ACF Consob: come e quando il risparmiatore può fare ricorso
Dal 9 Gennaio 2017 il risparmiatore che ha la necessità di dirimere una controversia con la banca o con un altro istituto finanziario riguardante l'investimento dei propri risparmi, non è più costretto a rivolgersi ad un giudice, ma può presentare un ricorso ACF, ossia affidarsi alle decisioni dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). In quanto alternativo alla giustizia ordinaria, spesso complessa, lunga e costosa, quello dell’ACF si definisce sistema stragiudiziale di risoluzione della controversia, più veloce ed efficace rispetto al primo, ma soprattutto gratuito. Ecco come funziona.
Il ricorso all'ACF può essere presentato unicamente dal cosiddetto investitore “retail”, ossia da cittadini, imprese, società o altri enti che non sono qualificabili come clienti professionali e quindi non sono in possesso di specifiche conoscenze e competenze nel settore.
Oltre ai dati del ricorrente, del cointestatario e dell'eventuale procuratore, sul modello ricorso ACF occorre specificare il nome dell'intermediario finanziario (persona fisica o giuridica), descrivere con dovizia di particolari la controversia e specificare l'importo del risarcimento richiesto. Se lo spazio riportato sul modulo non fosse sufficiente, il ricorrente potrà svolgere le proprie considerazioni su fogli acclusi, debitamente sottoscritti e menzionati tra i documenti allegati.
Il ricorrente deve inoltre dichiarare espressamente che:
- non sono in corso altre procedure di risoluzione extragiudiziale della controversia;
- con riferimento alla controversia è stato presentato reclamo all’intermediario (specificare la data), il quale non ha risposto nel termine di 60 giorni dalla ricezione del reclamo, oppure ha risposto in modo ritenuto insoddisfacente dall'investitore.
I ricorsi che non presenteranno tutte le informazioni richieste, non saranno presi in considerazione. Per questo motivo si consiglia di seguire in maniera scrupolosa tutte le note per la compilazione inserite in fondo al modello ricorso ACF.
In tal senso risulta fondamentale allegare al ricorso:
- copia del reclamo presentato all’intermediario e della eventuale risposta ricevuta;
- copia dell’attestazione di spedizione/ricezione;
- ogni altra documentazione utile.
Il fac simile ricorso ACF, una volta compilato e firmato, va inviato unitamente alla copia di un documento di identità in corso di validità, al seguente indirizzo:
Segreteria Tecnica dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie
Via G.B. Martini, 3
00198 Roma.
L'ACF in ogni caso consiglia per la presentazione del ricorso la modalità online, dal momento che questa procedura garantisce - attraverso un percorso guidato - di non commettere errori e soprattutto di non omettere l’indicazione di dati importanti ai fini della valutazione.
Se per qualunque motivo si preferisce ricorrere alla modalità cartacea attraverso la compilazione e spedizione di questo modello ricorso ACF, ricordiamo che è comunque necessario disporre un indirizzo Pec (Posta Elettronica Certificata) o di una comune e-mail e accedere all’area riservata del sito web dell’ACF per seguire le successive fasi della procedura che verranno svolte esclusivamente online. Anche eventuali richieste di integrazioni e/o chiarimenti relativi al ricorso saranno inoltrate al ricorrente online attraverso l’apposita procedura.
Decisioni ACF
L'Acf Consob ha pubblicato un rendiconto sull'attività esercitata nel corso del 2022:
- 1116 ricorsi ricevuti
- 797 ricorsi ammessi
- 1635 decisioni assunte
- 57,1% di ricorsi accolti
- 42,9% di ricorsi rigettati
- 18,9 milioni di euro di risarcimenti riconosciuti.
Per quanto riguarda la tipologia e la classificazione dei ricorsi, dal rapporto Acf emergono i seguenti dati:
- Consulenza in materia di investimenti (63,7%)
- Esecuzione di ordini per conto dei clienti (16,4%)
- Collocamento (5,1%)
- Serv. Acc. - Custodia/amministrazione strumenti finanziari (4,2%)
- Distribuzione prodotti finanziari emessi da banche o imprese assicurazione (2,6%)
- Gestione di portafogli (1,7%)
- Altre voci.