Anticipazione NASpI 2024: requisiti, modalità, tempistiche

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 18/01/2024

Chi intende intraprendere o sviluppare un'attività di lavoro autonomo, ha la possibilità di chiedere la NASpI anticipata, ossia il pagamento dell'indennità di disoccupazione in un’unica soluzione. Ma vediamo con esattezza a chi spetta e come richiederla.

NASpI anticipata: a chi spetta

Sappiamo che il lavoratore dipendente che perde involontariamente il proprio posto di lavoro (per licenziamento, scadenza del contratto, dimissioni per giusta causa ecc.), ha diritto, in presenza dei requisiti previsti dalla legge, al pagamento di una indennità di disoccupazione che da qualche anno ha assunto il nome di NASpI, ossia Nuova assicurazione sociale per l’impiego.

L’anticipazione dell'indennità di disoccupazione spetta a quei lavoratori che

  • hanno diritto alla corresponsione della NASpI
  • intendano avviare un’attività lavorativa autonoma (anche come libero professionista) o un'impresa individuale o che intendano sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa nel cui oggetto sociale sia prevista la prestazione di attività lavorativa del socio.

In quest’ultimo il lavoratore che ha richiesto l’anticipazione dell'indennità di disoccupazione è tenuto ad utilizzare l’incentivo per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa, instaurando con la stessa un rapporto di lavoro in forma subordinata o autonoma o di collaborazione coordinata non occasionale.

L’anticipazione dell'indennità di disoccupazione spetta anche ai lavoratori che intendano sviluppare a tempo pieno un'attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente, la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione NASpI.

Poichè la finalità è quella di un incentivo all’autoimprenditorialità, l’anticipazione non sarà riconosciuta in caso di instaurazione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto.

Anticipazione NASpI: cosa spetta

Il lavoratore può richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato. E' chiaro, dunque, che quanto prima si chiede l'anticipazione rispetto all'inizio della fruizione dell'indennità di disoccupazione, quanto più si riceverà un importo elevato in un'unica soluzione.

Sull’importo corrisposto al lavoratore sarà operata una trattenuta IRPEF secondo la normativa vigente.

Attenzione: l’anticipazione Naspi non dà diritto alla contribuzione figurativa né all’assegno unico INPS per i figli.

NASpI unica soluzione: come richiederla

Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un’unica soluzione della NASpI deve compilare e presentare all'INPS, a pena di decadenza, questo

entro 30 giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale (fa fede la data di invio della Comunicazione Unica) o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa.

Se l’attività è iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione NASpI, la domanda finalizzata ad ottenere l’anticipazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di indennità di disoccupazione NASpI.

Le modalità di presentazione della domanda all’INPS sono sempre le stesse:

  • tramite web, ossia attraverso il sito dell'Inps (con l'addio al Pin Inps occorre essere in possesso di SPID, Carta Nazionale dei Servizi o CIE 3.0);
  • tramite Contact Center INPS (chiamando da rete fissa il numero gratuito 803 164 oppure il numero 06 164 164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore);
  • tramite patronato (l’assistenza è gratuita).

Alla domanda occorre allegare ogni documento che possa attestare lo svolgimento dell’attività autonoma (es. apertura partita IVA, iscrizione CCIAA, ecc.). Se per tale attività sono richieste specifiche autorizzazioni o iscrizioni ad albi professionali, sarà necessario dichiarare il rilascio dell’autorizzazione prevista ovvero l’iscrizione allo specifico albo.

Per quanto concerne invece la cooperativa, si deve dichiarare l’avvenuta iscrizione della stessa nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, nonché nell’Albo nazionale delle società cooperative gestito dalle Camere di Commercio. Occorre inoltre riportare la data di sottoscrizione delle quote di capitale sociale della cooperativa.

Ricevuta la domanda le strutture territoriali dovranno accertare, basandosi sull’idoneità degli elementi forniti attraverso le dichiarazioni e sull’idoneità della documentazione prodotta, se il richiedente abbia titolo ad ottenere o meno l'anticipazione. Se la richiesta viene accolta sul sito la pratica sarà contrassegnata con il “codice di stato” “D” (Definita). A questo punto gli uffici provvederanno alla determinazione dell'importo da corrispondere a titolo di anticipazione erogando in un'unica soluzione i ratei spettanti nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda di anticipazione e il termine di spettanza dell’indennità di disoccupazione NASpI detraendo i ratei già eventualmente pagati nello stesso periodo.

NASpI anticipata: quando restituirla

Se il lavoratore, una volta ottenuta l’anticipazione, instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della NASpI, è tenuto a restituire per intero l’anticipazione ottenuta, salva l’ipotesi in cui il rapporto di lavoro subordinato sia instaurato con la cooperativa della quale ha sottoscritto una quota di capitale sociale.

Pubblicato il 18/01/2024
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