Tradimento coniugale: modulo risarcimento danni PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 29/07/2025
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E' possibile chiedere un risarcimento danni per tradimento del coniuge qualora il partner tradito abbia subito un danno concreto (disturbi psicologici, lesioni della reputazione, ecc.) e sia in grado di fornire una prova dei pregiudizi subiti (referti medici, documentazione sui danni all’onore o all’immagine pubblica).

Tradimento: perdonare o lasciare?

Bella domanda. Purtroppo non è possibile dare una risposta univoca e applicabile in qualsiasi contesto: sono tante le situazioni, tanti i motivi che determinano un tradimento, tante le implicazioni che investono la coppia e la famiglia, dunque tante le soluzioni che possono essere trovate al problema. C’è chi riesce ad ammettere i propri errori e a risolvere i problemi grazie al dialogo. Al contrario, c’è anche chi vede nel tradimento la fine del proprio rapporto. C'è chi se ne fa una ragione e riesce in poco tempo a mettersi tutto alle spalle, chi vive il tradimento come qualcosa di estremamente doloroso e finisce per avvitarsi ossessivamente intorno al trauma che ha subito fino a bloccarsi, ma c'è anche chi per ripicca e per ferire il proprio partner non vede di meglio che tradire il "partner traditore".

Non esiste, dunque, una soluzione valida per tutti, bisogna lavorare a fondo su se stessi e con il proprio partner, per arrivare a capire qual è la soluzione migliore per entrambi. Intanto è possibile inviare una

oppure una

Certo, se siamo di fronte ad una unione coniugale, lasciarsi a causa di un tradimento implicherà conseguenze certamente più complesse e delicate. Di cosa stiamo parlando? Della separazione, chiaramente, con tutti gli annessi e connessi. Dal punto di vista pratico ciò significa trovare una sistemazione abitativa per il partner, raggiungere un accordo sull'utilizzo dei mezzi, sulla sistemazione dei figli e sulla ripartizione dei beni comuni oltre che di tutte le spese da sostenere da quel momento in avanti. A tutto questo si aggiunge il distacco fisico ed emotivo dal proprio partner e soprattutto dai propri figli. Se le due parti sono in accordo su tutto si può procedere alla separazione consensuale, che di fatto è il tipo di procedimento attivato dalla stragrande maggioranza delle coppie.

Oggi la separazione si può intraprendere con o senza l’assistenza di un legale presso il Tribunale competente, ovvero quello sito nel luogo dell’ultima residenza comune dei coniugi. Se ci sono tutti i presupposti, è possibile procedere al “divorzio lampo”, intraprendendo la nuova procedura, entrata in vigore con il Decreto Legge n. 132/2014. Questa presuppone due passaggi fondamentali: la convenzione di negoziazione assistita che deve essere svolta con l’assistenza dei legali e la dichiarazione davanti al Sindaco.

Come potrai immaginare, dopo aver scoperto un tradimento e aver deciso di porre fine alla relazione, possono sorgere dei problemi di natura pratica, assistenziale e finanziaria. Non sempre si riesce a trovare un accordo, ecco perché in questi casi si può chiedere l’intervento di un Giudice, di modo che i contrasti vengano appianati nel pieno rispetto dei diritti di ciascuna parte e chiaramente della normativa vigente. Non ci si può rivolgere al giudice di persona: il procedimento è leggermente più complesso, ecco perché è richiesta la presenza di due legali, uno per ciascun parter.

Prima di concludere, è bene accennare alla questione economica. Come forse saprai, dopo la separazione il coniuge più debole economicamente ha il diritto di ricevere l’assegno di mantenimento. Di cosa si tratta? Non è altro che una somma di denaro determinata dal giudice o tramite un accordo tra le parti, che deve essere periodicamente accreditata al coniuge con il reddito più basso, per aiutarlo a vivere dignitosamente.

Se il coniuge non si vede corrispondere l'assegno, può inviare all'ex partner questo

Se questi si ostina a non pagare, allora può presentare un

Anche al momento del divorzio il coniuge più abbiente deve corrispondere al più debole il cosiddetto assegno divorzile, che viene calcolato sul principio di autosufficienza. Cosa vuol dire? In parole povere la natura dell’assegno non è patrimoniale, ma assistenziale; dunque l’entità dell’assegno non deve assicurare la persistenza dello stile di vita condotto durante il matrimonio, ma la sola sussistenza.

Ricordiamo, infine, che l'assegno di mantenimento si applica anche alle unioni civili. Il discorso cambia, invece, per le coppie di fatto: in questo caso il Giudice non può imporre al partner economicamente più forte di versare un assegno di mantenimento in favore dell'altro, tutt'al più può obbligarlo ad assicurargli gli alimenti se l'altro dovesse versare in uno stato di grave bisogno. La situazione cambia radicalmente se ci sono i figli: in una simile circostanza anche per le coppie di fatto è previsto l'assegno per il mantenimento della prole.

Ti ricordiamo, infine, che il diritto all’assegno di mantenimento e all’assegno divorzile decade nel momento in cui la parte più debole economicamente sia anche quella a cui sia stato addebitato il motivo della separazione. Per permetterti di capire meglio di cosa stiamo parlando, ti facciamo un semplice esempio. Se il matrimonio è finito a causa dell’infedeltà della moglie ad esempio, quest’ultima sarà designata come responsabile della rottura e dunque subirà l’addebito del procedimento di separazione. Ciò vuol dire niente assegno di mantenimento, niente pensione di reversibilità e niente eredità. In alcuni casi è altresì possibile che la parte lesa chieda al fedifrago un risarcimento per i danni subiti. L’unico aiuto economico che è possibile richiedere è l’assegno alimentare, che viene elargito solo nel caso in cui il soggetto dimostri di versare in una situazione di grave disagio economico.

Risarcimento danni per tradimento coniugale 

Come detto in premessa, oltre all'assegno di mantenimento, il coniuge infedele potrebbe essere tenuto anche ad un risarcimento dei danni non patrimoniali (ex art. 2059 c.c.). In particolare il risarcimento danni per tradimento coniugale può essere richiesto in sede civile, quando l'infedeltà, magari non rivelata dal partner ma scoperta da terzi o attraverso i social, lede la dignità e la reputazione del coniuge tradito, al punto tale da provocare effetti devastanti sul suo stato di salute.

Ai fini del risarcimento danni per tradimento coniugale, occorre fornire prove concrete non solo sull'entità dei danni subiti, ma anche sul nesso di causalità tra il comportamento infedele del coniuge, con tutto quello che ne è conseguito, e i danni subiti. 

Fac simile richiesta risarcimento danni per tradimento coniugale

Spett.le Sig./Sig.ra
______________
______________

Oggetto: Richiesta di risarcimento danni per violazione degli obblighi coniugali

Io sottoscritto/a ________, nato/a a _______ il __/__/____ e residente in ____________________, CF __________________ coniugato/a con Lei in data __/__/____

PREMESSO CHE

Lei ha intrattenuto una relazione extraconiugale con ____________, in violazione dei doveri coniugali di fedeltà e rispetto reciproco, oltre che di assistenza morale e materiale, come sancito dall'articolo 143 del Codice Civile italiano

CONSIDERATO CHE

Il tradimento ha comportato un danno non solo di natura morale ed esistenziale, derivante dalla profonda sofferenza, dalla lesione della dignità personale e dalla compromissione del rapporto fiduciario all'interno del matrimonio, ma anche danni alla salute (disturbi del sonno, ansia, depressione, stress, ecc.) e danni patrimoniali per __________ (ad esempio spese per terapie psicologiche, spese legali, perdita di opportunità lavorative o economiche direttamente correlate al tradimento, ecc.).

Con la presente, Le intimo di corrispondere a mio favore un risarcimento danni commisurato alla gravità del pregiudizio subito, all'intensità della sofferenza e alle circostanze del tradimento. L'ammontare preciso del risarcimento verrà quantificato in sede giudiziale, ma si propone, in via transattiva, la somma di € __________.

Tale somma dovrà essere corrisposta entro e non oltre il termine di ____ giorni dal ricevimento della presente, con bonifico sul seguente conto corrente:

  • N°: ______________
  • Banca: ________________
  • Intestato a: ________________
  • IBAN: ______________________

In difetto, mi vedrò costretto/a a tutelare i miei diritti nelle sedi opportune, con aggravio di spese e oneri a Suo carico.

Distinti saluti.

Luogo e data     Firma

Allegati:

  • certificato di matrimonio
  • documenti comprovanti il tradimento (screenshot, fotografie, testimonianze, ecc.)
  • certificazioni mediche
  • ricevute di spese
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