Modello da personalizzare con cui è possibile disdire un contratto per l'installazione, gestione e manutenzione distributori automatici di cibi preconfezionati e bevande calde e fredde.
I distributori automatici sono ovunque ormai (nelle stazioni, negli aeroporti, all'interno di scuole, ospedali, aziende, uffici pubblici, ecc.) e riguardano una grande varietà di settori merceologici: caffè, thè, succo di frutta, crostatine alla frutta, snack ecc.
Il rapporto fra la ditta che fornisce le apparecchiature e l'utilizzatore (l'università, la fabbrica, ecc.) è disciplinato da un contratto, che deve quantomeno specificare:
Il cliente, vale a dire l’ente che ha richiesto l’installazione di distributori automatici presso la propria struttura, può disdire il contratto in qualsiasi momento, anche senza giusta causa, ma normalmente è prevista la concessione di un preavviso (ad es. 30 o 90 giorni, 6 mesi).
Tuttavia per gravi inadempienze da parte della ditta, il contratto si può risolvere di diritto, ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile (clausola risolutiva espressa). Ad esempio:
In tutti questi casi, ai fini della risoluzione del contratto, è necessario che il cliente comunichi alla controparte che intende appunto avvalersi della clausola risolutiva espressa. La comunicazione deve essere trasmessa tramite raccomandata a.r. o PEC e con un preavviso di almeno 10 giorni.
In caso di risoluzione per grave inadempimento, la ditta oltre alla perdita dei corrispettivi per l'anno in corso, potrebbe essere tenuto anche al risarcimento di tutti i danni, diretti ed indiretti ed alla corresponsione delle maggiori spese che il cliente dovesse sostenere per garantire la continuità del servizio.
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