Autocertificazione attestante lo stato di vivenza a carico

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L’autocertificazione di vivenza a carico serve al cittadino per attestare di essere a carico di un soggetto lavoratore o, diversamente, di avere a proprio carico uno o più soggetti facenti parte del medesimo nucleo familiare.

Qualità di vivenza a carico: cos'è

La cosiddetta “vivenza a carico” è una condizione comune a moltissime famiglie italiane. Si parla di vivenza a carico nel caso in cui, all'interno di un nucleo familiare, ci siano soggetti economicamente non autosufficienti e che per questo motivo vivono “a carico” del soggetto lavoratore, il quale percepisce un reddito utile al sostentamento di tutti. Il riferimento può essere a coniuge, figli, nipoti, genitori, generi e nuore, fratelli e sorelle, nonni, ecc. Possono essere considerati a carico, anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero, il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e i figli.

Più precisamente sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel corso dell'anno precedente hanno maturato un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. 

I figli fino a 24 anni sono considerati a carico se hano un reddito personale annuo (al lordo degli oneri deducibili) non superiore a 4.000 euro. Dai 25 anni in su, invece, il limite scende a 2.840,51 euro.

Vivenza a carico: esempi

Per facilitare la comprensione, faremo qualche esempio: Luca vive con la compagna Elena, lui fa l’idraulico, lei la casalinga. In questo caso, Elena vive a carico di Luca, poiché pur svolgendo un ruolo di grande rilievo all'interno della famiglia non può considerarsi economicamente autosufficiente e al contempo divide col compagno il tetto e i pasti.

Giorgio e Marcella sono entrambi infermieri e hanno due figli: Nicola e Alberto. Alberto frequenta l'università, mentre Nicola lavora come freelance per una ditta di grafica pubblicitaria, da cui ha percepito compensi per 6.000 euro. In questo caso, pur essendo tutti parte di una sola famiglia anagrafica, solo Alberto vive a carico dei genitori, in quanto Nicola produce un reddito tale da potersi definire autosufficiente.

A cosa serve l’autocertificazione vivenza a carico

Il modulo di autocertificazione vivenza a carico serve ad attestare di avere a proprio carico uno o più componenti del proprio nucleo familiare o, al contrario, per dichiarare di essere a carico di un membro del proprio nucleo familiare.

I lavoratori che hanno dei soggetti a proprio carico, infatti, possono usufruire di benefici fiscali o percepire delle indennità (sempre che la condizione di vivenza a carico sia accompagnata da tutti i requisiti necessari per la concessione del beneficio).

Pensione di reversibilità e vivenza a carico

Anche i viventi a carico, però, hanno la possibilità di accedere a particolari prestazioni economiche: una delle più note è la pensione di reversibilità. In questo caso la legge se da un lato considera i minori di anni 18 "viventi a carico" a priori, dall’altro subordina il riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità in favore dei figli ed equiparati di età superiore ai 18 anni, alla sussistenza del requisito della vivenza a carico della persona deceduta.

Ora tale requisito sussiste se si verificano due condizioni:

  1. condizione di non autosufficienza economica del superstite con riferimento ad esempio alle necessità di tipo alimentare, alle sue fonti di reddito, agli aiuti concessi da altri familiari e così via;
  2. mantenimento abituale del superstite da parte della persona defunta.

Moduli di autocertificazione vivenza a carico

In fondo alla pagina hai la possibilità di scaricare alcune versioni dell’autocertificazione vivenza a carico: un paio sono in formato DOC, la terza è in formato PDF interattivo.

Nello specifico, uno dei due file in DOC può essere utilizzato se devi attestare la presenza di soggetti che vivono a tuo carico all’interno del nucleo familiare. Al contrario, se devi dichiarare la tua vivenza a carico di un familiare, il consiglio è quello di scaricare l'altro file in formato DOC o di redigere direttamente l’autocertificazione disponibile in formato PDF interattivo.

Come compilare i modelli

Compilare l’autocertificazione vivenza a carico è semplicissimo. Il modulo si compone di due parti: nella prima è necessario inserire i propri dati personali (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza); nella seconda bisogna scrivere i dati personali del soggetto vivente a carico oppure del soggetto di cui vivi a carico (questo dipende dal modulo che scegli di compilare) e il rapporto di parentela che vi unisce.

Compilando l’autocertificazione per vivenza a carico dichiari altresì di assumerti le responsabilità richiamate dall'art. 76 del D.P.R 28/12/00 n. 445 in caso di dichiarazioni mendaci e la decadenza dei benefici richiesti. Al contempo, autorizzi il soggetto che riceve la dichiarazione al trattamento dei tuoi dati personali.

L'autocertificazione vivenza a carico deve essere firmata dall'interessato in presenza del funzionario; la firma non deve essere autenticata e quindi è esente da imposta di bollo. Se la dichiarazione non viene firmata in presenza del funzionario occorre allegare la fotocopia non autenticata di un documento di identità valido.

Tags:  stato di famiglia dichiarazione sostitutiva

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