Fac simile in formato editabile con cui un soggetto comunica ad un ente bancario, assicurativo o finanziario (creditore) la propria volontà di recedere dalla fideiussione prestata in favore di un’altra persona.

In cosa consiste la fideiussione

Il Sig. Rossi intende acquistare casa attraverso la stipula di un mutuo o vuole effettuare investimenti per la propria azienda attraverso l'acquisizione di un fido, ma con il basso reddito dichiarato al fisco e senza un adeguato patrimonio non è in grado di offrire le necessarie garanzie alla banca.

E' in situazioni del genere che entra in gioco la fideiussione. Si tratta in sintesi di una garanzia prestata da un soggetto terzo - il Sig. Bianchi - in favore del creditore e che si estrinseca nell'impegno da parte di quest'ultimo a soddisfare l'obbligazione nei confronti dell'istituto di credito (creditore) nel caso in cui il Sig. Rossi non sia più in grado di far fronte al pagamento dei propri debiti.

Del resto la definizione che ne da l'art. 1936 del codice civile è chiara. "È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui."

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In questo caso si parla anche di fideiussione bancaria, con il Sig. Rossi (fideiussore) che stipula con la banca una polizza con cui sostanzialmente garantisce con il proprio patrimonio mobiliare e immobiliare l'obbligazione assunta dal Sig. Bianchi.

Recesso fideiussione: quando è possibile

In linea generale il recesso dalla fideiussione non è possibile, a meno che il debito non sia già stato pagato oppure sia intervenuto un nuovo garante che si è sostituito al precedente. 

Ma cosa succede se il Sig. Bianchi ha concesso una fideiussione per un'apertura di credito in conto corrente in favore dell'azienda di proprietà del Sig. Rossi? In questi casi se la banca, come spesso accade, concede l'affidamento a tempo indeterminato, il fideiussore ha la possibilità dopo un certo periodo di svincolarsi dalla garanzia?

La risposta è si ma è sempre necessario il consenso del creditore (la banca) in forma scritta. Non solo. Il fideiussiore (Sig. Bianchi) resta come garante nei confronti dell'istituto per i debiti maturati fino al momento della comunicazione del recesso. Detto in altri termini il recesso fideiussione riguarda unicamente i debiti futuri.

Ma vi è un altro caso in cui è consentito al garante di sciogliersi unilateralmente dall’impegno inviando il modello comunicazione recesso fideiussione bancaria: quando viene riscontrato un comportamento colposo o addirittura fraudolento del creditore.

Ciò accade, ad esempio, quando l'istituto, informato della situazione di forte precarietà del debitore (peggioramento della situazione economica e finanziaria dell'azienda, registrazione di precedenti segnalazioni alla Centrale Rischi, ecc.), delibera comunque la concessione di un prestito in suo favore, dunque con la consapevolezza che difficilmente il debito potrà essere onorato

Anche in questo caso l'art. 1955 del codice civile è molto chiaro: "La fideiussione si estingue quando, per fatto del creditore, non può avere effetto la surrogazione del fideiussore nei diritti, nel pegno, nelle ipoteche e nei privilegi del creditore".

Tags:  prestiti inadempimento contrattuale garanzia banche

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