Domanda assegno unico figli 2022: quando e come presentarla

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Dal 1° Gennaio 2022 è possibile presentare la domanda assegno unico Inps, il nuovo sussidio introdotto dal Governo che sostituisce tutti gli altri strumenti a sostegno delle famiglie. Si tratta, ad essere precisi, di un sostegno economico concesso alle famiglie per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. Da questa scheda si possono scaricare le informative indirizzate ai sostituti d’imposta, ai dipendenti e agli autonomi predisposte dall'Agenzia per le Entrate.

Segnaliamo anche che è online il sito www.assegnounicoitalia.it dedicato all'assegno unico e universale, dove è possibile reperire informazioni di vario genere oltre che consultare una sezione dedicata alle FAQ.

Chi ha diritto all'assegno unico Inps

Cominciamo col dire che l'assegno unico e universale (AUU) viene erogato a tutte le famiglie che hanno figli a carico, sia che questi risultino minorenni o maggiorenni. In quest'ultimo caso i figli non devono comunque superare l'età di 21 anni e devono 

  • essere impegnati in un percorso di studi, oppure
  • svolgere un tirocinio, oppure
  • svolgere un'attività lavorativa e possedere un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, oppure
  • risultare disoccupati, oppure
  • svolgere il servizio civile universale.

Per i nuovi nati l'assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. Invece per i figli disabili a carico non sussistono vicoli di età.

L’Assegno unico, inoltre, viene riconosciuto a qualsiasi categoria di soggetto: lavoratore dipendente (sia pubblico che privato), lavoratore autonomo, pensionato, disoccupato, inoccupato ecc.

Gli unici requisiti che il richiedente deve soddisfare sono questi:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure essere titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere residente e domiciliato in Italia;
  • essere o essere stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

In definitiva possiamo dire che l'assegno unico, proprio perché ha l'obiettivo di sostenere la genitorialità e la natalità, viene riconosciuto praticamente a tutti, indipendentemente dalla condizione lavorativa ed economica. A variare, invece, è l'importo del sostegno economico.

A quanto ammonta l'assegno unico Inps

Come anticipato nel precedente paragrafo l'assegno viene erogato a tutte le famiglie che ne fanno richiesta, dunque anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 40.000 euro.

L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE.

Questo significa che per presentare la domanda non necessariamente occorre essere in possesso di un ISEE in corso di validità. Tuttavia disporre di un Isee consentirebbe al nucleo familiare di percepire un assegno di importo corrispondente alla propria condizione economica anziché un assegno di importo minimo. 

C'è da dire, tuttavia, che coloro che presentano la domanda senza essere in possesso di ISEE, percepiranno si gli importi minimi previsti dalla legge, ma avranno diritto a tutti gli arretrati nel momento in cui saranno in grado di attestare la propria condizione economica. A coloro che inviano ISEE entro il 30 giugno verranno riconosciuti gli importi spettanti a decorrere dal mese di marzo 2022.

Per richiedere l'ISEE ci si può rivolgere al CAF oppure si può utilizzare il servizio disponibile sul sito dell'INPS. In quest'ultimo caso occorre essere in possesso delle credenziali SPID, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Ricordiamo anche che l'istituto offre il servizio ISEE Precompilato, grazie al quale è possibile ottenere l'attestazione in tempo reale.

Chi vuole fare una simulazione sull'importo mensile dell'assegno unico, può utilizzare il simulatore presente alla pagina dell'Inps https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/Simulatore. Chiaramente il valore che se ne ricava è puramente indicativo, visto che si basa sui dati inseriti dall'utente, che potrebbero anche divergere da quelli contenuti nella banca dati Inps. Per l'utilizzo del simulatore non è richiesta la SPID, CIE o CNS.

Assegno unico Inps: quando fare domanda

La richiesta dell'assegno può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022, mentre l’assegno sarà corrisposto a partire dal mese di marzo 2022.

Ad ogni modo non c'è la necessità di fare subito la domanda, potendola presentare entro il 30 giugno 2022 senza perdere nessuna delle mensilità spettanti con decorrenza marzo 2022.

Dopo il 30 giugno l'assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Chi può presentare la domanda

La domanda può essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio. La domanda può essere presentata anche mediante tutore del figlio ovvero del genitore.

In caso di affidamento esclusivo, l’assegno è corrisposto, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. In questo caso, tuttavia, occorrerà la conferma dell'altro genitore che accede alla domanda mediante le proprie credenziali. Diversamente l'assegno sarà corrisposto al genitore richiedente nella misura del 50%.

L’assegno viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente. In alternativa può essere erogato tramite bonifico domiciliato.

Assegno unico Inps: come fare domanda

La domanda può essere presentata:

  • attraverso il sito ufficiale dell'Inps. Basta collegarsi a questa pagina www.inps.it/prestazioni-servizi/assegno-unico-e-universale-per-i-figli-a-carico e cliccare sul pulsante "Accedi al Servizio". Come detto occorre disporre dello SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • attraverso il Contact Center Integrato, ossia chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • tramite gli enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.

Cosa sostituisce l'assegno unico Inps

Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico, a decorrere dal mese di marzo 2022 sono abrogate le seguenti prestazioni:

L’assegno unico non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

L’assegno unico è compatibile con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

L'assegno è inoltre compatibile con il reddito di libertà e il reddito di cittadinanza. Anzi per i percettori di reddito di cittadinanza, l’assegno è corrisposto d’ufficio.

L’Assegno unico e universale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.

Tags:  sostegno economico sostegno alla genitorialità sostegno al reddito bonus famiglie

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