Lettera interruttiva prescrizione: Word, Pdf

- Ultimo aggiornamento: 25/01/2024
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Lettera trasmessa alla controparte con cui un soggetto, a tutela del proprio diritto, interrompe il termine della prescrizione che comincia nuovamente a decorrere dal giorno dell'interruzione.

Cos'è la prescrizione

La prescrizione è il periodo di tempo entro il quale una persona deve far valere un proprio diritto se vuole evitare che lo stesso si estingua. I termini di prescrizione sono fissati dalla legge e variano a seconda del diritto a cui si riferisce. Di norma i diritti si prescrivono in 10 anni, ma in taluni casi la legge fissa termini diversi.

Facciamo qualche esempio. Il diritto a riscuotere le multe da parte dell'amministrazione, si prescrive nel termine di 5 anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Dunque se in questo periodo l'amministrazione resta inerte e non comunica nulla al trasgressore, perde automaticamente il diritto alla riscossione.

Il locatore che reclama dei canoni non corrisposti da parte del proprio inquilino, ha tempo 5 anni dalla scadenza dell'ultimo canone rimasto insoluto per chiederne il pagamento, pena la perdita del proprio diritto. Dunque se in questi 5 anni il proprietario dell'appartamento non invia solleciti o diffide all'inquilino, quest'ultimo può - facendo valere la prescrizione - opporsi legittimamente al pagamento del canone arretrato.

La stessa cosa può dirsi del lavoratore che reclama il mancato pagamento della retribuzione mensile o dell'ex coniuge che lamenta il mancato pagamento dell'assegno di mantenimento. Anche in questi casi il termine è di 5 anni.

Il professionista (architetto, ingegnere, commercialista, ecc.), invece, ha tempo 3 anni per pretendere il pagamento del compenso dell'opera prestata oltre che il rimborso delle spese sostenute. Addirittura il mediatore ha solo 1 anno per eccepire il proprio diritto al pagamento della provvigione maturata.

In tutti i casi la prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere (art. 2935 Codice Civile).

Non è possibile prolungare o abbreviare i termini di prescrizione stabiliti dalla legge, neppure su accordo tra le parti. Invece si può rinunziare alla prescrizione, ma solo quando questa è compiuta (art. 2937 Codice Civile).

Prima di concludere questo paragrafo, segnaliamo che rispetto al tema della prescrizione, sono rintracciabili sul nostro portale diversi post con altrettanti moduli. Ne citiamo alcuni:

Lettera interruttiva prescrizione: a cosa serve

Torniamo all'esempio del locatore che vanta un credito nei confronti del proprio inquilino per un canone non pagato nel mese di Novembre 2023. Il proprietario ha tempo fino a Ottobre 2028 per pretenderne il pagamento, se entro questo lasso di tempo non avrà riscosso la somma e non avrà fatto nulla per esercitare il proprio diritto, perderà definitivamente il diritto di riscuotere il proprio credito. Tuttavia poichè la prescrizione non opera in maniera automatica ma deve essere eccepita dalla parte a favore della quale essa è maturata., sarà necessario che l'inquilino trasmetta al proprietario questo

Cosa fare dunque in questi frangenti? Il minimo che il proprietario possa fare è inviare al conduttore una lettera di interruzione della prescrizione. Può trattarsi di un semplice sollecito con cui manifesta la volontà di far valere il proprio diritto nei confronti della controparte, con l’effetto sostanziale di costituirlo in mora. E' importante che nella lettera identifichi il soggetto obbligato ed espliciti chiaramente l'importo di cui si chiede il pagamento e la fonte del debito ("canone di locazione Ottobre 2023").

Inutile dire che la lettera interruttiva della prescrizione deve essere trasmessa tramite raccomandata a.r. o PEC. In quest'ultimo caso è importante che entrambi - locatore e conduttore - siamo muniti della PEC, solo così la trasmissione avrà valore legale. In alternativa si può ricorrere alla raccomandata a mano.

Qual è l'effetto di questa lettera? In pratica attraverso la lettera di interruzione della prescrizione il titolare di un diritto, nell'esempio il locatore, fa si che il termine entro il quale lo stesso può essere esercitato si interrompa e inizi nuovamente a decorrere. 

Per tornare all'esempio, se il locatore inviasse la PEC il 31 Luglio 2025, la prescrizione compirebbe il suo effetto a Giugno 2030. In definitiva si amplia il periodo in cui la parte interessata, in questo caso il locatore, può esercitare il proprio diritto.

Lo stesso effetto si avrebbe nel caso in cui fosse il conduttore ad inviare al proprietario una comunicazione con cui, nel riconoscere il proprio debito, chiede la possibilità di poter rateizzare l'importo.

Tags:  recupero crediti

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