Modello SR180 PDF per reddito e pensione di cittadinanza

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 23/04/2024
Formati
PDF   Modello richiesta reddito e pensione di cittadinanza (SR180)
PDF   Comunicazione dei beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza – attività di lavoro e altre variazioni (SR181)
PDF   Comunicazione attività di lavoro e redditi non interamente rilevati in ISEE - integrazione della domanda di RdC e PdC (SR182)
PDF   Manuale Reddito e Pensione di Cittadinanza
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In questa scheda è possibile scaricare il modulo per la richiesta del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza (SR180), due strumenti che avevano l'obiettivo di sostenere economicamente le famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà, favorire il reinserimento nel mondo del lavoro e contrastare la disuguaglianza e l'esclusione sociale. Il modello richiesta reddito di cittadinanza è in formato pdf editabile. Ricordiamo che dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza ha cessato di esistere ed è stato sostituito dal nuovo Assegno di Inclusione.

Reddito e Pensione di Cittadinanza: cosa sono

REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza è un sostegno economico che lo Stato concede a colui che si trova in una situazione di difficoltà momentanea. Ha l'obiettivo di aiutarlo a formarsi, a riqualificarsi professionalmente e ad intraprendere un percorso di reinserimento lavorativo. Ciò attraverso la sottoscrizione di un Patto per il lavoro con il Centro per l'impiego.

Nel prosieguo vedremo quali sono le novità introdotte dall'ultima legge di bilancio. Fino al 2022 tra gli obiettivi previsti dal Patto per il Lavoro rientrava quello di accettare almeno una di due offerte di lavoro congrue (prima le proposte erano 3). Era stato rivisto anche il concetto di congruità delle proposte di lavoro. In particolare:

  • la prima proposta di lavoro era da considerarsi congrua se proveniva da una distanza massima di 80 km dal luogo di residenza o comunque da un luogo che era raggiungibile entro 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici;
  • la seconda offerta di lavoro era da ritenersi congrua ovunque fosse localizzata nel territorio italiano (per famiglie con disabili, doveva rimanere entro i 100 km da casa). Se invece la proposta di lavoro era a tempo determinato, per ritenersi congrua doveva essere sempre entro un raggio di 80 km da casa.

Il reddito di cittadinanza veniva decurtato di 5 euro al mese a partire dal primo rifiuto di una proposta di lavoro congrua (decalage). Tale meccanismo tuttavia non si applicava:

  • ai nuclei familiari con bambini di età inferiore ai 3 anni o con disabili gravi o non autosufficienti;
  • a chi riceveva meno di 300 euro moltiplicato per il relativo parametro della scala di equivalenza.

Se il cittadino beneficiario del reddito di cittadinanza rifiutava entrambe le proposte, scattava la revoca del beneficio.

Nel caso di bisogni più complessi il beneficiario doveva invece sottoscrivere un Patto per l’inclusione sociale con il Comune.

Il percettore del Reddito di cittadinanza doveva recarsi almeno una volta al mese presso i servizi di contrasto alla povertà per la verifica degli impegni assunti e dei risultati raggiunti nell’ambito del progetto personalizzato. Dal canto loro i Comuni erano tenuti a impiegare almeno un terzo dei percettori di RdC residenti nell'ambito dei progetti utili alla collettività (PUC).

Anche in questo caso se il percorso veniva interrotto si perdeva il beneficio.

Come vedremo meglio nell'apposito paragrafo tutte queste disposizioni hanno trovato totale o parziale modifica.

PENSIONE DI CITTADINANZA

Per chi ha compiuto 67 anni il sostegno economico assume la denominazione di Pensione di cittadinanza. In questo caso il beneficio può essere concesso anche nei casi in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE.

Reddito di cittadinanza: novità 2023

Come dicevamo la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197 del 29.12.2022) ha apportato diverse novità. Ha stabilito innanzitutto che per l'anno 2023 i percettori che possono lavorare, i cosiddetti occupabili (soggetti dai 18 ai 59 anni) potranno godere del RdC per un periodo massimo di 7 mesi. La durata resta invece di 18 mesi per i nuclei familiari

  • con minori
  • con persone disabili (come definite dal DPCM del 5 dicembre 2013, n. 159)
  • con persone di età pari o superiore ai 60 anni.

Nulla cambia per la pensione di cittadinanza.

Ma le novità del 2023 non finiscono qui. I soggetti occupabili dovranno partecipare, per un periodo di sei mesi, ad un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale, così da facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Per i percettori del RdC tra i 18 e i 29 anni che non hanno conseguito il diploma di maturità, viene sancito l'obbligo di iscrizione e frequenza di percorsi di istruzione di primo livello.

Inoltre tutti i percettori di Rdc residenti nel Comune debbono essere impiegati in progetti socialmente utili.

Il contributo economico viene revocato se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro. In pratica la Legge di Bilancio ha eliminato il concetto di "congruità" dell'offerta di lavoro.

Infine per i datori di lavoro che assumono percettori del reddito di cittadinanza è previsto un esonero contributivo di 8.000 euro annui.

A partire dal 2024, invece, il Reddito di cittadinanza non viene più erogato. Al suo posto è stato introdotto il nuovo Assegno di Inclusione.

Chi può utilizzare il modulo reddito di cittadinanza

Per accedere al beneficio è necessario:

  • essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
  • avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;
  • possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso;
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto;
  • non possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi anteriori alla richiesta, oppure mezzi a motore di cilindrata sopra i 1.600 cc, oppure motoveicoli di cilindrata al di sopra dei 250 cc, immatricolati la prima volta nel biennio anteriore, oppure navi e imbarcazioni da diporto.

Maggiori controlli sui percettori del RdC

Per l'anno in corso saranno intensificati i controlli preventivi e le verifiche sui richiedenti e percettori del RdC, ciò grazie ad una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l'Agenzia delle entrate, la Guardia di Finanza e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Ricordiamo che se il RdC/PdC è stato indebitamente conseguito o mantenuto, mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestazioni non veritiere, o mediante l’omissione di informazioni dovute, è prevista la reclusione da 2 a 6 anni.

È prevista la reclusione da 1 a 3 anni anche se si omette di comunicare la variazione del reddito, del patrimonio o di altre informazioni dovute, nei casi in cui la variazione comporta la revoca o la riduzione del beneficio.

Alle conseguenze penali si associa naturalmente la revoca del beneficio, con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Se un qualsiasi cittadino riscontrasse l'esistenza di situazioni poco chiare in merito alla percezione della prestazione, potrebbe rivolgersi alla Guardia di Finanza o ai Carabinieri e

Reddito e Pensione di Cittadinanza: quali importi

L’importo del reddito di cittadinanza è determinato da due quote:

  • la prima ammonta ad un massimo di 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza);
  • la seconda è destinata unicamente a chi è in affitto ed è pari al canone annuo previsto dal contratto di affitto, sino a un massimo di 3.360 euro all’anno (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza), ossia 280 euro al mese (150 euro per la pensione di cittadinanza). È prevista una integrazione, fino ad un massimo di 1.800 euro, anche per le famiglie che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della casa di abitazione.

L’importo complessivo, sommando le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.

La prestazione viene accreditata su un’apposita Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) emessa da Poste Italiane che consente di:

  • effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo);
  • effettuare un bonifico mensile per affitto o rata del mutuo;
  • pagare le utenze domestiche ed altri servizi (ad es. rette per mense scolastiche, ecc.);
  • acquistare ogni genere di beni di consumo e servizi (esclusi gioielli, pellicce, armi, servizi finanziari, ecc.).

Il beneficio decorre dal mese successivo a quello della domanda ed è concesso per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato, previa sospensione di un mese. Tale termine di sospensione non opera nel caso della PdC che, pertanto, si rinnova in automatico senza necessità di presentare una nuova domanda.

Da sottolineare che il beneficiario del sussidio può anche richiedere, nel corso del primo anno di fruizione, un anticipo reddito di cittadinanza per apertura partita IVA, fino ad un importo massimo di 4.680 euro.

Reddito di cittadinanza: modelli PDF

In questa stessa scheda sono disponibili 4 documenti:

  • il modello richiesta reddito e pensione di cittadinanza (SR180);
  • il modello (SR181) con cui i beneficiari di RdC e PdC devono segnalare eventi sopravvenuti che potrebbero incidere sul diritto o sull'importo del beneficio originariamente concesso. Ci riferiamo ad esempio a variazioni della situazione lavorativa (la persona è stata assunta, ha avviato un'attività d'impresa, si è dimessa volontariamente dal lavoro, ecc.), ad accadimenti che hanno colpito un membro del nucleo familiare (stato detentivo, ricovero presso istituto di cura, ecc.), a variazioni del patrimonio immobiliare che comporti la perdita dei requisiti economici;
  • il modello (SR182) che va compilato in presenza di attività lavorative subordinate, autonome e d'impresa già avviate al momento della presentazione della domanda, ma che non trovano riscontro ai fini ISEE per l'intera annualità. Tale modello si rende, dunque, necessario ai fini della determinazione dell'importo del beneficio;
  • un manuale d'uso che spiega in parole semplici cos'è il reddito di cittadinanza, quali sono i requisiti da soddisfare, a quanto ammonta il beneficio e via discorrendo;
A questi modelli se ne aggiunge un quinto nel caso in cui il beneficiario intenda comunicare la rinuncia reddito di cittadinanza.

Come compilare il modulo richiesta reddito di cittadinanza

Il modulo di richiesta presenta una prima parte in cui occorre inserire i dati anagrafici e di recapito della persona che presenta la domanda in nome e per conto di un soggetto impedito o incapace. A seguire abbiamo:

  • il Quadro A che raccoglie, invece, i dati del richiedente il RdC o PdC. Molto importante indicare un recapito telefonico cellulare e una email, al fine di facilitare le comunicazioni tra Istituto e beneficiario;
  • il Quadro B dedicato ai requisiti su residenza e cittadinanza;
  • il Quadro C riservato alle dichiarazioni sui requisiti familiari;
  • il Quadro D per le dichiarazioni circa il possesso dei requisiti economici;
  • il Quadro E per le dichiarazioni circa le attività lavorative in corso e non rilevate dall'ISEE per l'intera annualità;
  • il Quadro F dedicato alle dichiarazioni sulle altre condizioni necessarie per la fruizione del beneficio
  • il Quadro G riservato alla dichiarazione di sottoscrizione.

Non occorre ulteriore documentazione, al momento della domanda bisogna solo aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE.

Dove consegnare il modulo reddito di cittadinanza Inps

Va detto innanzitutto che la richiesta del reddito o pensione di cittadinanza può essere inoltrata direttamente on-line attraverso il portale ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it. In questo caso occorre autenticarsi attraverso lo SPID.

Chi non ha lo SPID può presentare la domanda presso un CAF, un istituto di patronato o un ufficio postale (dopo il quinto giorno di ciascun mese). In questo caso si consiglia di scaricare e compilare la modulistica presente in questa scheda oltre che sul sito ufficiale. L’operatore di sportello provvederà ad inserire tutti i dati nel portale del Ministero del Lavoro.

Può accadere che il cittadino che ha presentato regolare domanda per l'accesso alla prestazione, decida successivamente di rinunciarvi. In questo caso basta presentare alle Strutture Territoriali INPS (anche tramite PEC), l'apposito

Cumulabilità del Reddito di cittadinanza con altre misure

Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) e con la DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata).

È altresì compatibile con il reddito di libertà e con l'assegno unico Inps.

Non è invece cumulabile con il Reddito d’emergenza (al 2022 tra l'altro non ancora prorogato), un sostegno da 400 a 800 euro mensili in favore delle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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