Multa per aria condizionata: termini, condizioni e moduli per il ricorso
Ormai accendere l’aria condizionata nella propria automobile è un gesto naturale, quasi automatico. Il climatizzatore ti permette di guidare in condizioni piacevoli, specie nei mesi estivi quando il sole picchia forte e le temperature, unite ad un tasso di umidità molto alto, rendono la vita difficile un po' a tutti. Ma attenzione a lasciarlo acceso mentre si è con l'auto in sosta: il rischio, infatti, è di ritrovarsi con una multa per aria condizionata decisamente salata.
- Multa per aria condizionata: in quali casi è prevista
- Multa aria condizionata: perché viene elevata
- Qual è l'importo della sanzione
- No a multa auto ferma con aria condizionata
- Multa aria condizionata: spiegare le proprie ragioni all'agente
- Verificare se il verbale contiene errori
- Contestare la sosta è possibile?
- Come proporre un ricorso multa aria condizionata
- Multa aria condizionata: pagamento entro 5 giorni
- Rateizzare una multa aria condizionata accesa
Multa per aria condizionata: in quali casi è prevista
Si commette, ad esempio, una infrazione
- se prima di partire lasciamo il motore acceso per qualche minuto in attesa che l'abitacolo si raffreddi, oppure
- se aspettando i nostri figli all'uscita dalla scuola decidiamo di non spegnere il motore per non rinunciare al quel clima fresco che si è creato all'interno dell'auto.
Simili comportamenti sono vietati dalla legge.
Diverso è il caso della fermata: se ci si ferma pochi secondi per far scendere dei passeggeri e si riparte, non si rischia di prendere alcuna multa.
Multa aria condizionata: perché viene elevata
Il motivo per cui è prevista una sanzione è semplice: sono azioni che incidono negativamente sull’ambiente, determinando l’immissione nell’atmosfera di gas di scarico anche quando l'auto di fatto non è in movimento.
L’inquinamento generato dai gas di scarico delle automobili e i terribili effetti sull’ambiente circostante sono temi di estrema attualità. Ciò ha indotto alcune nazioni ad introdurre norme e sanzioni con l'unico obiettivo di sensibilizzare la coscienza ecologica di ognuno di noi nel momento in cui ci mettiamo alla guida.
Qual è l'importo della sanzione
Tenere l’automobile accesa più del dovuto è sanzionabile da una decina d’anni anche in Italia, che nel 2007 ha visto l’introduzione di una multa per sosta con motore acceso da 41 ai 168 euro. Una norma questa che di fatto è rimasta inapplicata.
Così è stato inserito il comma 7-bis nell’articolo 157 del Codice della Strada, il quale sancisce che: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d'aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 216 a euro 432”.
Dunque non ci sono dubbi: l'aria condizionata deve essere spenta quando l’auto è in sosta.
Come puoi facilmente intuire dal testo, il Codice della Strada fa riferimento all’intero impianto di condizionamento d’aria. Ciò vuol dire che si può essere sanzionati sia d’estate, quando si accende l’aria condizionata, sia d’inverno, quando il climatizzatore viene utilizzato per riscaldare l’abitacolo.
No a multa auto ferma con aria condizionata
L’uso dell’aria condizionata auto non rappresenta una violazione al Codice della Strada se l’automobilista arresta la vettura (dunque quando si ferma a causa del traffico, è in coda ad un semaforo o ad un passaggio a livello) oppure effettua una fermata, che è cosa ben diversa dalla sosta.
L’articolo 157 del codice della Strada, infatti, specifica che per
- "fermata si intende la temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata” mentre per
- “sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”.
Facciamo degli esempi pratici, così da eludere qualsiasi dubbio. Effettui
- una fermata quando accosti al lato destro della carreggiata per far scendere il passeggero, per far sì che qualcuno salga a bordo, per rispondere ad una chiamata urgente, per cercare qualcosa in borsa o per impostare il navigatore;
- una sosta quando accosti o più un generale sospendi la marcia del veicolo e abbandoni il posto di guida, anche se solo per svolgere una banalissima commissione: comprare le sigarette, lasciare la documentazione contabile al commercialista, acquistare un mazzo di fiori per il compleanno di tua moglie, discutere a telefono con il tuo cliente del preventivo che gli hai formulato.
In definitiva si commette una infrazione solo quando si è in sosta con il condizionatore acceso.
Lo ribadisce anche la Circolare del Ministero dell'Interno del 12/08/2010 - Prot. n. 300/A/11310/10/101/3/3/9, nella quale si specifica che il divieto di utilizzo dell’aria condizionata è "limitato alla sosta del veicolo e non più anche alla fermata del veicolo".
Multa aria condizionata: spiegare le proprie ragioni all'agente
Nel malaugurato caso in cui, durante una torrida giornata estiva, un agente ti contestasse questo tipo di infrazione, sappi che potrebbero esserci buone probabilità per fare ricorso e chiedere l’annullamento. Ora ti spieghiamo come fare.
Partiamo dal presupposto che se lasci il climatizzatore e, dunque, il veicolo acceso, anche se in sosta, non puoi essere andato lontano. Se ti accorgi per tempo della presenza del vigile, il consiglio è di intervenire prontamente per cercare di negoziare con lui e convincerlo a non proseguire nella stesura del verbale di contravvenzione.
Potresti imbatterti con un agente comprensivo, che ti intima semplicemente di riprendere la marcia, oppure con un vigile particolarmente zelante che non vuole sentire ragioni e che si limita a chiederti "patente e libretto!" per poi comminarti la multa aria condizionata.
Verificare se il verbale contiene errori
Se l’agente ha redatto il verbale in tua assenza, oppure nel momento esatto in cui ti accingevi a tornare alla macchina, la speranza è che abbia commesso qualche errore nella compilazione del verbale.
Così se nel verbale fosse riportata una norma errata (art. 147 anziché 157 del CdS), oppure non ci fossero i riferimenti all’agente che ha elevato la contravvenzione, o non fosse chiaramente indicato il luogo dell'infrazione, se la targa o la marca/modello non corrispondessero alla tua auto, ci sarebbe buone possibilità per ritenere il verbale nullo. Qualora volessi approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere: “Multa: quando è nulla per un vizio di forma”.
Contestare la sosta è possibile?
Se vieni multato dall'agente mentre sei seduto al posto di guida, potresti contestare il verbale, dichiarando che il tuo veicolo era fermo ma non in sosta.
Chiaramente se intendi sostenere questa tesi devi quantomeno poter contare su dei testimoni disposti a confermarla. Diversamente sarebbe la tua parola contro quella di un pubblico ufficiale e in questi casi, come forse saprai, l'accertamento da questi eseguito è assistito da fede privilegiata superabile solo con la querela di falso.
Come proporre un ricorso multa aria condizionata
Puoi rivolgerti direttamente al Prefetto della Provincia (ecco il modello per il ricorso) nella quale è stata elevata la sanzione se c'è un evidente errore nel verbale, se c'è un chiaro errore di persona e così via.
In questi casi potresti addirittura cercare di ottenere l’annullamento d'ufficio della multa attraverso l’istituto dell’autotutela. Basta inviare un ricorso scritto (questo il fac simile che puoi scaricare gratuitamente da Moduli.it) tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento, direttamente al comando di Polizia che ha emesso il verbale. Se opti per il ricorso in autotutela, ricorda: l’avvio della procedura non interrompe il decorrere dei giorni utili per effettuare il ricorso al Giudice di pace (30 giorni dalla data di ricevimento o notifica del verbale) o il ricorso al Prefetto (60 giorni dalla data di ricevimento o notifica del verbale).
In tutti gli altri casi ti consigliamo di fare ricorso al Giudice. Questo è il modulo da utilizzare per avviare la procedura (leggi “Multa: come presentare ricorso al Giudice di pace”).
Multa aria condizionata: pagamento entro 5 giorni
Qualora non ci fossero i presupposti per un ricorso contro la multa aria condizionata, ti consigliamo di non perdere tempo e di pagarla entro 5 giorni, così da poter beneficiare dello sconto riservato a chi paga subito le multe. Si tratta di una percentuale di sconto pari al 30% dell’importo totale, dunque vale la pena approfittarne.
Rateizzare una multa aria condizionata accesa
Nel caso in cui, invece, avessi qualche problema con il pagamento della contravvenzione, dovuto per lo più ad una situazione economica attualmente complicata, sappi che è possibile chiedere la rateaizzazione multa.
Pagare una multa a rate è molto più semplice di quanto immagini. Le condizioni da rispettare sono tre:
- dimostrare, attraverso la dichiarazione dei redditi, di essere titolare di un reddito non superiore a 10.628,16 euro;
- essere stato multato per un importo superiore a 200,00 euro;
- non aver presentato ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
Questo il modulo richiesta rateizzazione multa da presentare al Prefetto della Provincia in cui è stata riscontrata l'infrazione, entro 30 giorni dalla data di contestazione o di notificazione della violazione.