Autocertificazione reddito presunto per prestazioni assistenziali e benefici economici

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 10/07/2023
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Descrizione

L’autocertificazione sul reddito presunto è una dichiarazione che puoi redigere in piena autonomia per dichiarare a quanto ammontano i redditi percepiti durante l’anno.

A cosa serve l'autocertificazione reddito presunto

La dichiarazione reddito presunto annuo serve per comunicare che l’importo del proprio reddito personale relativo ad un certo periodo è presumibilmente quello indicato sul modello stesso.

Si tratta chiaramente di un’autocertificazione redatta ai sensi del D.P.R. 445/00, come tale chi la compila sa che in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci non solo sarebbe punibile ai sensi del Codice Penale ma anche che, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di talune delle dichiarazioni rese, decadrebbe dai benefici conseguiti con il provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.

Le verifiche ufficiali sul reddito effettivamente percepito verranno poi svolte dall’ente che accoglie l'autocertificazione attraverso un confronto con i dati reali emersi dalla dichiarazione dei redditi.

Quando si può compilare l'autocertificazione reddito presunto

Questa dichiarazione sostitutiva normalmente viene utilizzata ai fini della presentazione di domande di accesso a contributi e benefici. Ad esempio, l’autocertificazione reddito presunto per Inps può essere presentata insieme alla richiesta formale per la concessione di una prestazione assistenziale collegata al reddito. Nello specifico, si tiene conto del “reddito presuntivo” riferito all’anno in corso:

  • qualora dovessi inviare la richiesta per l’ottenimento di una "prestazione base" collegata al reddito, come l’assegno sociale, l’assegno di invalidità civile, e così via;
  • se dovessi chiedere per la prima volta la concessione di un beneficio economico, collegato ad una prestazione di base, come la domanda di integrazione al minimo, la richiesta di prestazioni accessorie (maggiorazione sociale, l'assegno per il nucleo familiare, ecc).

L'autocertificazione reddito presunto va, ad esempio, presentato quando, percendo la NaspI, si svolge comtemporaneamente un'attività di lavoro autonomo o parasubordinato. Ora se il disoccupato non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, deve trasmettere all'Inps un'autochiarazione relativa al reddito che "presume" di maturare dalla sua attività lavorativa. Ciò per stabilire se l'indennità va ridotta o addirittura revocata. Nel caso specifico, tuttavia, più che utilizzare questa autocertificazione reddito presunto, si consiglia di utilizzare il Modello Naspi Com predisposto dall'Inps.

Come compilare l’autocertificazione reddito presunto pdf

Sono disponibili in questa scheda due fac simile autocertificazione di reddito presunto: l'uno in formato PDF. Per compilarlo dovrai prima salvare il documento sul tuo dispositivo, poi stamparlo e infine redigerlo e firmarlo a mano. Nella prima parte del modello occorre inserire i propri dati anagrafici, come nome e cognome, data e luogo di nascita, recapiti telefonici, email e codice fiscale. Nella seconda parte del modulo occorre indicare i redditi percepiti durante l’anno precedente e l’anno in corso. Si termina inserendo data, luogo e firma.

Vi è poi un secondo documento in formato doc da utilizzarsi per la determinazione del trattamento economico spettante per il periodo di congedo parentale.

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Domande frequenti


Come compilare autocertificazione reddito presunto?
Per compilare una autocertificazione sul reddito presunto è possibile scaricare uno dei modelli disponibili in questa pagina e inserirvi i dati anagrafici, data e luogo di nascita, recapiti telefonici, email e codice fiscale. In seguito va indicato il reddito presunto per l'anno in corso e quello percepito nell'anno precedente. In calce al modulo, vanno inseriti data, luogo e firma
Cosa si intende per reddito presunto?
Per reddito presunto si intende il totale previsto che verrà percepito per l'anno in corso e che verrà poi confermato con la successiva dichiarazione dei redditi, nell'anno successivo
 
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