Rimborso fatturazione 28 giorni: guida completa e aggiornata
La questione relativa alla fatturazione a 28 giorni, che si trascina da più di due anni, ha coinvolto complessivamente più di 12 milioni di utenti. Nel merito si sono pronunciati e schierati in favore dei cittadini l'Agcom, il Parlamento e il Consiglio di Stato. Ciò nonostante sono ancora pochissimi coloro che hanno ottenuto il rimborso bollette 28 giorni. Ma vediamo di fare un po' d'ordine su quanto accaduto e di capire cosa devono fare oggi gli utenti per ottenere la restituzione del maltolto.
L'Antitrust (AGCM) ha sanzionato le compagnie che adeguandosi alle nuove disposizioni legislative, hanno di fatto maggiorato il canone esattamente dell'importo che le stesse avrebbero incassato attraverso la fatturazione a 28 giorno.
Quindi nel Luglio 2019 il Consiglio di Stato, respingendo dei principali operatori telefonici, ha intimato alle stesso l'immediato rimborso di quanto illegittimamente addebitato in fattura.
Ma c'è di più. Oggi sempre il Consiglio di Stato ha sentenziato, in linea con quanto già stabilito dall'Agcom, che tale rimborso deve essere automatico.
Le compagnie tardano ad adeguarsi e nel frattempo ciascuna di essere ha previsto specifiche modalità di rimborso o compensazione con altri servizi. Nel post che abbiamo dedicato al tema del rimborso bolletta 28 giorni te ne forniamo un riepilogo.
Specificare sul modulo le modalità con cui si intende percepire il rimborso (bonifico, vaglia) e allegare le fatture oggetto della contestazione.
Questi gli indirizzi a cui recapitare il modulo:
- TIM: S.p.a Casella Postale 111, 00054 Fiumicino (RM);
- FastWeb S.p.A. Servizio Assistenza Clienti Casella Postale 126 20092 Cinisello Balsamo (Milano);
- Vodafone Omnitel B.V., Ufficio Reclami, Casella Postale 190, 10015, Ivrea (TO);
- Wind Tre S.p.A. Ufficio Reclami Casella postale 133, 00173, Roma Cinecittà.