Cosa succede se non pago una multa per divieto di sosta

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 23/09/2025
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Se non paghi una multa nel termine di 60 giorni dalla notifica, che sia per divieto di sosta o per una qualsiasi altra infrazione, riceverai a distanza di tempo un secondo avviso con importo maggiorato e poi eventualmente una cartella di pagamento, con l'aggiunta di sanzioni e interessi. Se ti ostini a non pagare senza neppure proporre opposizione, il rischio è di incorrere in un fermo amministrativo (cd "ganasce fiscali") o in alternativa in un pignoramento dei propri beni.

Dove e come pagare una multa

Le multe possono essere pagate negli uffici postali, nelle tabaccherie Lottomatica, nelle ricevitorie Sisal, negli uffici della Polizia Municipale, in banca e online. C’è l’imbarazzo della scelta, tuttavia occorre considerare l’organo accertatore prima di pagare la multa, poiché da esso dipendono anche le modalità di corresponsione. Ad esempio, non puoi pagare una multa elevata dai Carabinieri presso il comando della Polizia Municipale o negli uffici del Comune di residenza, poiché si tratta di due amministrazioni differenti. Ma non perdiamoci in chiacchiere: vediamo insieme dove e come pagare una multa.

Come pagare una multa in tabaccheria

Le multe possono essere pagate presso le ricevitorie autorizzate SISAL o LOTTOMATICA. Puoi facilmente identificarle, poiché espongono il logo all’ingresso. Puoi trovare la ricevitoria Lottomatica più vicina collegandoti al sito www.lottomatica.it. Pagare una multa in tabaccheria è davvero semplice e veloce: non dovrai far altro che consegnarla all’operatore e corrispondere l’importo, più un costo per il servizio che è di 2 euro. Puoi effettuare il pagamento di una contravvenzione tutti i giorni, sia di mattina, sia nel pomeriggio. C’è un solo limite: presso le ricevitorie, anche se sono autorizzate, non è possibile pagare multe di importo superiore a 1.500 euro.

Come pagare una multa con bonifico bancario

È possibile procedere al pagamento di una multa anche in banca, effettuando un semplice bonifico. Chiaramente potrai disporre il bonifico anche non recandoti personalmente allo sportello, ma accedendo direttamente al tuo conto online (home banking) attraverso il tuo pc, tablet o smartphone. In entrambi i casi le cose a cui devi prestare attenzione sono due: l’importo del bonifico e l’iban dell’organo accertatore, che riceverà il pagamento. Solitamente gli estremi del conto corrente a cui intestare il bonifico sono indicati sul verbale, tuttavia qualora mancassero ti consigliamo di telefonare direttamente all’amministrazione destinataria. Altrimenti potresti controllare sul sito web della stessa, assicurandoti che sia quello ufficiale.

Come pagare una multa alle Poste

Le multe possono essere tranquillamente pagate anche presso l’ufficio postale più vicino. Come fare? È semplicissimo: basta utilizzare il bollettino C.C.P. che trovi allegato al verbale. Solitamente questo arriva già compilato, tuttavia qualora non lo fosse, si basta inserire nello spazio relativo alla causale il numero di targa dell’auto, numero di verbale e data dell’infrazione.

Come pagare una multa presso il comando della Polizia Municipale o negli uffici comunali

Chi volesse pagare una multa di persona, potrebbe recarsi presso gli uffici comunali della Polizia Municipale oppure presso il comando stesso, qualora abbia una sede distaccata. In entrambi i casi ti consigliamo di portare con te, oltre al verbale, anche dei contanti, poiché spesso non è possibile eseguire i pagamenti tramite POS. Soprattutto se intendi fruire dello sconto del 30% è importante che ti faccia rilasciare la ricevuta di pagamento. Questo per scongiurare che l’importo mancante pregiudichi il buon esito della corresponsione, generando un debito nei confronti dell’organo accertatore.

Come pagare una multa online

Ci cono due modi per pagare una multa online, ma non puoi scegliere tra uno dei due. È la multa che sceglie per te. Ci spieghiamo meglio: se la multa è stata elevata dalle forze di Polizia o dai Carabinieri, sarà necessario pagarla sul sito di Poste Italiane, mentre se è stata elevata dalla Polizia Municipale potrai pagarla sul sito del Comune. Vediamo cosa prevede la procedura in entrambi i casi.

Se devi corrispondere una multa elevata dalla Polizia Municipale online non dovrai far altro che collegarti al sito del Comune, accedere nell’area riservata al pagamento delle sanzioni e inserire i dati richiesti dal sistema, che solitamente sono: targa del veicolo, numero del verbale e data dell’infrazione. Il pagamento avverrà secondo modalità telematiche, dunque potrai procedere all’inserimento dei dati della carta di credito, del bancomat o della carta prepagata.

Se, invece, devi pagare una multa elevata da Polizia o Carabinieri e vorresti farlo online, dovresti collegarti al sito di Poste Italiane ed effettuare l’accesso attraverso il tuo account personale. Poi occorre cliccare sulla sezione PAGA ONLINE, dunque selezionare la voce MULTE e cliccare su una delle due opzioni disponibili (Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato) in base all’organo che ha accertato l’infrazione. A questo punto dovrai solo inserire il codice riportato sul bollettino della multa e completare la procedura di pagamento, tramite carta di credito o conto corrente Banco Posta. Potrai riscontrare il buon esito della transazione controllando l’email di conferma sull’indirizzo di posta elettronica collegato all’account delle Poste.

Termini per pagare una multa

Nel mettere ordine ai documenti presenti in casa noti una multa notificata qualche mese prima per superamento del limite di velocità. Tuttavia il bollettino postale allegato al verbale risulta non ancora versato. Effettui rapidamente una verifica per capire se hai utilizzato altre modalità di pagamento, ma non trovi riscontri. Capisci subito di trovarti di fronte ad una multa non pagata, ma non conosci esattamente quali conseguenze scattano in situazioni di questo tipo. Vediamo allora di capire cosa esattamente aspettarsi in situazioni di questo tipo.

Cominciamo col dire che dal momento in cui ricevi il verbale di contravvenzione, hai 60 giorni di tempo per pagare la sanzione, al contrario, se non ritieni validi i presupposti della multa, hai a disposizione 30 (Giudice di Pace) o 60 giorni (Prefetto) di tempo per attivare la procedura di ricorso che ritieni più consona.

Come si calcolano i 60 giorni

È molto semplice. La regola è questa: non si considera il giorno della violazione (se la multa viene contestata immediatamente) o il giorno della notifica del verbale, mentre si contano tutti gli altri giorni, fino al 60°, che è incluso nei termini, dunque rappresenta l’ultimo giorno utile per pagare prima che la multa di fatto scada. Se il giorno della scadenza è un giorno festivo, la scadenza verrà posticipata al primo giorno non festivo che segue.

Per aiutarti a capire meglio come pagare una multa prima che scada, ti facciamo degli esempi. 

Esempio 1: Sabato 2 settembre 2025 sei stato fermato al posto di blocco e hai preso una multa perché la targa dell’auto risultava essere poco leggibile. Ti è stato consegnato il verbale immediatamente. Quando scade la multa? Il termine di 60 giorni utili a pagare la multa partono dal giorno successivo a quello della contestazione, dunque 3 settembre, e scadono il 1° Novembre 2025. Come sai è il giorno di Ognissanti, dunque un festivo. Che fare? La scadenza della multa viene spostata al primo giorno feriale utile dopo il festivo, dunque potresti pagarla anche giovedì 2 novembre, senza temere che il suo importo aumenti.

Esempio 2: Giovedì 26 ottobre 2024 hai trovato nella cassetta della posta un avviso di giacenza, sei andato a ritirare la raccomandata presso il deposito Lunedì 30 Ottobre e, tuo malgrado, hai scoperto che si trattava di una multa per eccesso di velocità. Quanto tempo hai per pagarla? In questo caso la notifica si considera eseguita dal momento in cui il ritiro è stato effettuato, il che significa che il termine di 60 giorni decorre dal giorno successivo, ossia Martedì 31 Ottobre. Di conseguenza hai tempo fino a Venerdì 29 Dicembre per pagare la multa. Ma cosa accade se ti dimentichi di ritirare la raccomandata? 

A tal proposito devi sapere che dal deposito del plico presso l'ufficio postale da parte del postino, si hanno 10 giorni di tempo per ritirare la raccomandata. Se ci si dimentica o volutamente si decide di non ritirala, accade che la notifica si considera comunque avvenuta per “compiuta giacenza” allo scadere del decimo giorno di deposito. Tornando all'esempio, se non provvedi al ritiro del verbale, lo stesso si considera regolarmente notificato allo scadere di Martedì 5 Dicembre. Da questa data decorrono i 60 giorni utili per il pagamento. Questo significa che se anche tu ritirassi il verbale dal Comando di Polizia Municipale il 20 Dicembre, la data da cui far decorrere i 60 giorni sarebbe sempre quella del 5 Dicembre.

Come pagare una multa in forma ridotta

Probabilmente già sai che è possibile pagare le multe in forma ridotta. In pratica, se prendi una contravvenzione e la paghi entro 5 giorni potrai godere di uno sconto del 30%. Non male, vero? 

Come si calcolano i 5 giorni?
Essenzialmente seguendo le indicazioni che abbiamo riportato nel paragrafo precedente. Nel calcolo non va considerata la data in cui ricevi la notifica del verbale, poiché il termine decorre dal giorno successivo, mentre il 5° giorno rientra nel termine, dunque si può approfittare per usufruire dello sconto. Anche in questo caso, ti faremo un esempio per aiutarti a capire meglio. Lunedì 28 maggio 2018 ti viene elevata una multa per guida con cellulare. Non ci sono le condizioni per proporre un ricorso, quindi devi pagarla. Prima è meglio è, però purtroppo gli impegni di lavoro ti assorbono, lasciandoti libero solo il giorno 2 giugno, che è un giorno festivo, dunque non viene conteggiato nel termine. Il giorno successivo, 3 giugno 2018, è domenica, dunque la scadenza dei 5 giorni viene nuovamente spostata di un giorno. Si arriva a lunedì 4 giugno, che è l’ultimo giorno utile per godere dello sconto del 30% sull’importo della multa.

E' bene che tu sappia che puoi pagare una multa entro i primi 5 giorni ed approfittare dello sconto senza correre il minimo rischio, anche nel caso in cui tu scelga una modalità di pagamento diversa dai contanti o dal bollettino postale. Il perché di questa annotazione è presto spiegato. Probabilmente sai che se effettui un pagamento con bonifico bancario o carta di credito, il beneficiario ha la disponibilità della somma solo uno o due giorni dopo. Questo cavillo ha fatto si che in passato molti pagamenti in misura ridotta non fossero riconosciuti tali: in pratica veniva preso in esame non la data del pagamento, ma quella di accredito. Così chi effettuava il bonifico il 4° o 5° giorno dalla notifica del verbale, versava il 30% in meno ritenendo di essere nei termini, non consapevole però del fatto che la somma versata sarebbe stata nelle disponibilità dell'ente accertatore solo qualche giorno dopo, dunque oltre i termini consentiti dalla legge. Poi una norma del Governo ha modificato questa regola, stabilendo che il termine dei 5 giorni previsto per il pagamento in misura ridotta, si considera comunque rispettato se l'accredito in favore dell'autorità che ha emesso il verbale avviene entro due giorni dalla data di scadenza del pagamento. Lo stesso principio chiaramente si applica per il pagamento entro i 60 giorni.

Ancora una volta facciamo un esempio per far comprendere meglio il concetto: il giorno 13 Novembre ti viene notificato un verbale di contravvenzione, decidi di approfittare dello sconto ed effettui il bonifico online allo scadere del 5° giorno, ossia il 18. In una ipotesi del genere hai comunque diritto al pagamento scontato perchè la somma viene accreditata sul conto del beneficiario il giorno successivo. Devi sapere, infatti, che il bonifico disposto in via telematica (attraverso l'home banking), viene eseguito entro un giorno lavorativo. Se, invece, lo stesso bonifico è disposto per via cartacea presso lo sportello, viene eseguito entro un massimo di due giorni. In qualunque caso il termine dei 5 giorni + 2 è rispettato.

In quali casi non è possibile pagare una multa in forma ridotta?
Nel caso in cui la violazione è talmente grave da non poter essere in alcun modo alleggerita. Nello specifico non è possibile beneficiare dello sconto del 30% quando:

  • vieni multato per una violazione che prevede la sospensione della patente e/o la confisca del veicolo;
  • vieni multato per guida contromano e inversione su autostrade e strade extraurbane principali;
  • vieni multato per guida in stato di ebbrezza o ancor peggio per guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope.

Qunado non è possibile procedere al pagamento della multa in forma ridotta?
Fondamentalmente in un caso solo: quando ricevi il preavviso di accertamento. Infatti il foglio di carta che gli agenti lasciano sotto i tergicristalli, ad esempio in occasione di un divieto di sosta, non è un verbale vero e proprio, ma semplicemente un preavviso di accertamento. Poichè, dunque, non ti è stato notificato un verbale, non si possono neppure contare i famosi 5 giorni previsti per il pagamento in misura ridotta. Detto questo accade sempre più spesso che il vigile inserisca sotto i tergicristalli, insieme al fogliettino di accertamento dell'infrazione, anche un bollettino postale per il pagamento in misura ridotta. In questo modo il Comune può evitare le spese di notifica e incassare la stessa somma con largo anticipo.

Cosa succede se si paga in misura ridotta dopo i 5 giorni?
Se non ti sei accorgi della cosa perchè magari hai calcolato male i termini, allora ti sarà inviato un secondo avviso con la differenza da pagare (se non provvedi al pagamento l'importo viene iscritto a tuolo). Se, al contrario, ti accorgi di aver effettuato il pagamento in ritardo, sappi che puoi metterti in regola provvedendo al versamento della differenza; ma attenzione: devi farlo necessariamente entro il sessantesimo giorno dalla notifica del verbale.

Come essere sicuri di poter godere dello sconto?
Il consiglio che ti diamo è semplicemente quello di leggere attentamente il verbale o tutt'al più di telefonare al comando di Polizia Municipale, Carabinieri o Polizia per eventuali delucidazioni. 

Come pagare una multa a rate

Se hai preso una multa di importo molto elevato, non ci sono le condizioni per fare ricorso e non hai liquidità disponibile per pagarla subito in forma ridotta, puoi verificare se hai i requisiti necessari per chiedere il pagamento rateale della sanzione.

Fondamentalmente dovrai dimostrare, tramite la dichiarazione dei redditi, di versare in condizioni economiche precarie. Per quanto riguarda la multa, invece, l’importo minimo per cui si può chiedere la rateazione è 200 euro. Su Moduli.it puoi scaricare il 

Tuttavia la richiesta di rateizzazione così come il pagamento in misura ridotta, escludono la possibilità di fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, dunque prima di ricorrere a queste soluzioni, ti invitiamo a controllare il verbale per escludere la presenza di vizi di forma o vizi di sostanza (assenza di cartelli di segnalazione, distanza minima non rispettata tra il cartello di avviso di controllo elettronico della velocità e la postazione della polizia con l’autovelox, ecc.) che potrebbero comprometterne la validità.

Cosa succede se non pago una multa dopo 60 giorni

Ma torniamo al termine di 60 giorni entro il quale la multa va pagata. Già perchè il mancato rispetto di questo termine può generare conseguenze di non poco conto per le tue finanze. Vediamo insieme quali sono.

Visto che sul primo termine abbiamo argomento a sufficienza, concentriamoci sul secondo. Che tu prenda una multa per eccesso di velocità, per guida con il cellulare o per circolazione non autorizzata in ZTL, hai sempre 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica per provvedere al pagamento. Ora devi sapere che entro il termine di 60 giorni, l'art. 202 del Codice della Strada consente il pagamento della sanzione in misura ridotta, ossia pari al minimo edittale previsto per la violazione accertata. Questa indicazione è sempre riportata sul verbale. Superato questo termine, anche di un solo giorno, la sanzione dovrà essere pagata in misura piena e ad essa andranno ad aggiungersi maggiorazioni e interessi.

La conseguenza qual è? Semplice: pagando la multa in corrispondenza del 61° giorno (ma lo stesso accade se prima o dopo lo spirare del termine di 60 giorni paghi un importo inferiore a quello riportato sul verbale), quanto versato verrà considerato un acconto di quanto complessivamente dovuto e il verbale costituirà titolo esecutivo per la riscossione della differenza. Tradotto significa che prima o poi ti vedrai recapitare a casa un un avviso bonario tramite il servizio postale “Atti Giudiziari” con cui vieni invitato a pagare la multa entro 30 giorni. Seppur scaduta la sanzione non raddoppia, ma comunque dovrai aggiungere all’importo della contravvenzione anche le spese di notifica.

Se sei momentaneamente fuori casa e il postino non trova nessuno (parenti, portieri, colf, badanti o parenti) a cui consegnare la raccomandata, troverai nella cassetta delle poste un avviso di giacenza con le indicazioni per il ritiro del plico presso l’ufficio postale.

Ma cosa accade se, pur avendo ricevuto l’avviso bonario, non effettui il pagamento per dimenticanza o per una tua precisa scelta, magari nella speranza che la multa cada nel dimenticatoio e quindi in prescrizione? Diciamo che non è una buona mossa visto che nella stragrande maggioranza dei casi accade che l’importo della sanzione viene iscritto a ruolo dall'ente e affidato all'Agenzia Entrate-Riscossione (ex Equitalia) per il recupero delle somme a debito. L'importo da pagare in questo modo lievita per effetto dell’applicazione di sanzioni, interessi di mora e spese di notifica della cartella esattoriale.

Nel caso in cui avessi ricevuto la cartella esattoriale dall'ente di riscossione entro due anni dall’iscrizione a ruolo della sanzione da parte del soggetto creditore, puoi metterti l'anima in pace: le forze dell’ordine non si sono dimenticate di te e se non pagherai la cartella entro il termine di 60 giorni o non presenterai ricorso, andrai incontro al recupero forzoso dei crediti. In questo caso, l’agente di riscossione potrà:

  • iscrivere l’automobile o qualsiasi altro bene mobile a fermo amministrativo, applicando le cosiddette “ganasce fiscali”;
  • iscrivere a ipoteca i beni immobili;
  • procedere al pignoramento mobiliare o immobiliare;
  • compiere una qualsiasi altra azione esecutiva attribuita al creditore dall’ordinamento in vigore.

Multe non pagate: quando scatta la prescrizione

Se ti è stata consegnata una cartella esattoriale riferita ad una o più multe non pagate ormai da diversi anni, è possibile che queste siano andate in prescrizione. Cosa significa? In parole povere possiamo descrivere la prescrizione come il termine ultimo entro il quale l’ente accertatore (quindi la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e così via) può chiedere il pagamento di una contravvenzione. Il termine fissato dall’articolo 28 della legge n. 689 del 24 novembre 1981 è di 5 anni dal giorno in cui l’automobilista ha commesso la violazione.

Ma attenzione: l'invio di comunicazioni o avvisi (come può essere, ad esempio, il verbale di contravvenzione vero e proprio, o il seguente avviso bonario o la cartella esattoriale) prima del termine quinquennale, interrompe di fatto la prescrizione, e ne fissa una nuova decorrenza.

Facciamo un esempio: effettui una violazione del CdS il giorno 20 dicembre 2016. Da questa data comincia a decorrere la prescrizione. Il 21 dicembre 2021 arriva la cartella esattoriale che ti invita ad estinguere il debito nei confronti dell’ente accertatore: posso far valere i miei diritti e fare ricorso, in quanto sono ormai passati 5 anni dal giorno della violazione e la multa è andata in prescrizione. Al contrario, qualora avessi commesso la violazione il 20 dicembre 2016, ma ricevessi il verbale di contravvenzione o un qualsiasi altro avviso il giorno 20 febbraio 2017, la prescrizione risulterebbe interrotta. Il termine della nuova prescrizione, in questo caso, decorre dal 20 febbraio 2017 per i successivi 5 anni. Qualora ti interessasse approfondire questo tema, ti segnaliamo l’articolo che abbiamo dedicato alla prescrizione multe.

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