Fac simile lettera di reclamo per disservizi pulizie

- Ultimo aggiornamento: 31/10/2023
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Descrizione

In questa scheda mettiamo a disposizione un paio di modelli di lettera reclamo impresa pulizie, ossia dei fac simile con cui l’inquilino, il proprietario di un caseggiato o il titolare di un ufficio, ritenendo insoddisfacente la qualità del servizio offerto dall'impresa di pulizia, può segnalare la questione all’amministratore di condominio o diffidare direttamente l’impresa.

Quando utilizzare la lettera lamentela servizio pulizie

Come detto in premessa una lettera di questo tipo va utilizzata nel momento in cui emergono inefficienze, lacune o altre problematiche nell’esecuzione del servizio: ad esempio la mancata pulizia dell’ascensore piuttosto che dei cortili interni ed esterni per un periodo di oltre un mese, oppure la pulizia imprecisa o approssimativa delle scale condominiali, oppure la mancata igienizzazione e sanificazione delle parti comuni condominiali o più in generale l'esecuzione non a regola d'arte o nel non rispetto delle norme vigenti del servizio prestato dalla ditta di pulizie.

In particolare i modelli sono due:

  • l’uno può essere utilizzato dal singolo condomino per richiamare l’attenzione del proprio amministratore ed invitarlo ad attivarsi per risolvere la questione;
  • l’altro può essere utilizzato dal soggetto che ha conferito l’incarico alla ditta (il proprietario di una villa, il titolare di un ufficio, ecc.) per segnalare i difetti e le inefficienze riscontrati nell’erogazione del servizio ed invitare l’impresa ad eseguire il lavoro secondo quanto stabilito dal contratto.

Mancata pulizia scale condominio: cosa fare

In caso di mancata pulizia delle scale del condominio (ma lo stesso discorso vale per ascensori, pianerottoli, pavimenti, vetri, ecc.) il singolo condomino può in prima istanza segnalare il disservizio all’amministratore di condominio invitandolo a diffidare l'impresa di pulizia e a richiamarla al rispetto delle attività previste dal contratto.

Ma attraverso la lettera di protesta per mancata pulizia, lo stesso condomino può anche chiedere all’amministratore di inserire la questione all’ordine del giorno dell'assemblea di condominio.

In quella sede se si dovesse riscontrare un malcontento generale da parte dei condomini, l’assemblea potrebbe anche decidere, specie in presenza di un grave inadempimento, per la revoca del contratto. Questa la

da cui è possibile prendere spunto.

Nella fattispecie l’assemblea potrebbe decidere

  • in prima convocazione, con un numero di voti che rappresenta la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio;
  • in seconda convocazione, un numero di voti che rappresenta un terzo dei partecipanti al condominio e almeno un terzo del valore dell'edificio.

Chiaramente prima di assumere una simile decisione è molto importante vedere con attenzione cosa prevede il contratto pulizie condominiali: durata del servizio, termine di preavviso per la disdetta, ecc.

In attesa che l’assemblea si esprima, l’amministratore potrebbe anche decidere di sospendere il versamento del corrispettivo pattuito contrattualmente.

Se il problema della scarsa pulizia, invece, non è legato all'attività dell'impresa quanto piuttosto al comportamento irrispettoso di taluni condomini, si può far ricorso a questa

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