Multe vecchie non pagate: ecco cosa succede

Nel mettere ordine ai documenti presenti in casa noti una multa notificata qualche mese prima per superamento del limite di velocità. Tuttavia il bollettino postale allegato al verbale risulta non ancora versato. Effettui rapidamente una verifica per capire se hai utilizzato altre modalità di pagamento, ma non trovi riscontri. Capisci subito di trovarti di fronte ad una multa non pagata, ma non conosci esattamente quali conseguenze scattano in situazioni di questo tipo. Se continuerai a leggere questo post, potrai capire esattamente cosa ti aspetta.

Termini per pagare una multa

Fondamentalmente, dal momento in cui ricevi il verbale di contravvenzione, hai 60 giorni di tempo per pagare la sanzione, al contrario, se non ritieni validi i presupposti della multa, hai a disposizione 30 (Giudice di Pace) o 60 giorni (Prefetto) di tempo per attivare la procedura di ricorso che ritieni più consona.

Tuttavia devi sapere che puoi ottenere uno sconto multa pari al 30% dell'importo se effettui il pagamento entro e non oltre i 5 giorni successivi.

Inoltre se l’importo della sanzione supera i 200 euro e le tue condizioni economiche attuali non ti consentono di pagarla in un'unica soluzione, puoi presentare istanza di rateizzazione multa entro 30 giorni dal ricevimento.

Tuttavia la richiesta di rateizzazione così come il pagamento in misura ridotta, escludono la possibilità di fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, dunque prima di ricorrere a queste soluzioni, ti invitiamo a controllare il verbale per escludere la presenza di vizi di forma o vizi di sostanza (assenza di cartelli di segnalazione, distanza minima non rispettata tra il cartello di avviso di controllo elettronico della velocità e la postazione della polizia con l’autovelox, ecc.) che potrebbero comprometterne la validità.

Ecco come pagare una multa.

Se hai lasciato scadere il termine utile per il pagamento della multa, probabilmente è perché avevi deciso di presentare ricorso. Il consiglio che ti diamo, dunque, è di verificare se tra la tua documentazione in tuo possesso è presente anche quella relativa al ricorso presentato. In proposito ti ricordiamo che sono sostanzialmente tre le procedure:

Multa non pagata dopo 60 giorni: cosa succede

Se sono trascorsi i 60 giorni utili per pagare la multa, ma non hai corrisposto l’importo della sanzione e neppure fatto ricorso, è probabile che nelle successive settimane tu possa ricevere un avviso bonario tramite il servizio postale “Atti Giudiziari” con cui vieni invitato a pagare la multa entro 30 giorni. Seppur scaduta la sanzione non raddoppia, ma comunque dovrai aggiungere all’importo della contravvenzione anche le spese di notifica, che solitamente si aggirano sui 15.00 euro.

Se sei momentaneamente fuori casa e il postino non trova nessuno (parenti, portieri, colf, badanti o parenti) a cui consegnare la raccomandata, troverai nella cassetta delle poste un avviso di giacenza con le indicazioni per il ritiro del plico presso l’ufficio postale.

Ma cosa accade se, pur avendo ricevuto l’avviso bonario, non effettui il pagamento per dimenticanza o per una tua precisa scelta, magari nella speranza che la multa cada nel dimenticatoio e quindi in prescrizione? Diciamo che non è una buona mossa visto che nella stragrande maggioranza dei casi accade che l’importo della sanzione viene iscritto a ruolo dall'ente e affidato all'Agenzia Entrate-Riscossione (ex Equitalia) per il recupero delle somme a debito. L'importo da pagare in questo modo lievita per effetto dell’applicazione di sanzioni, interessi di mora e spese di notifica della cartella esattoriale.

Nel caso in cui avessi ricevuto la cartella esattoriale dall'ente di riscossione entro due anni dall’iscrizione a ruolo della sanzione da parte del soggetto creditore, puoi metterti l'anima in pace: le forze dell’ordine non si sono dimenticate di te e se non pagherai la cartella entro il termine previsto al suo interno o non presenterai ricorso, andrai incontro al recupero forzoso dei crediti. In questo caso, l’agente di riscossione potrà:

  • iscrivere l’automobile o qualsiasi altro bene mobile a fermo amministrativo, applicando le cosiddette “ganasce fiscali”;
  • iscrivere a ipoteca i beni immobili;
  • procedere al pignoramento mobiliare o immobiliare;
  • compiere una qualsiasi altra azione esecutiva attribuita al creditore dall’ordinamento in vigore.

Multe non pagate: quando scatta la prescrizione

Se ti è stata consegnata una cartella esattoriale riferita ad una o più multe non pagate ormai da diversi anni, è possibile che queste siano andate in prescrizione. Cosa significa? In parole povere possiamo descrivere la prescrizione come il termine ultimo entro il quale l’ente accertatore (quindi la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e così via) può chiedere il pagamento di una contravvenzione. Il termine fissato dall’articolo 28 della legge n. 689 del 24 novembre 1981 è di 5 anni dal giorno in cui l’automobilista ha commesso la violazione.

Ma attenzione: l'invio di comunicazioni o avvisi (come può essere, ad esempio, il verbale di contravvenzione vero e proprio, o il seguente avviso bonario o la cartella esattoriale) prima del termine quinquennale, interrompe di fatto la prescrizione, e ne fissa una nuova decorrenza.

Facciamo un esempio: effettui una violazione del CdS il giorno 20 dicembre 2016. Da questa data comincia a decorrere la prescrizione. Il 21 dicembre 2021 arriva la cartella esattoriale che ti invita ad estinguere il debito nei confronti dell’ente accertatore: posso far valere i miei diritti e fare ricorso, in quanto sono ormai passati 5 anni dal giorno della violazione e la multa è andata in prescrizione. Al contrario, qualora avessi commesso la violazione il 20 dicembre 2016, ma ricevessi il verbale di contravvenzione o un qualsiasi altro avviso il giorno 20 febbraio 2017, la prescrizione risulterebbe interrotta. Il termine della nuova prescrizione, in questo caso, decorre dal 20 febbraio 2017 per i successivi 5 anni. Qualora ti interessasse approfondire questo tema, ti segnaliamo l’articolo che abbiamo dedicato alla prescrizione multe.

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50909 - Redazione
16/11/2017
Lorenzo, alcune domande: la PEC era specificatamente prevista come modalità per la comunicazione dei dati? Cosa ha ricevuto esattamente per raccomandata? Cosa vuole dire quando scrive "richiesta costi di accertamento"?

50891 - Lorenzo
15/11/2017
Ho parcheggiato su un posto riservato ai disabili, mattina presto, avendo visto la P Blu e simbolo carrozzella giallo vicini. Mea culpa. Ho pagato entro i termini usufruendo della la riduzione e ho comunicato via Pec i miei dati per la detrazione punti. Arriva una raccomandata con richiesta costi di accertamento e nuova richiesta dati ..... normale??? Grazie per una risposta

48773 - Redazione
20/03/2017
Paolo, delle prescrizione multe abbiamo già parlato, legga in proposito questo articolo.

48757 - paolo
17/03/2017
Multe fatte dai vigili urbani del comune di firenze con autovelox e non pagate, come mi devo comportare? Quando vanno in prescrizione? grazie

48277 - Redazione
03/02/2017
Claudia, nel caso di ricorso presentato direttamente al Prefetto, quest'ultimo ha potenzialmente 210 giorni a disposizione per pronunciarsi sul ricorso; dall'adozione dell'ordinanza (con cui accoglie o respinge il ricorso) ci sono ulteriori 150 giorni per la relativa notifica. In pratica se non dovesse ricevere nulla nelle prossime due settimane, il suo ricorso può considerarsi accolto.

48268 - Carmine
03/02/2017
In data 26-12-2015 mi è stata contestata un'infrazione del codice stradale (accesso in strada a traffico limitato senza autorizzazione). In data 09-02-2016 mi viene notificato il verbale. In data 17-02-2016 ho inoltrato ricorso alla Prefettura e non ho avuto alcuna risposta. Devo pagare o, essendo passati i sette mesi per la risposta, il ricorso si intende accolto? Grazie


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