Affitto a canone concordato: come funziona
Cosa significa e come funziona l’affitto a canone concordato, una tipologia di contratto estremamente conveniente sia per il proprietario dell’immobile, che può avvalersi di taluni vantaggi fiscali, sia per l’affittuario, che può beneficiare di prezzi più bassi e fissi rispetto ai contratti stipulati a canone libero. Traendone beneficio entrambe le parti , inoltre, l’affitto a canone concordato si rivela anche un ottimo espediente per incrementare la stipula di contratti di locazione in regola e combattere la piaga degli affitti in nero.
Caratteristiche del contratto a canone concordato
Rispetto al contratto di locazione ordinario, in cui la durata minima è di 4 anni rinnovabile per ulteriori 4 (4x4) e il canone è liberamente stabilito dalle parti, il contratto di locazione a canone concordato ha
- una durata ridotta (per gli immobili a destinazione abitativa 3 anni + 2);
- un canone determinato sulla base di accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini.
Tipologie di contratti di locazione a canone concordato
Premesso che questi contratti possono essere stipulati su tutto il territorio italiano e non solo in quei comuni ad alta tensione abitativa, possiamo distinguere le seguenti tipologie:
- contratti ad uso abitativo (durata 3 + 2 anni);
- contratti ad uso transitorio (durata 1 - 18 mesi);
- contratti per studenti universitari (durata 6 mesi - 3 anni).
Vantaggi del contratto di locazione concordato
Il ricorso all'affitto a canone concordato consente di ottenere benefici sia al locatore che all'inquilino.
BENEFICI PER IL LOCATORE
- decurtazione del 30% del reddito da locazione da imputare a tassazione;
- cedolare secca del 10%, mentre per i contratti di locazione a canone libero l’aliquota è pari al 21%. Ricordiamo che la cedolare secca sostituisce Irpef, addizionali, imposta di bollo o di registro;
- imposta di registro del 2% si applica sul 70% del canone annuo. L'imposta di bollo è assolta per intero;
- riduzione IMU e TASI al 75%.
BENEFICI PER L'INQUILINO
- canone più basso rispetto alla media di mercato;
- detrazione fiscale di 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro o di 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.