Debiti con le banche vanno in prescrizione: tempi e modello

- Ultimo aggiornamento: 23/05/2022
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Un fac simile con cui il cliente può far valere la prescrizione debiti bancari nei confronti dell'istituto di credito o della finanziaria essendo decorso il termine di 10 anni previsto dalla legge.

Prescrizione debiti bancari: quali sono i termini

Mario il 24 Maggio 2012 contrae un prestito con la propria banca, piano di ammortamento fissato in 10 anni. Subentrano delle difficoltà nel lavoro e Mario non riesce più a rimborsare con regolarità le rate. Di fronte ad un finanziamento non pagato la banca si limita in prima battuta a sollecitare a Mario un rapido rientro dalla posizione insoluta. Tuttavia se l'invito non sortisse effetti o comunque la situazione si ripetesse con regolarità, Mario andrebbe inesorabilmente incontro a due ordini di problemi:

  • l'automatica iscrizione al Sistema di Informazioni Creditizie (SIC). Si tratta di una banca dati in cui confluiscono le informazioni fornite dagli stessi istituti di credito e dalle stesse finanziarie su coloro che hanno richiesto un finanziamento, che pagano con ritardo le rate o che hanno debiti con gli istituti finanziari. Se Mario venisse inserito nel SIC, la sua affidabilità finanziaria sarebbe compromessa per un certo periodo di tempo, durante il quale per lui non ci sarebbe alcuna possibilità di attingere ad altri prestiti o di richiedere una semplice carta di credito;
  • l'essere oggetto di una procedura di pignoramento, l'atto con il quale la banca o la finanziaria avvia l'espropriazione forzata dei suoi beni (stipendio, pensione, giacenze di conto corrente, immobili ecc.) con l'unico fine di ottenere il rimborso del credito insoluto.

A questo punto c'è da chiedersi: un debito bancario può andare in prescrizione? E se si quando?

Chiariamo innanzitutto che per prescrizione si intende l'estinzione di un diritto nel caso che il titolare non lo eserciti per il termine determinato dalla legge. L'art. 2946 del Codice Civile stabilisce che i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni. Tuttavia all'art. 2948 dice che "tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi" si prescrive in 5 anni. Questo potrebbe indurci a pensare che essendo il prestito (o mutuo) rimborsato a rate, anch’esso dovrebbe prescriversi in 5 anni. In realtà così non è in quanto - come ha ribadito la Corte di Cassazione - occorre riferirsi al contratto stipulato dalle parti e non al piano di rateizzazione. Dunque anche per i finanziamenti vale il termine di prescrizione di 10 anni.

Ma i 10 anni da quando decorrono? Il termine parte non dalla data di sottoscrizione del contratto o da quella in cui si è registrato il mancato pagamento della rata, bensì dalla data di scadenza prevista per il pagamento dell'ultima rata. Il contratto sottoscritto da Mario il 24 Maggio 2012 prevede il pagamento dell'ultima rata il 24 Maggio 2022, dunque è da questa data che decorrono i 10 anni previsti per la prescrizione. In buona sostanza se Mario non pagasse ipoteticamente l'ultima rata con scadenza 24/05/2022, la banca avrebbe 10 anni - dunque fino al 24/05/2032 - per evitare la prescrizione del debito bancario e mettere in atto tutte le procedure necessarie per recuperare il credito vantato per l'ultima rata insoluta.

Come far valere la prescrizione del debito bancario

Diciamolo chiaramente: è molto difficile (se non impossibile) che si verifichi una prescrizione dei debiti bancari. Il motivo è presto detto. Nel momento in cui registrerà il mancato pagamento dell'ultima rata, la banca metterà in moto il proprio ufficio per tutelare i propri diritti. La prima cosa che farà è inoltrare a Mario - via PEC o tramite raccomandata a.r. - un formale sollecito di pagamento.

Ora nel momento in cui Mario riceve tale comunicazione, il termine di prescrizione di 10 anni si azzera e comincia nuovamente a decorrere. Quindi se Mario ricevesse la lettera il 5 Luglio 2022, il termine di prescrizione si sposterebbe al 05/07/2032.

Mario non risponde al sollecito e la banca o la finanziaria decide di affidarsi ad una società di recupero crediti, la quale invia in data 29 Agosto 2022 una diffida di pagamento, con la quale invita Mario a saldare i propri debiti entro e non oltre una data prestabilita. Per effetto di questa ulteriore comunicazione (la semplice telefona dell'operatore telefonico non è sufficiente ad interrompere la prescrizione), il termine di prescrizione si azzera di nuovo e si sposta al 29/08/2032. 

A questo punto se Mario volesse far valere la prescrizione debito bancario, dovrebbe sperare di non ricevere più comunicazioni formali nel periodo che va dal 29/08/2022 al 29/08/2032. Nel caso in cui ciò accadesse (ipotesi poco probabile), Mario potrebbe compilare il fac simile presente in questa scheda e comunicare alla banca/finanziaria che il debito si è estinto perché caduto in prescrizione. La prescrizione, infatti, non si compie in modo automatico ma deve sempre essere fatta valere dal debitore.

Tags:  cattivi pagatori moroso recupero crediti insolvenza

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