Modulo rimborso tassa sui rifiuti: in quali casi presentarlo

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DOC   richiesta liquidazione rimborso Tari
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Modello PDF e Doc da presentare all'ufficio competente del comune per chiedere il rimborso TARI (tassa sui rifiuti) per il fatto, ad esempio, di aver versato un importo eccedente rispetto a quello dovuto o di aver pagato due volte l'importo stabilito per l'annualità.

Rimborso tassa rifiuti: quando richiederlo

Puoi richiedere il rimborso tassa sui rifiuti se ritieni 

  • di aver versato all’Amministrazione Comunale una somma in eccesso rispetto a quella dovuta (rimborso tassa rifiuti pagata in eccesso). La cosa potrebbe essere dovuta ad un errato calcolo effettuato dagli uffici dell'ente;
  • di aver corrisposto due volte lo stesso tributo dovuto nel priodo (rimborso tari pagata due volte);
  • di aver pagato l'importo pur avendo presentato regolare denuncia di cessazione occupazione locali (vedi modulo disdetta Tari).

Da considerare che in talune circostanze il rimborso Tari potrebbe essere previsto dalla stessa Amministrazione locale come forma di sostegno alle famiglie meno abbienti. In casi del genere il Comune stanzia una somma e pubblica un bando con requisiti, tempi e modalità di adesione.

Segnaliamo che da questa stessa scheda è possibile scaricare anche il modello con cui chiedere, a seguito della comunicazione di accoglimento dell’istanza di rimborso della TARI, che la relativa somma venga rimborsata a mezzo di bonifico bancario, riscossione diretta presso la Tesoreria Comunale, accredito sul c/c postale.

Il rimborso Tari per disservizi è possibile?

Se in talune città la raccoltà dei rifiuti non viene eseguita con regolarità, tanto da generare vere e proprie emergenze sanitarie, il cittadino può di fatto chiedere all'amministrazione uno sconto sul tributo.

A prevederlo è la Legge 147/2013 (Legge di Stabilità 2014), secondo cui la tassu sui rifiuti è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa, in caso

  • di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, oppure
  • di effettuazione dello stesso servizio in grave violazione della disciplina di riferimento, oppure
  • di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi 

che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente.

Da quando decorre il rimborso tassa rifiuti?

In caso di cessazione occupazione locali e quindi di disdetta Tari, il rimborso del tributo decorre dalla data in cui è avvenuta la cessazione. In caso di tardiva presentazione del modulo disdetta Tari, si prende a riferimento la data della sua effettiva presentazione, fatto salvo il diritto del contribuente di provare l’insussistenza del presupposto di applicazione del tributo anche per i periodi precedenti.

Esiste un termine di prescrizione per il rimborso Tari?

La risposta è si. In buona sostanza il contribuente può richiedere al proprio comune il rimborso delle somme versate e non dovute, entro il termine di 5 anni dal giorno del pagamento ovvero da quello in cui è stato definitivamente accertato il diritto alla restituzione. Leggi il post dedicato alla prescrizione Tari.

In che termini il Comune deve pronunciarsi sul rimborso Tari?

L’ufficio responsabile deve verificare i presupposti che stanno alla base dell’istanza di rimborso e, nel termine massimo di 180 giorni dalla data di presentazione della richiesta, deve notificare al contribuente il provvedimento di accoglimento, totale o parziale, ovvero il diniego. 

Sul rimborso Tari si applicano gli interessi?

Si. Sulle somme da rimborsare è corrisposto l’interesse nella misura pari al tasso legale. A partire dal 1° Gennaio 2023 gli interessi legali sono pari al 5% annuo. Tali interessi sono calcolati giornalmente, a partire dalla data di effettuazione del versamento.

È bene precisare che nel caso in cui l’importo, comprensivo degli interessi, è uguale o inferiore a 12,00 euro, l’amministrazione non effettua alcun rimborso nei confronti del contribuente.

Le compensazioni sono possibili?

Anche in questo caso la risposta è si. In pratica l’importo relativo al rimborso può essere compensato con quello dovuto dal contribuente sempre in termini di Tari. 

Al tal fine il contribuente deve avanzarne richiesta contestualmente alla domanda di rimborso. 

Cosa allegare al modulo rimborso Tari

La richiesta di rimborso deve essere motivata, sottoscritta e corredata dalla documentazione necessaria per l’analisi e l’evasione della pratica.

In particolare al modulo rimborso tassa rifiuti è necessario allegare:

  • copia dei bollettini di versamento pagati e per i quali chiedi rimborso;
  • copia documento d’identità in corso di validità;
  • copia codice fiscale;
  • copia della cartella esattoriale o dell'avviso di pagamento ricevuti;
  • ogni altro documento utile.

Come inviare il modulo rimborso tassa rifiuti

La richiesta, redatta in carta semplice, va presentata con una delle seguenti modalità:

  • consegna diretta all'Ufficio Protocollo del Comune;
  • spedizione per posta ordinaria;
  • trasmissione via fax;
  • inoltro mediante Posta Elettronica Certificata.

Tags:  tassa sui rifiuti tasse casa

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