Lettera sollecito pagamento mensa scolastica

- Ultimo aggiornamento: 02/12/2022
Formati
DOC   lettera sollecito pagamento mensa scolastica
DOC   contestazione mancato pagamento mensa scolastica
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Descrizione

Fac simile lettera con cui si sollecita il mancato pagamento del contributo previsto per la mensa scolastica e modello con cui la famiglia può formalizzare una contestazione o comunque fornire le proprie spiegazioni in risposta alla comunicazione ricevuta.

Mancato pagamento mensa scolastica: quali conseguenze

Fermo restando che non tutti gli edifici scolastici sono dotati di mensa scolastica, è opportuno precisare che non è possibile imporre ai genitori di un alunno la fruizione del servizio. Questi possono decidere di aderirvi, pagando la relativa tariffa, se non hanno modo di assicurare il pranzo al proprio figlio, o semplicemente non farne richiesta se hanno modo di organizzarsi diversamente (ad es. i nonni si premurano di riprendere il nipote a scuola, ecc.).

Le tariffe applicate al servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia e primarie variano da regione a regione e da provincia a provincia: si va da un minimo di 65/70 euro ad un massimo 90/100 euro mensili (frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi all'anno). Normalmente sono previste riduzioni per le famiglie meno abbienti.

Ma cosa accade se la quota mensile per il servizio di mensa scolastica ad un certo punto non viene più versata? Generalmente in questi casi il dirigente scolastico inoltra una lettera di sollecito ai genitori. I genitori a questo punto possono assumere tre diversi comportamenti:

  1. pagare gli arretrati secondo le modalità indicate dall'istituto scolastico;
  2. ignorare la comunicazione e perseverare nel mancato versamento delle somme. In questo caso il rischio concreto è che la scuola e il Comune decidano di interrompere l’erogazione del servizio. Di fronte ad una simile decisione i genitori hanno due opzioni: prelevare il proprio figlio durante gli orari del pranzo oppure rifornirlo al mattino di un pasto freddo (ad es. un panino) che gli verrà fatto consumare in un’aula diversa da quella in cui viene erogato il servizio mensa. Chiaramente in questi casi l'interruzione del servizio potrebbe non essere l'unica conseguenza per i genitori. Il Comune, infatti, potrebbe attivarsi per il recupero delle somme a debito e chiedere l'emissione di un decreto ingiuntivo o ingiunzione di pagamento;
  3. contestare le richieste di pagamento degli arretrati. Ad esempio il genitore può contestare l'errata attribuzione del costo unitario del pasto, oppure la mancata applicazione dello sconto per iscrizione di due figli, oppure l'addebito di pasti non usufruiti e via discorrendo. In questa scheda è disponibile un fac simile a cui ispirarsi.

I genitori potrebbero anche contestare la richiesta di pagamento, sostenendo che il servizio di refezione scolastica presenta non poche criticità: scarsa varietà dei cibi, poca pulizia, piatti freddi, pasta o carne poco cotta, errori sui menù degli allergici e così via, ma si tratta di una via più complicata da percorrere. Dal nostro portale è possibile scaricare questa

Mancato pagamento mensa scolastica: prescrizione

Prima di concludere è opportuno segnalare che i debiti per mancato pagamento mensa scolastica si prescrivono in 5 anni.

Tale termine decorre dalla data ultima nella quale era possibile effettuare il pagamento. Ma attenzione: se l'istituto scolastico trasmette una qualsiasi comunicazione al genitore (con raccomandata o PEC), il termine di prescrizione si interrompe e comincia nuovamente a decorrere.

Se è prevista la possibilità di pagare in ritardo, il termine di prescrizione scatta da questa seconda scadenza.

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