Scrittura privata autenticata: a cosa serve, come si fa, quanto costa

Per scrittura privata autenticata si intende un qualsiasi documento redatto da uno o più soggetti e sottoscritto davanti ad un notaio o ad un altro pubblico ufficiale autorizzato. In questo post vedremo esattamente in quali casi è possibile farvi ricorso, quale differenza c'è con la scrittura privata semplice e a quali costi si va incontro nel momento in cui si chiede l'autentica di firma.

La scrittura privata semplice o non autenticata

Le parti possono redigere una scrittura privata in molteplici occasioni, ad esempio per:

  • lo svolgimento di una prestazione occasionale
  • la concessione di una servitù
  • la formalizzazione una collaborazione professionale
  • la concessione di una riduzione del canone di locazione
  • la sottoscrizione un accordo di riservatezza e non divulgazione
  • la concessione di un prestito
  • la vendita di un autoveicolo
  • l'affitto di un ramo d'azienda
  • la cessione di un marchio registrato
  • la concessione di una dilazione di pagamento
  • la concessione di un comodato d'uso
  • il riconoscimento di un debito
  • ecc.

Come si vede la scrittura privata può assumere la forma di un atto unilaterale o di un contratto.

Dunque i privati possono, in totale autonomia, regolare una infinità di rapporti e operazioni fra loro semplicemente redigendo e sottoscrivendo una scrittura privata.

Si parla di scrittura privata semplice o scrittura privata non autenticata se le parti decidono di predisporre o farsi predisporre, ad esempio da un consulente, un particolare documento, sedersi attorno ad un tavolo e sottoscriverlo, senza che necessariamente sia presente un notaio o un qualsiasi altro pubblico ufficiale. 

Il ricorso alla scrittura priva chiaramente non sempre è possibile. In specifiche situazioni (come l’acquisto o la donazione di un immobile, ecc.), infatti, la legge impone il ricorso all’atto pubblico da redigersi a cura del notaio. Diversamente l’accordo tra le parti non assumerebbe alcun valore legale. 

Tornando alla scrittura privata affinché la volontà o la dichiarazione (di riconoscere un debito, di concedere un prestito, di ridurre il canone di locazione, ecc.) possa essere attribuita ad un determinato soggetto è necessario che questi la sottoscriva.

Se colui contro il quale la scrittura è prodotta ne riconosce la sottoscrizione, la scrittura privata ha pieno valore legale e risulta essere pienamente vincolante tra le parti, tuttavia non altrettanto si può dire per i soggetti terzi.

Tuttavia la “semplice” scrittura privata potrebbe essere disconosciuta dal soggetto contro cui viene prodotta. In una situazione del genere la parte che intende avvalersi della scrittura privata ha due strade possibili:

  1. rinunciare al valore di prova della scrittura oppure
  2. proporre un’istanza volta ad accertare l’autenticità della sottoscrizione.

Alla scrittura privata semplice può essere attribuita una data certa, al fine di poter dimostrare che la stessa è stata sottoscritta proprio ad una certa data.

Scrittura privata autenticata modello

Sul nostro portale sono presenti centinaia di modelli pronti all'uso ed in grado di rispondere a molteplici esigenze. A titolo esemplificativo:

Perché ricorrere alla scrittura privata autenticata

Come detto nel paragrafo precedente con la scrittura privata semplice una delle parti potrebbe non riconoscere la propria sottoscrizione, con la conseguenza che il documento perderebbe ogni valore probatorio, a meno che l'altra parte non riuscisse a dimostrare l'autenticità della sottoscrizione.

A tal fine dovrebbe promuovere una causa e chiedere al giudice di nominare un professionista in grado di accertare la veridicità della sottoscrizione attraverso una perizia calligrafica.

E' per questo motivo che spesso si ricorre alla scrittura privata autenticata. Si tratta sempre di una scrittura privata in cui la firma dei privati viene apposta alla presenza di un notaio o di un altro pubblico ufficiale (segretario comunale, console, ecc.).

Il pubblico ufficiale in particolare provvede ad accertarsi 

  • della data di sottoscrizione
  • delle identità dei sottoscrittori, che firmano in sua presenza

mettendo in questo modo i firmatari al riparo da possibili contestazioni. 

Tuttavia egli non provvede in alcun modo a verificare il contenuto delle dichiarazioni presenti nella scrittura e rese dalle parti.

Un altro vantaggio è costituito dal fatto che con la scrittura privata autenticata il valore probatorio del documento si estende anche nei confronti dei soggetti terzi.

Facciamo un esempio. Rossi vende la propria casa a Verdi, ma lo fa con una semplice scrittura privata, dunque senza autentica di firma e senza rogito notarile. Se Rossi ha dei debiti insoluti nei confronti di Bianchi, quest’ultimo potrà legittimamente pignorare la casa a Verdi per il semplice fatto che la scrittura privata di vendita non ha alcun valore ed efficacia nei suoi confronti.

Anche con la scrittura privata autenticata è possibile disconoscere l’autenticità della sottoscrizione attraverso una querela di falso. Tuttavia in questo caso è colui che contesta a dover dimostrare – attraverso la promozione di un procedimento giudiziario - di non essere stato lui ad apporre la firma. Avevamo visto, invece, che con la scrittura privata semplice tale onere incombeva su colui che intendeva avvalersi della scrittura privata.

Scrittura privata autenticata Comune

In questo caso il funzionario addetto non fa altro che attestare che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza dall'interessato, previa sua identificazione, indicando la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell'ufficio.

E' bene comunque ricordare che l'autenticazione della scrittura privata in Comune non è possibile per le sottoscrizioni apposte in calce a:

  • dichiarazioni d'impegno e di volontà
  • accettazioni o rinunce d'incarico
  • procure e deleghe
  • dichiarazioni future
  • scritture private e meri rapporti tra privati
  • dichiarazioni a contenuto negoziale regolate dal codice civile.

Scrittura privata autenticata costo

Chiaramente i costi variano in funzione del soggetto al quale ci si rivolge. 

Se si va dal Notaio il costo può variare anche in maniera sensibile da un professionista all'altro (da 100 a 500 euro), per cui il consiglio è di farsi prima un'idea di ciò che offre il mercato.

Il costo si riduce sensibilmente se ci si rivolge al segretario comunale o comunque ad un funzionario incaricato dal Sindaco: 16,00 euro per la marca da bollo e 0,52 euro per i diritti di segreteria.

Ma i costi possono variare anche in funzione del tipo di documento. Se infatti la scrittura privata è in formato digitale e si dispone della firma digitale, non è necessario autenticare la firma in quanto il documento firmato digitalmente è riconducibile al suo unico autore.

Pubblicato il 27/11/2019    30 Commenti
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53480 - Redazione
11/12/2019
Agostino, a questa pagina trova un fac simile per la rinuncia all'usufrutto.

53469 - Agostino
04/12/2019
Nella modulistica non c’è un fac-simile per una scrittura privata di rinuncia all’usufrutto.

36279 - Redazione
24/02/2015
Benedetta, gli invii una lettera di diffida ad adempiere.

36277 - Benedetta
24/02/2015
Buongiorno, io sto litigando da novembre con l'agente delle pagine gialle che non mi fa le modifiche e mi aveva promesso il sito invece ancora niente dopo 4 mesi !!!!!!!!!!!!!!

34657 - Tiko
23/12/2014
Buongiorno, sono un webmaster ed ho un amico che utilizza il servizio di pagine gialle, ma si è rivolto a me perchè vuole cambiare il servizio perchè troppo caro, specie per i negozi online. Siccome è la prima volta che mi capita, volevo sapere se qualcuno di voi, abbia mai recesso il contratto e sia riuscito a tenere il suo dominio, nonostante la recessione (ho visto che sono intestati a SEAT PAGINE GIALLE e non al titolare dell'azienda). Non riesco a trovare informazioni utili a riguardo e vi sarei grato se mi mi poteste dare qualche consiglio, scrivetemi pure su info@mtweb.it. Grazie in anticipo

32113 - Brigida
19/09/2014
Anche io ho stipulato un contratto con seat pg e il costo totale era di 2100 €. Compresi nel prezzo c'erano i pg click dunque la possibilità di essere visitata da tutta Italia. Il problema è sorto quando mi sono resa conto che comunque la mia attività non rendeva abbastanza neanche per le mie di spese. Allora ho fatto richiesta di dilazionare ulteriormente i pagamenti, alche la richiesta e' stata accolta . Ma nel frattempo sono terminati i pg click e quindi ora sono visibile solo nel mio paese e ciò significa il 99% in meno di possibili clienti. Per riavere i pg click bisogna comprare un pacchetto da 250 € (base), cosa che a detta di un operatore di seat non è possibile fare quando si è fatto richiesta di dilazione perché a loro risulterebbe come una contraddizione. Quindi dovrei prima finire di pagare e nel frattempo scadrebbe il contratto senza che nessuno mi abbia più visitato come sito ma nel frattempo ho comunque pagato un sito che non mi ha fruttato niente se non solo problemi ....

29653 - Hildebrand Snowforther
11/04/2014
Che amarezza, Seat lavora da una vita ed avendo milioni di clienti è facile che se ne trovi qualcuno scontento! Ogni azienda cela dentro di se agenti (che poi diventano ex agenti) disonesti che passano alla concorrenza per aver truffato decine di aziende. Non credo che sia un problema di Seat, ma persone disoneste esistono dappertutto, io con loro lavoro da una vita e ho un ottimo rendimento, addirittura adesso mi hanno curato una campagna pubblicitaria su Sky ad un prezzo da record!!!

23960 - SuperCOP
23/05/2013
Come molti altri professionisti e commercianti, ho stipulato un contratto con Seat pagine gialle per avere l'inserzione sulle guide telefoniche e internet. Ho stipulato un contratto biennale NON a tacito rinnovo perchè l'agente mi faceva un po' di sconto. Mi ricordo ancora le parole: «Con il contratto biennale le posso far pagare 5000 Euro invece che 6000». A fronte di un così abbondante sconto ho accettato. Peccato che, da quando ho stipulato il contratto, di vantaggi da queste inserzioni non ne ho avuti; inoltre avevo capito (O mi aveva voluto far capire l'agente) che la cifra era per la durata del contratto, invece ho scoperto che era annuale. Inoltre, con tutti i vari problemi economici che sto attraversando con questa crisi, ho deciso di cambiare i connotati al contratto una volta in scadenza, lasciando sulle guide cartacee solo la voce minimamente indispensabile, forse giusto con il mio nome in grassetto e niente di più. Ho chiamato il servizio clienti e ho chiesto quando scadeva il contratto. Mi è stato risposto che scadrà a settembre di quest'anno. «Bene» ho pensato «Quando sta per scadere disdico tutti i pacchetti e lascio solo gli annunci di base». Oggi, previa telefonata, è arrivato presso il mio studio l'agente Seat. Dopo vari discorsi mi chiede di firmare la commissione, alchè io gli chiedo: «Ma il contratto non è in scadenza a settembre? Perchè volevo fare varie modifiche». Mi sono sentito rispondere che il mio contratto scade nel 2014, perchè è un biennale. Già lì mi è sembrato strano: perchè al servizio clienti mi dicono che scade a settembre 2013 mentre l'agente mi dice che scade nel 2014? Dopo varie richieste da parte mia ho firmato la commissione comunque, dato che l'agente mi diceva che il contratto scade effettivamente nel 2014. Alla fine ho chiesto: «Io ho già 4 rate da pagare quest'anno, perchè devo pagare la stessa cifra anche l'anno prossimo, dato che scade il contratto?». Mi è stato risposto che i canoni annuali si pagano l'anno successivo della pubblicazione, quindi l'anno prossimo pagherò per il servizio di quest'anno. Quando è uscito l'agente confesso di essere rimasto con le idee più confuse di prima: il contratto mi viene detto che scade a settembre 2013 e poi invece nel 2014, l'importo credevo che fosse per tutta la durata e invece è annuale, in più mi continuano a far firmare commissioni dicendomi che tutto fa parte comunque del contratto stipulato in origine. Mi sembra tutto una contraddizione di tutto. Mah... A questo punto ho deciso di disdire il contratto, ma, da quello che ho letto sul foglio, non posso recedere assolutamente, oppure non posso muovermi prima di 3 mesi e, dopo, posso revocare l'ordine a fronte di una penale del 25% dell'importo stabilito. Sto cercando come poter uscire da questo circolo vizioso, per poter disdire definitivamente tutto questo guazzabuglio contrattuale e liberarmi da questo pesante fardello di compensi stratosferici che però non ne valgono una pipa di tabacco.

23323 - raffaele
26/04/2013
Sono un ex agente Seat, confermo che in 99 contratti su 100 si cela l'inganno. Esiste tuttavia un metodo per disdire i contratti senza alcuna penale ed in qualsiasi momento. Per info scrivete a admyshop@gmail.com Saro piu che onorato di aiutarvi ad uscire dall'inganno e da pubblicita che non vale niente

22996 - susanna khalil
15/04/2013
PAGINE GIALLE?? FREGATURA!! LEGGETE QUI http://www.doopingadv.com/blog/15-perché-no-a-pagine-gialle.html


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