Liberatoria bancaria fac simile

- Ultimo aggiornamento: 10/05/2021
Formati
DOC
PDF
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa

Descrizione

In questa scheda rendiamo disponibile ai nostri utenti un fac simile di liberatoria banca, un modello cioè che le persone interessate possono utilizzare per richiedere alla banca o alla finanziaria il certificato di liberatoria relativo ad una certa pratica di finanziamento (mutuo, prestito, cessione del quinto, credito al consumo, ecc.).

Liberatoria banca: perché è importante

Sappiamo tutti che una banca o una finanziaria prima di decidere se concedere o meno un finanziamento raccoglie una serie di informazioni sul cliente al fine di valutarne l'affidabilità creditizia, vale a dire la sua capacità di fare fronte al debito contratto.

Analizza, dunque, la capacità economica e le entrate mensili del cliente (dichiarazione dei redditi), la puntualità nel rimborsare le rate di un prestito, il grado di indebitamento, ecc.

Molte di queste informazioni le ottiene consultando delle speciali banche dati: i Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), gestiti da società come Experian, Crif, ecc., e la Centrale Rischi gestita dalla Banca d'Italia.

Da precisare che in queste banche dati non vengono registrate unicamente informazioni di tipo negativo (ritardato o mancato pagamento delle rate, rifiuto di concessione del prestito, ecc.), ma anche notizie per così dire positive (puntualità nel pagamento delle rate, regolarizzazione di un ritardo nel pagamento di una rata, ecc.) e perfino semplici richieste di prestito o rinunce al finanziamento avanzate dai clienti.

Ora c'è da dire che tutte queste informazioni presenti in banca dati non sono aggiornate in tempo reale e che in ogni caso esse vengono conservate per un certo periodo di tempo: il Sic di CRIF, ad esempio, conserva la semplice richiesta di finanziamento per ben 180 giorni dalla data in cui l'ha ricevuta. Nel caso in cui il cliente rinunciasse alla richiesta di finanziamento o questa venisse respinta, l'informazione sarebbe comunque conservata in banca dati per un periodo di 90 giorni dalla data dell'aggiornamento con l'esito di rinuncia/rifiuto.

Si intuisce come tutto questo potrebbe creare qualche al soggetto che si accinge a richiedere un finanziamento. Si pensi al caso in cui il Sig. Rossi si rechi presso la banca A per richiedere un prestito e questa tardi ad esprimere una propria valutazione. Nel frattempo un amico gli consiglia di recarsi presso la banca B, la quale però potrebbe facilmente appurare che nei confronti del Sig. Rossi è già in corso una richiesta di finanziamento e per questo rifiutargli il finanziamento. In una simile situazione sarebbe opportuno che il Sig. Rossi richiedesse alla banca A una liberatoria, così da poter informare in tempo reale la banca B sull'effettiva evoluzione della precedente richiesta (respinta, rifiutata, ecc.).

Nell'esempio fatto la banca A dovrebbe rilasciare al Sig. Rossi, su richiesta di quest'ultimo, una liberatoria nella quale viene specificata che la richiesta di prestito presentata allo stesso istituto non ha avuto seguito.

Quando non è necessaria la liberatoria banca

Per restare all'esempio fatto qualora il Sig. Rossi non avesse avanzato una richiesta formale alla banca A, ma avesse semplicemente dialogato con il funzionario addetto per valutare la possibilità di ottenere un finanziamento e a quali condizioni, nessuna informazione verrebbe trasmessa ai SIC o alla Centrale Rischi. Dunque in questo caso non ci sarebbe alcuna necessità di richiedere una liberatoria alla banca A.

Ad ogni modo la liberatoria banca è un documento che si rende necessario quando è il nuovo istituto al quale il soggetto si rivolge a richiederne copia. Nel merito c'è da dire che ogni istituto finanziario adotta le proprie regole, tanto che alcune di esse potrebbero perfino non richiedere la liberatoria e valutare la richiesta del cliente semplicemente basandosi sulle informazioni emerse dai SIC o dalla Centrale Rischi.

Tags:  debiti cattivi pagatori moroso insolvenza

Documenti correlati
 
Utilità