Procedura vendita auto usata tra privati

La procedura di vendita auto usata pra privati consta di alcuni semplici passaggi burocratici che hanno come fine l'aggiornamento dei dati contenuti nel Pubblico registro automobilistico e nell'Archivio nazionale dei veicoli. Di seguito gli adempimenti da compiere e i costi da sostenere.

Vendita auto tra privati: consigli utili

In questo paragrafo vogliamo fornire alcuni suggerimenti utili per chi si accinge ad acquistare un'auto usata da un privato

Stanziato il budget e scelti marca e modello dell'auto adatta alle proprie esigenze, il consiglio è di prendersi tutto il tempo necessario per fare delle valutazioni comparative fra le offerte dei vari concessionari e privati. I prezzi, le condizioni e lo stato delle auto potrebbero variare anche in maniera sensibile a seconda delle circostanze.

La PRIMA COSA da fare, nel momento in cui si decide per l'acquisto di un'auto usata, è conoscere con una certa precisione il valore del mezzo. A tal fine possono essere d'aiuto i tanti siti web che forniscono una valutazione gratuita e senza impegno della propria auto. Ne riportiamo alcuni a titolo esemplificativo: quattroruote.it, alvolante.it, www.panorama-auto.it, listino.autoscout24.it, vendo-auto.it, noicompriamoauto.it, ecc.  In alternativa si possono consultare una delle tante riviste di settore. Chiaramente il valore dell'auto tiene conto di tanti fattori: data di immatricolazione, dotazioni di serie, chilometraggio e così via.

La SECONDA COSA da fare se si vuole evitare di portarsi a casa un catorcio è effettuare tutta una serie di controlli sul mezzo e in particolare: verificare che la carrozzeria non riporti graffi, ammaccature o segni di ruggine, che le luci funzionino regolarmente, che l'abitacolo sia integro e in buone condizioni (cinture di sicurezza, sedili, pannelli delle portiere, ecc.), che i tergicristalli non siano usurati e troppo rumorosi, che il vano motore sia tutto in ordine, che il parabrezza non presenti rigature o peggio rotture, che il condizionatore funzioni regolarmente così come il resto della strumentazione, che gli ammortizzatori non siano rumorosi così come i pneumatici non siano troppo usurati.

Potrebbe essere utile chiedere al proprietario di esibire il libretto dei tagliandi effettuati sul mezzo o comunque le fatture relative agli interventi eseguiti sullo stesso. Se si ritiene di non avere la necessaria esperienza per fare tutto da soli, il consiglio è di rivolgersi al proprio meccanico di fiducia, chiedendogli magari di farsi un giro su strada. Chiaramente acquistando da un concessionario anziché da un privato si gode di maggiori garanzie, anche se a volte si è costretti a pagare un prezzo più alto.

La TERZA COSA da fare nel momento in cui si decide di acquistare un’auto usata, consiste nel verificare se il mezzo è libero da pesivincoli trascrizioni pregiudizievoli. Sul veicolo, ad esempio, potrebbe pendere un fermo amministrativo, a causa del mancato pagamento da parte del proprietario di una cartella esattoriale notificata dall’Agenzia della Riscossione (ex Equitalia), ad esempio per bolli non pagati.

In particolare se l'iscrizione del fermo amministrativo avesse data anteriore a quella riportata sull'atto di vendita, l'acquirente non avrebbe alcuna possibilità di circolare con il veicolo, ma dovrebbe attendere che il vecchio proprietario saldi il proprio debito. In alternativa dovrebbe lui stesso procedere in tal senso.

Se invece l’iscrizione del fermo avesse data posteriore a quella riportata sull’atto di vendita, non solo il nuovo proprietario potrebbe circolare liberamente con il veicolo, ma beneficerebbe anche della cancellazione gratuita dal PRA del fermo amministrativo.

Dunque prima di mettere nero su bianco ed effettuare il passaggio di proprietà, è importante che tu richieda una visura sulla targa del mezzo. A tal fine puoi rivolgerti all’ufficio provinciale ACI o ad una delegazione ACI presente sul territorio nazionale (qui l’elenco) oppure utilizzare il servizio online.

Procedura vendita auto tra privati: questi gli adempimenti

Benché non sia obbligatorio (venditore e acquirente potrebbero anche accordarsi verbalmente con una stretta di mano), è sempre consigliabile redigere un

che possa tutelare sia l'acquirente da eventuali vizi riscontrati sul veicolo (specie se celati in maniera dolosa dalla controparte) che il venditore stesso da pretestuose contestazioni da parte dell'acquirente.

E' invece necessario annotare il passaggio di proprietà sul certificato di proprietà del veicolo (compilando i riquadri M e T), annotazione che poi va trascritta al Pra (Pubblico Registro Automobilistico). 

Ai fini della procedura acquirente e venditore devono presentarsi per l'autentica delle firme dell'atto di vendita davanti ad un funzionario degli Uffici Provinciali dell’ACI che gestiscono il P.R.A., oppure davanti ad un notaio, un funzionario della Motorizzazione Civile, un funzionario degli uffici comunali o un titolare di un'agenzia di pratiche auto o di uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).

Il vantaggio di recarsi ad un ufficio ACI oppure presso un’agenzia convenzionata con lo Sportello Telematico dell’Automobilista sta nel fatto che con l'autentica si procede contestualmente al passaggio di proprietà; negli altri casi, invece, occorre comunque effettuare il passaggio al Pra per la trascrizione del nuovo proprietario del mezzo (si ha a disposizione un termine di 60 giorni).

Questi i documenti necessari:

  • documento di identità e codice fiscale dell'acquirente e del venditore;
  • certificato di proprietà del veicolo in formato cartaceo o digitale;
  • carta di circolazione o fotocopia;
  • atto di vendita;
  • modello NP3C per la richiesta di iscrizione presso il PRA;
  • modello TT2119 per l’aggiornamento della carta di circolazione;
  • certificato di residenza (o autocertificazione di residenza).

Se la richiesta viene presentata da un incaricato, alla documentazione deve essere allegata la delega rilasciata dall'acquirente, per il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), il modello TT2120 per l'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e la fotocopia del  documento di identità/riconoscimento dell'acquirente.

E’ opportuno che il venditore verifichi che l’acquirente trascriva l’atto di vendita nei tempi previsti dalla normativa, in caso contrario rischierebbe di incorrere in tutte le conseguenze legate al presunto possesso ed uso del veicolo (multe, bolli non versati, ecc.). Si consiglia di leggere in proposito il post che abbiamo dedicato al pagamento del bollo auto in caso di vendita.

Come è facile intuire per sbrigare tutte queste pratiche ci sono due possibilità: rivolgersi a un'agenzia di pratiche auto oppure darvi al "fai da te", con qualche perdita di tempo in più ma in compenso con un piccolo risparmio. Se ti rivolgi ad un concessionario le formalità sono le stesse con la differenza che in questo caso è quest’ultima a farsene carico, chiaramente facendoti pagare un prezzo per il servizio.

I costi relativi alla procedura vendita auto tra privati

La richiesta di passaggio deve essere inoltrata dall'acquirente. Queste le spese di cui deve farsi carico:

  • 27 euro per emolumenti ACI;
  • 32 euro per l'imposta di bollo relativo alla presentazione dell’atto al PRA e al rilascio del CdP;
  • 16 euro per l'imposta di bollo relativa all'aggiornamento della carta di circolazione;
  • 10,20 euro per i diritti MCTC;
  • un importo variabile per l'Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) in funzione della potenza del veicolo e della provincia di residenza dell'acquirente.
Documenti correlati


55330 - Paolo
17/01/2021
Molto utile, mi avete risolto molti dubbi. Bravi.

26471 - massimo
25/09/2013
è utile molto.

19634 - antonio
05/12/2012
BUON SERVIZIO

16962 - Antonio
30/04/2012
Buon giorno : vorrei fare i miei Complimenti per questo portale della modulistica. Saluti.


Lascia un commento
Attenzione: prima di inviare una domanda, controlla se è già presente una risposta ad un quesito simile.

I pareri espressi in forma gratuita dalla redazione di Moduli.it non costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Per una consulenza specifica è sempre necessario rivolgersi ad un professionista debitamente qualificato.

Obbligatorio