Autocertificazione familiari a carico: modulo editabile WORD

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 12/07/2024
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Descrizione

Con il modulo di dichiarazione familiari a carico un soggetto, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000 e consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 dello stesso DPR per il rilascio di false dichiarazioni, attesta di avere a proprio carico uno o più soggetti facenti parte del medesimo nucleo familiare. La dichiarazione sostitutiva di certificazione del carico familiare è disponibile nei formatio DOC e PDF editabile.

Chi può essere considerato a carico

Nel rispetto di precisi limiti possono essere considerati “a carico” il coniuge, i figli così come altri familiari.

CONIUGE

Il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, per essere considerato a carico non deve aver maturato nell'anno precedente un reddito superiore a 2.850,41 euro al lordo degli oneri deducibili. Non è necessario che conviva con il dichiarante e può anche risiedere all'estero. Tale requisito si estende anche a coloro che sono uniti civilmente

FIGLI

Il figlio (naturale, riconosciuto, adottivo o affidato) è considerato a carico a prescindere dall'età, dal fatto che sia o meno ancora studente, che conviva con chi autocertifica il carico familiare o che risieda all’estero.

Se il figlio ha meno di 24 anni è considerato a carico anche se percepisce un reddito fino a 4.000 euro annui al lordo delle deduzioni. Dai 24 anni in su per essere considerato a carico il figlio non deve aver maturato un reddito superiore a 2.840,51 euro annui. 

ALTRI FAMILIARI

Tra gli "altri familiari a carico" rientrano

  • il coniuge legalmente separato;
  • i nipoti;
  • i genitori, anche adottivi;
  • i nonni;
  • i suoceri,
  • i generi e le nuore;
  • i fratelli, le sorelle, i fratellastri e le sorellastre

a condizione che:

  • convivano con chi li dichiara a proprio carico o 
  • ricevere da lui assegni alimentari non derivanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria.

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro (o 4.000 euro) che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno tenute in considerazione anche le seguenti somme:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d'impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • il reddito d'impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d'impresa, arti o professioni (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).

Cosa comporta essere considerato a carico

Nel momento in cui si dichiara che un familiare è a proprio carico, si ha la possibilità non solo di fruire di importanti detrazioni fiscali, ma anche di recuperare – in termini di detrazioni o deduzioni - parte delle spese sostenute per suo conto. Alludiamo alle spese sanitarie, a quelle per l’istruzione, l’attività sportiva, la previdenza, l'abbonamento ai mezzi di trasporto e via discorrendo. Questi alcuni

Tags:  stato di famiglia dichiarazione sostitutiva

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