Detrazione impianto fotovoltaico

Ci hai pensato e ripensato, ma alla fine hai deciso di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa. Beh, decisione migliore non potevi prenderla: oltre al fatto di produrre energia pulita e rinnovabile, potrai fruire di una importante detrazione impianto fotovoltaico che abbatterà non poco il valore del tuo investimento. Così approfittando delle agevolazioni concesse dallo Stato potrai avvalerti di una tecnologia sostenibile per produrre energia, ridurre la spesa annuale relativa alle bollette e risparmiare perfino sul montaggio dei pannelli. Nei paragrafi che seguono ti illustreremo per bene in cosa consiste la detrazione, chi può richiederla e come.

Detrazione impianto fotovoltaico: cos'è

Come abbiamo anticipato, fino al 31 dicembre 2018 i privati che hanno intenzione di installare un impianto fotovoltaico per produrre energia ad uso domestico possono approfittare delle agevolazioni Statali, le quali prevedono una detrazione impianto fotovoltaico del 50% sulla spesa sostenuta. Il tetto massimo di spesa è di 96 mila euro. E' difficile che questa agevolazione possa scomparire il prossimo anno, tuttavia potrebbe essere ridotta e portata al 36%. Dunque se c'è l'intenzione di un intervento in tal senso, il nostro consiglio è di farlo entro l'anno.

La detrazione è valida solo per gli impianti fotovoltaici installati per uso domestico fino a 20 KW di potenza. Le aziende, le attività commerciali e le società non possono dunque fruire di questo bonus. Tuttavia possono richiedere il super ammortamento del 140% se l’impianto è designato come bene mobile, dunque come bene strumentale all'attività d'impresa.

Come funziona la detrazione fotovoltaico? È molto semplice: in pratica lo Stato non anticipa il denaro necessario per effettuare i lavori di installazione, ma ne restituisce una parte al contribuente (in questo caso il 50%) detraendolo dalle tasse che questi deve pagare. Chi approfitta di questa opportunità, quindi, riceverà degli sgravi fiscali estremamente consistenti durante i 10 anni che seguono quello in cui sono stati eseguiti i lavori. Facciamo un esempio: se hai una casa e decidi di installare l’impianto fotovoltaico autonomo sul tetto entro la fine del 2018, beneficierai dal 2019 e fino al 2028 di una detrazione del 50% sull’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Quindi se per il tuo impianto hai speso complessivamente 7.150,00 euro (IVA inclusa), dal prossimo anno potrai inserire in dichiarazione (730 o Unico) una detrazione fiscale di 357,50 euro (50% di 7.150 diviso 10), il che significa che pagherai minor tasse esattamente per quell'importo. Tutto questo - come detto - per 10 anni. Non male vero?

Chiaramente perchè si possa fruire della detrazione impianto fotovoltaico è necessario che vi sia capienza fiscale; detto in altri termini il contribuente deve dichiarare un reddito per il quale l'Irpef da pagare sia sufficiente a coprire l'ammontare della detrazione fotovoltaico. Tornando all'esempio fatto, se nel 2019 il contribuente avrà tasse da pagare per 310 euro, potrà al massimo portarsi in detrazione questa cifra, mentre la differenza (47,50 euro = 357,50 - 310) non potrà essere recuperata negli anni successivi.

Detrazione impianto fotovoltaico ed Ecobonus

La detrazione impianto fotovoltaico non va confusa con la detrazione fiscale per risparmio energetico o ecobonus. Quest'ultima viene concessa a quanti eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti: coibentazione, isolamento delle pareti, sostituzione degli infissi, sostituzione degli impianti di climatizzazione, installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc. In questi casi la detrazione, da ripartire sempre in 10 rate annuali di pari importo, è riconosciuta nella misura del 65%, ma se gli interventi interessano le parti comuni degli edifici condominiali la detrazione fiscale può arrivare fino al 70 o 75% della spesa.

Tra gli interventi contemplati non c’è l’installazione di pannelli fotovoltaici, che invece rientrano nel regime di detrazioni previsto per i “lavori di ristrutturazione e recupero edilizio”. 

Detrazione impianto fotovoltaico: 5 buoni motivi per approfittarne

Ci sono almeno 5 ottime ragioni per approfittare degli sgravi fiscali concessi dallo Stato Italiano a chi intende installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione. Vediamo quali sono:

1. La detrazione prevista per l’installazione dei pannelli fotovoltaici fa parte di una serie di agevolazioni concesse per “lavori di ristrutturazione e recupero edilizio”: fino a qualche anno fa era detraibile solo il 36% della spesa sostenuta, mentre dal 2013 la percentuale è salita fino al 50%. Si tratta di una condizione temporanea, per ora garantita fino al 31 dicembre 2018, perciò se ti interessa, ti consigliamo di non esitare troppo a lungo;

2. Al bonus si aggiunge un ulteriore agevolazione: l’IVA al 10%, invece che al 22%, ma solo se l’immobile in questione è prevalentemente utilizzato a scopo abitativo;

3. La detrazione si applica sulle spese sostenute per la realizzazione non solo degli impianti fotovoltaici, ma anche dei sistemi di accumulo. Questi ultimi sono molto importanti in quanto servono a stoccare l'energia prodotta e non immediatamente utilizzata. Ma attenzione: l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico può essere utilizzata per soddisfare fabbisogni personali e non per scopi commerciali. Dunque la parte che eccede l'autoconsumo non può essere in alcun modo venduta. Se lo si fa il rischio concreto è di perdere la detrazione impianto fotovoltaico;

4. La detrazione può essere richiesta sia da chi abita in un’abitazione indipendente, sia dagli inquilini di un condominio. A tal proposito è importante specificare che se l’impianto serve a più utenze, i costi e i relativi benefici devono essere ripartiti in millesimi, a seconda delle relative quote di proprietà.

5. I prezzi di un impianto fotovoltaico sono più bassi rispetto al passato, così come sono minimi i costi di manutenzione. Inoltre grazie all'energia prodotta è possibile beneficiare di una consistente riduzione degli importi in bolletta elettrica. Con l'installazione di un impianto fotovoltaico si contribuisce anche a migliorare l'ambiente vista l'assenza totale di emissioni inquinanti, e questo è un aspetto che al giorno d'oggi non va mai trascurato. Infine con l'installazione di un impianto fotovoltaico e quindi con il miglioramento energetico dell'immobile, non si fa altro che aumentare il valore della propria abitazione.

Impianto fotovoltaico autonomo o condominiale: chi può richiederlo

Se non possiedi un immobile di proprietà, ma stai pensando di acquistare un impianto fotovoltaico, sappi che puoi comunque beneficiare delle detrazioni fiscali previste dallo Stato. Infatti la detrazione impianto fotovoltaico è riservata non solo al proprietario dell'immobile su cui viene realizzato l'impianto, ma anche all'inquilino, al comodatario, al titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).

Ma cosa succede se per un motivo o per un altro ti trovi costretto a vendere la casa prima di essere riuscito a beneficiare della detrazione impianto fotovoltaico? Questo è un quesito che si pongono in tanti e al quale noi siamo felici di rispondere. Nel caso in cui nei 10 anni successivi alla realizzazione dell’impianto dovessi vendere l’immobile sul quale hai installato l’impianto oggetto di detrazione, potresti decidere se continuare a usufruirne per la durata residua oppure se trasferire il beneficio al nuovo proprietario (chiaramente deve essere una persona fisica) che potrà goderne fino al completo esaurimento. Se nell'atto di compravendita non viene specificato nulla, la detrazione impianto fotovoltaico si trasferisce automaticamente al nuovo proprietario.

Questa prassi viene solitamente applicata anche nel caso in cui il proprietario di casa che ha richiesto la detrazione dovesse venire a mancare durante il periodo della detrazione. Qualora il beneficio non si fosse esaurito, di regola viene trasferito agli eredi, ma a condizione che questi continuino a detenere direttamente l’immobile per i rimanenti periodi d’imposta. Per gli inquilini, invece, le cose cambiano: qualora il contratto di affitto dovesse risolversi prima dello scadere del decennio interessato dalla detrazione Irpef 50%, l’inquilino potrebbe comunque continuare a beneficiarne fino alla scadenza.

Detrazione impianto fotovoltaico: come beneficiarne

La procedura per beneficiare della detrazione impianto fotovoltaico è tutto sommato relativamente semplice. I passaggi sono fondamentalmente 3:

1 - la prima cosa da fare, qualora si ritenesse necessaria, è scaricare la comunicazione ASL (ai fini della detrazione fiscale su ristrutturazioni edilizie), compilarla in ogni sua parte e inviarla o presentarla di persona presso la Asl territorialmente competente. Nella scheda modulo che puoi consultare prima o dopo aver scaricato il facsimile da questo portale, abbiamo specificato quali sono i casi in cui è obbligatorio redigere tale comunicazione; eccone un breve estratto: “Tale dichiarazione si rende necessaria quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni: 1. Nel cantiere si trovano a lavorare più imprese anche non contemporaneamente, 2. Nei cantieri che, inizialmente non soggetti all’obbligo di comunicazione preliminare, ricadono nelle categorie di cui al numero 1 per effetto di varianti sopravvenute in corso d’opera. 3. Nei cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uomini-giorno”. Capisci bene che nel caso dell'impianto fotovoltaico quasi mai si rende necessaria una simile comunicazione. In ogni caso se avessi dubbi in proposito, ti consigliamo di rivolgerti direttamente all’ufficio tecnico comunale;

2 - la seconda cosa da fare è pagare le spese tramite bonifico bancario o postale. Nel bonifico è essenziale specificare la causale del pagamento, che deve contenere il riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986 (quello relativo alla detrazione), i dati fiscali del richiedente (codice fiscale) e dell’impresa che ha effettuato i lavori (Partita Iva). Al momento del bonifico, l'istituto applica una trattenuta dell'8%. Si tratta di una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta che l'impresa che installa l'impianto fotovoltaico deve versare al fisco.

3 - la terza cosa da fare è riportare i dati nella dichiarazione dei redditi. Per evitare di perderti in un bicchiere d’acqua, fai una copia e crea una cartella con i seguenti documenti: la comunicazione Asl, la domanda di accatastamento (se si tratta di una casa non ancora accatastata, dunque di nuova costruzione), l’eventuale ricevute di pagamento dell’IMU, le autorizzazioni comunali richieste in fase di inizio lavori (per gli impianti fotovoltaici inferiori a 50 KW basta la Scia), l’eventuale dichiarazione del proprietario per il consenso ai lavori, mentre se si tratta di un condominio occorre la delibera di approvazione lavori dell’assemblea di condominio e il modulo che indica le modalità ripartizione delle spese in millesimi.

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