Modello con il quale imprese e i titolari di partita iva possono richiedere all'ente gestore l'emissione della fattura relativa al pedaggio autostradale corrisposto.
La richiesta va fatta per il semplice motivo che le ricevute di pedaggio rilasciate dal casellante o dalla macchina distributrice non hanno validità ai fini fiscali, per questo non costituiscono un documento valido ai fini della detrazione dell'IVA e della deducibilità del costo.
Se, dunque, le imprese e i titolari di partita iva vogliono detrarre l'imposta e dedurre dai propri redditi il costo del pedaggio, devono farsi rilasciare la fattura dalla società che gestisce il tratto autostradale.
Per richiedere la fatturazione dei pedaggi pagati in contante o con carta di credito, debito o prepagata, è necessario:
Nel modulo occorre specificare tutti i dati del soggetto a cui intestare la fattura: nome o ragione sociale, indirizzo, partita IVA, codice fiscale, indirizzo di spedizione fattura (se sede legale estera), ecc. Ai fini della fatturazione elettronica, occorre altresì specificare l'indirizzo PEC e/o il codice destinatario.
Infine occorre compilare la distinta dei viaggi: data del transito, casello di entrata e di uscita, marca, modello, tipo e targa del mezzo, importo pagato.
Si ricorda di inserire esclusivamente attestati di transito rilasciati dalla società concessionaria alla quale si richiede a fatturazione. Chiaramente al momento del pagamento l'utente deve aver richiesto la ricevuta di pedaggio all'esattore (o premendo il pulsante di richiesta scontrino se è in porta Self Service). Può essere richiesta anche la fatturazione del mancato pagamento autostrada.
La richiesta deve essere regolarmente sottoscritta per la necessaria assunzione di responsabilità.
Le modalità e soprattutto i recapiti per la spedizione sono riportati sui modelli specifici.
La richiesta generalmente viene evasa entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione originale.
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