ISEE: quando serve e come si richiede

L'ISEE, sigla che sta per "Indicatore della Situazione Economica Equivalente", è lo strumento con cui si valuta la situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate. Non rappresenta il reddito percepito da un cittadino, ma consente di misurare l'effettiva condizione economica della sua famiglia, tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliare-immobiliare, della composizione del nucleo familiare e di una serie di altri fattori. Nel prosieguo di questo articolo vedremo a che cosa serve esattamente l'ISEE, come si richiede, quali redditi influiscono sul suo calcolo e come si ottiene l'ISEE precompilato.

ISEE quando si fa

Come detto l'ISEE è un sistema che permette di valutare in maniera sintetica la situazione economica di un nucleo familiare e, dunque, di stabilire se può usufruire o meno di determinati benefici e prestazioni sociali agevolate: Carta Dedicata a TeAssegno di inclusioneSocial CardAssegno Unicobonus gas e bonus elettrico, bonus per servizi di trasporto pubblico, agevolazioni per le prestazioni socio-sanitarie, borse di studio, contributo mensa, assegno di maternità, contributi asili nido e altri servizi per l’infanzia e via discorrendo.

Sostanzialmente ci sono diversi tipi di ISEE in relazione al tipo di richiesta che il cittadino intende presentare:

  • ISEE ordinario (utilizzabile per la maggior parte delle prestazioni);
  • ISEE per prestazioni di carattere socio-sanitario a favore di anziani (esempio: assegni di cura);
  • ISEE per prestazioni in favore di minorenni (esempio: agevolazione tariffaria refezione scolastica);
  • ISEE per prestazioni di diritto allo studio universitario;
  • ISEE corrente (presentabile solo in caso di variazione significativa del reddito familiare).

Si fa presente che negli ultimi tempi sono state introdotte importanti novità in tema di ISEE, allo scopo di ottenere una fotografia più stringente della condizione familiare ed evitare ogni forma di abuso da parte di alcuni cittadini nella fruizione di prestazioni e agevolazioni. Ma la vera novità

ISEE calcolo

L'ISEE è un parametro che scaturisce dalla somma dei redditi e del 20% del patrimonio mobiliare ed immobiliare di tutti i componenti il nucleo familiare. Tale valore viene quindi rapportato al numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una scala di equivalenza stabilita dalla normativa vigente.

E' importante sottolineare che solo una parte dei dati utili per il calcolo dell’ISEE viene autocertificata dal cittadino, mentre altri sono acquisiti direttamente dagli archivi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Ciò se da un lato semplifica i compiti dei cittadini, dall’altro riduce le tante pratiche elusive ed evasive, purtroppo molto diffuse in Italia.

Così sono acquisiti dall’Agenzia delle Entrate i dati relativi al reddito complessivo ai fini IRPEF (reddito da lavoro dipendente, reddito da pensione, reddito assoggettato ad imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo d’imposta, ecc.) e le spese per le quali spetta la detrazione di imposta o la deduzione dal reddito complessivo. Sono invece acquisiti dagli archivi INPS i dati relativi ai trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari non soggetti a IRPEF ed erogati direttamente dall'istituto, la spesa sostenuta per collaboratori domestici ed addetti all’assistenza personale, ecc. Vanno invece auto dichiarati dal cittadino i dati anagrafici relativi alla composizione del nucleo familiare, i dati relativi alla casa di abitazione o comunque agli altri immobili posseduti, agli autoveicoli e agli altri beni durevoli, i saldi contabili e le giacenze medie relative ai conti correnti, i redditi assoggettati ad imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo d’imposta e via dicendo.

Come si è detto prima, l'ISEE è stato affinato per rispondere meglio alla realtà. In particolare nel reddito sono entrate a far parte nuove voci, come: i redditi tassati con regimi sostitutivi o a titolo di imposta (es. contribuenti minimi, cedolare secca sugli affitti, premi di produttività, ecc.), i redditi esenti e quindi anche tutti i trasferimenti monetari ottenuti dalla Pubblica Amministrazione (assegni al nucleo familiare, pensioni di invalidità, assegno sociale, indennità di accompagnamento, ecc.), i redditi figurativi degli immobili non locati e delle attività mobiliari.

Sono esclusi dal calcolo, invece, gli assegni corrisposti al coniuge in seguito a separazione o divorzio, destinati al mantenimento del coniuge e dei figli.

Anche il patrimonio viene valorizzato prendendo a riferimento il valore degli immobili rivalutato ai fini IMU, riducendo la franchigia sulla componente mobiliare che viene però articolata in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare (franchigia più alta per le famiglie più numerose), considerando il patrimonio all’estero.

Per quanto riguarda, invece, depositi, libretti di risparmio e conti correnti bancari e postali, si deve indicare non solo il saldo al 31/12 ma anche la giacenza media dell'anno precedente, ciò al fine di combattere la pratica assai diffusa di svuotare i conti correnti al 31 dicembre per poi ricostruirli il giorno successivo. Se la differenza tra saldo e giacenza media è positiva, l’ISEE viene calcolato sul saldo; se negativa, sulla giacenza media. Di ogni rapporto occorre specificare Iban e codice fiscale dell'istituto finanziario. In aggiunta occorre riportare i valori delle altre forme di patrimonio mobiliare, come obbligazioni, fondi comuni, gestioni patrimoniali, certificati deposito e buoni fruttiferi, ecc.

Attenzione perchè è previsto un forte rafforzamento dei controlli con l’obiettivo di ridurre le tante situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate. Le dichiarazioni mendaci sono punite con la decadenza dal beneficio eventualmente conseguito nonché con sanzioni di carattere amministrativo e penale.

ISEE detrazioni

Al fine di favorire quelle situazioni di maggiore bisogno, sono stati previsti importanti abbattimenti del reddito. In particolare ai fini del calcolo ISEE è possibile portare in detrazione:

  • una quota pari al 20% e fino ad un massimo di 3.000 euro dei redditi da lavoro dipendente;
  • una quota analoga, fino alla somma massima di 1.000 euro, dai redditi da pensione e dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari;
  • una quota della spesa effettivamente sostenuta per l’affitto registrato, fino all’importo di 7.000 euro. Tale importo è incrementato di euro 500 per ogni figlio convivente successivo al secondo - una quota delle spese relative alla situazione di disabilità, certificate a fini fiscali, fino ad un massimo di 5.000 euro.

ISEE documenti

Per richiedere l'attestazione ISEE il cittadino deve compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un modello che contiene informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.

La DSU si compone di una dichiarazione semplificata, il Modello Mini, che riguarda la maggioranza delle situazioni e delle prestazioni e di una Dichiarazione Sostitutiva Unica Integrale (o dichiarazione a moduli) da utilizzare per particolari prestazioni o composizioni del nucleo familiare (es, richiesta di prestazioni socio-sanitarie con un nucleo ristretto per facilitare la persona con disabilità, prestazioni universitarie quando lo studente non è nel nucleo familiare di origine, ecc.). Queste, invece, le istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni.

Queste le le principali modifiche ed integrazioni apportate alla modulistica ISEE:

  • sono state aggiornate le indicazioni agli anni e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta;
  • è stata modificata la denominazione della casella riferita a soggetti minorenni;
  • è stata introdotta per lo studente universitario la casistica dell’unico genitore separato;
  • è stato precisato nelle istruzioni che “l’adeguata capacità di reddito” deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Se tuttavia questi è coniugato, il predetto requisito deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge dello studente universitario;
  • nelle istruzioni sono state inseriti alcuni chiarimenti in tema di patrimonio mobiliare.

ISEE corrente

L’ISEE fa riferimento al reddito dell’ultima dichiarazione che a sua volta si riferisce all’anno precedente. Tuttavia, considerando che in situazioni di crisi economica, la condizione delle persone può cambiare anche rapidamente, è prevista la possibilità di compilare una Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell'ISEE corrente, qualora si registri un mutamento effettivo della situazione economica (il reddito deve registrare una riduzione di almeno il 25%) dovuto ad una risoluzione, sospensione o riduzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato, al mancato rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato o del contratto di lavoro atipico, alla cessazione dell’attività per i lavoratori autonomi.

Per maggiori informazioni ti rimandiamo alla lettura dell'articolo "ISEE corrente: cos’è e a cosa serve".

Come presentare la DSU

Per la compilazione della DSU il cittadino può:

  1. rivolgersi ad un CAF o ad un Patronato, prenotando telefonicamente (il servizio è gratuito). Si legga in proposito l'articolo "I modelli da presentare al Caf per l'Isee";
  2. provvedere autonomamente per via telematica, utilizzando le proprie credenziali di accesso ai “servizi on line” di INPS. Per l'accesso ai servizi online è necessario possedere una identità SPID, una CIE o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

E' possibile presentare la DSU in qualsiasi momento dell'anno. A questo punto l’Inps, dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, renderà disponibile l’attestazione ISEE entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione della DSU. Il cittadino potrà scaricare la propria documentazione direttamente sul sito dell’Inps, se munito di una casella di posta elettronica certificata (PEC), oppure recandosi personalmente al Caf.

L’attestazione ISEE dell’INPS può riportare anche le eventuali omissioni o difformità rispetto a quanto auto dichiarato dal cittadino. Ad esempio può indicare un conto deposito non dichiarato dal richiedente l’ISEE o dichiarato per un saldo inferiore, ma rilevato dall’Agenzia dell’Entrate e dalla stessa INPS sulla base di alcuni riscontri effettuati. In questo caso il cittadino può presentare una nuova DSU, può produrre per iscritto delle osservazioni eventualmente, suffragate da idonea documentazione (estratti conto, ecc.), oppure può comunque richiedere la prestazione servendosi dell’attestazione ISEE così come gli è stata rilasciata dall’Inps, dunque con l’omissione del conto deposito. Tuttavia l’ente che eroga la prestazione ha la facoltà di richiedere la produzione di idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione.

Simulatore di calcolo per l'ISEE

L’Inps ha reso disponibile sul proprio sito un simulatore che consente attraverso una compilazione facilitata e rapida di calcolare l’ISEE ordinario, pur senza presentare materialmente la DSU. In pratica un servizio che consente al cittadino di avere in tempo reale un valore del proprio ISEE, così da capire immediatamente qual è la situazione economica del suo nucleo familiare e, quindi, se può accedere o meno a determinate prestazioni sociali agevolate.

Attenzione però: come detto si tratta di un simulatore che non sostituisce in alcun modo l’attestazione ISEE rilasciata dall’INPS a seguito di presentazione della DSU. Questo perché è necessario che rispetto alle informazioni auto dichiarate dal cittadino sul proprio reddito piuttosto che sul proprio patrimonio mobiliare e immobiliare, vi sia un riscontro con i dati oggettivi ricavati dall'Inps.

Per utilizzare il simulatore non è necessario disporre di un PIN. Per simulare il calcolo dell'ISEE ordinario occorre naturalmente avere sotto mano una serie di dati: dal valore complessivo ai fini IMU della casa di abitazione (ed eventualmente degli altri immobili posseduti dal nucleo) alla quota capitale residua complessiva del mutuo, dai dati sulle giacenze dei depositi e conti correnti bancari e postali al valore complessivo delle altre forme di patrimonio mobiliare (titoli di stato, fondi comuni, azioni, ecc.).

ISEE validità

Tutti gli ISEE sono validi dal momento della presentazione della DSU fino al 15 gennaio dell’anno successivo, ad eccezione dell’ISEE corrente, la cui durata è limitata a due mesi.
In presenza di un ISEE in corso di validità, il cittadino ha comunque la facoltà di presentare una nuova DSU per rappresentare una variazione intervenuta nella composizione del nucleo familiare, ad esempio a seguito dell'arrivo di un nuovo nato.

ISEE precompilato

Dal 1° Settembre 2019, accedendo al Portale Unico Isee dell'Inps, puoi disporre di una DSU precompilata dallo stesso Istituto di Previdenza e dall'Agenzia delle Entrate sulla base dei dati in loro possesso. Naturalmente potrai sempre modificare talune informazioni, ma non quelle fornite dall’Inps o di natura prettamente fiscale.

Ne abbiamo parlato in maniera approfondita nell'articolo dedicato all'ISEE Precompilato.

Documenti correlati


50098 - SAM
28/08/2017
Buongiorno, ma se non ho la PEC ma ho una semplice mail non posso scaricare il modello ISEE in qualche modo? Devo avere per forza una PEC? Grazie Samuele

45487 - Elisabetta
08/05/2016
Buongiorno, vorrei sapere come risolvere per una ragazza filippina con un dente da estirpare alla quale il dentista della Asl ha chiesto l'ISEE per darle gli appuntamenti. É arrivata in Italia in ottobre scorso da sola (ha tre figli nelle Filippine) non ha nulla né dichiarazioni di reddito né conto in banca e nessun patronato è attualmente disponibile per il carico di lavoro del 730. Come posso aiutarla? Come autocertificare? A chi rivolgermi? Grazie mille per l'aiuto.

43698 - Redazione
18/01/2016
Stefano, purtroppo nel caso specifico non trova applicazione alcuna deroga.

43664 - stefano
16/01/2016
Con un figlio a carico disabile 100% di invalidità che percepisce anche l'assegno di accompagnamento, già fare includere la pensione o l'assegno di accompagnamento all'ISEE mi sembra ingiusto, ma è ancora più grottesco il fatto che siccome nella DSU vanno inclusi i C.C. del nucleo famigliare, si debba includere il C.C. dove l'IMPS versa la pensione di mio figlio. Così chi deve essere salvaguardato viene invece danneggiato due volte. Ci sono dei casi veramente contraddittori. Vorrei sapere se in un caso del genere ci possano essere delle deroghe?

21429 - Redazione
08/02/2013
Anna, ma il suo ISEE supera la soglia dei 6.701,34 euro?

21428 - anna
08/02/2013
comunque è il colmo, io non ho una figlia minore di 3 anni e non supero i 65 anni di età, però mi trovo in una situazione difficile, dove con il mio stipendio copro male e appena l'affitto, e non riesco sempre a pagare le bollette, però non ho diritto alla social card, ma come mai?

15349 - Roberta
22/12/2009
Buongiorno vorrei sapere se secondo voi è possibile "sanare" presso la mia amministrazione comunale alcune dichiarazioni ISEE, dal 2005 in poi, che ho consegnato errate (poichè il CAF mi ha affermato che non serviva inserire il patrimonio di mio marito, in quanto così avevo la possibilità di usufruire di più sconti), e se il comune può attuare una specie di "ravvedimento operoso" nei miei confronti non denunciandomi alla autorità pubblica. Cordiali saluti Roberta Demarchi

15299 - vivi
18/06/2009
VORREI AVERE CONFERMA CHE LE ASSICURAZIONI SULLA VITA SE STIPULATE CON OPZIONE DI RISCATTO NON RIENTRANO NEL MOD. ISEE. GRAZIE.


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