Congedo di paternità: durata, misura e modalità di richiesta
Forse non tutti sanno che in occasione della nascita di un figlio non solo la mamma, ma anche il papà può richiedere l'astensione dal lavoro. Si chiama per l'appunto congedo di paternità, dura 10 giorni (in precedenza erano 7), consente di beneficiare di una indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione e può essere richiesto direttamente all'Inps oppure al datore di lavoro tramite questo semplice fac simile di richiesta. Ma vediamo esattamente come funziona il congedo di paternità e quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio.
- Congedo di paternità 2021: come funziona
- Congedo di paternità obbligatorio
- Congedo di paternità facoltativo
- Quanto spetta al padre
- Come richiedere il congedo di paternità
- Congedo di partenità e prestazioni a sostegno del reddito
- Congedo di partenità e congedo parentale
- Congedo di paternità e permessi al padre lavoratore
Congedo di paternità 2021: come funziona
Il congedo paternità è una particolare forma di astensione dal lavoro che viene concessa al padre lavoratore dipendente in occasione della nascita di un nuovo figlio o dell'entrata in famiglia di un nuovo componente adottato o in affido.
In buona sostanza grazie ad esso, il padre ha la possibilità di assentarsi dal lavoro e continuare comunque a percepire il 100% della retribuzione, oltre che beneficiare dell'accredito dei contributi figurativi. E’ importante sottolineare che allo stato attuale il congedo di paternità non spetta ai lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni, dal momento che il Ministro per la pubblica amministrazione non ha ancora approvato una specifica norma che definisca ambiti e modalità di applicazione.
La legge in particolare prevede un congedo obbligatorio e un congedo facoltativo, fruibili dal padre lavoratore entro e non oltre il quinto mese di nascita o di adozione/affidamento del figlio. In caso di adozione o affido il termine del quinto mese decorre dall’effettivo ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione nazionale, o dall’ingresso del minore in Italia nel caso di adozione internazionale.
Congedo di paternità obbligatorio
Si tratta di un congedo fruibile dal padre entro il quinto mese di vita del bambino, anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice e comunque in aggiunta ad esso.
Il congedo di paternità obbligatorio è passato da 7 a 10 giorni per eventi quali parto, adozione o affido. Il padre può godere dei giorni anche in meniera non continuativa. Come detto l'astensione dal lavoro può essere esercitato dal papà anche in concomitanza con il congedo di maternità della madre.
La legge di stabilità 2020 ha, dunque, esteso di 2 giorni il congedo obbligatorio. Un buon passo in avanti, ma siamo ancora molto lontani dai trattamenti che altri stati dell'unione europea riservano ai padri lavoratori. In Francia ad esempio il congedo partenità è di 11 giorni, in Spagna addirittura di 15 giorni, mentre in Danimarca ai papà vengono concesse due settimane da fruire entro le prime 14 settimane di vita del bambino.
Congedo di paternità facoltativo
Il papà se lo ritiene necessario può fruire in un ulteriore giorno di congedo (portando in questo modo a 11 la durata complessiva del congedo di paternità), ma solo se la madre lavoratrice rinuncia a fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità.
Come nel caso del congedo paternità obbligatorio, anche quello facoltativo deve essere fruito dal padre comunque entro il quinto mese dalla data di nascita o adozione del figlio. Per concludere si richiama l'attenzione sul fatto che il congedo di paternità non può essere frazionato ad ore.
Quanto spetta al padre
Il padre lavoratore dipendente ha diritto, per i giorni di congedo paternità (obbligatorio o facoltativo) ad un'indennità giornaliera, a carico dell'INPS, pari al 100% della sua retribuzione.
L’indennità viene anticipata in busta paga dal datore di lavoro, tranne nei casi in cui sia previsto il pagamento diretto da parte dell’Inps.
Come richiedere il congedo di paternità
La richiesta del congedo di paternità Inps, può essere avanzata in due modi distinti:
DATORE DI LAVORO
Se l'indennità di congedo di paternità è anticipata dal datore di lavoro, allora il padre lavoratore deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date in cui intende fruirne. Ti offriamo un
Tale domanda va inoltrata con un anticipo di almeno 15 giorni, e ove richiesto in relazione all'evento nascita, sulla base della presunta data del parto.
Nel caso in cui il padre faccia richiesta del congedo paternità facoltativo, deve allegare alla richiesta una dichiarazione della madre di non fruizione del congedo di maternità a lei spettante per un numero di giorni pari a quelli richiesti dal padre, con conseguente riduzione del congedo di maternità. Tale dichiarazione deve essere presentata anche al datore di lavoro della madre a cura di uno dei due genitori.
INPS
Se l'indennità di congedo paternità è pagata direttamente dall’INPS, la domanda congedo paternità deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica all'istituto di previdenza attraverso uno dei seguenti canali:
- il sito www.inps.it (area Servizi On Line). A tal fine occorre disporre del PIN dispositivo rilasciato dall’Istituto. Ecco come presentare la richiesta Pin Inps;
- Contact Center integrato n. 803164 (oppure 06164164);
- Patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Il datore di lavoro successivamente comunicherà all'INPS, attraverso il flusso UNI-EMENS, le giornate di congedo fruite.
Congedo di partenità e prestazioni a sostegno del reddito
Il congedo paternità, sia obbligatorio che facoltativo, può essere richiesto anche se il padre percepisce l’indennità di disoccupazione, l’indennità di mobilità o il trattamento di integrazione salariale straordinario.
Per entrambi i congedi sono riconosciuti gli assegni per il nucleo familiare.
Congedo di partenità e congedo parentale
Il congedo paternità non va associato al congedo parentale, che è quello che spetta facoltativamente ai genitori naturali entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo di 10 mesi cumulabili tra mamma e papà (elevabili a 11 qualora il padre lavoratore si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a 3 mesi), con conseguente riduzione o addirittura esclusione della retribuzione.
Congedo di paternità e permessi al padre lavoratore
Il congedo di paternità non va neppure accumunato ai permessi di lavoro che la legge riconosce al lavoratore padre in sostituzione del congedo di maternità.
In particolare al papà spettano 2 ore di permesso o riposo giornaliero (1 ora se se l'orario di lavoro è inferiore alle 6 ore giornaliere o se la madre lavoratrice si avvale dell’asilo nido aziendale), quando:
- la madre è deceduta o è gravemente inferma;
- il figlio è stato affidato esclusivamente al padre;
- la madre, lavoratrice dipendente, abbia rinunciato ai riposi;
- la madre è una libera professionista o una lavoratrice autonoma o non lavora e come tale non ha diritto ai riposi;
- la madre ha abbandonato il figlio.
Tali permessi spettano durante il primo anno di vita del bambino oppure durante il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento. In caso di parto o di adozioni o affidamenti plurimi le ore di permesso sono raddoppiate.