Guida senza patente: cosa si rischia
Guidare senza possedere la patente non è più classificabile come reato, bensì come illecito amministrativo: ciò rappresenta una piccola rivoluzione che automobilisti, enti accertatori e tribunali vivranno tutti in prima persona. Gli effetti della depenalizzazione per chi guida senza patente, infatti, si traduce in una sanzione immediata di importo variabile dai 5.000 ai 30.000 euro e il fermo amministrativo del veicolo; d’altro canto però si scongiura l’ipotesi del processo e delle conseguenze penali del reato previsto dal Codice della Strada.
Guida senza patente: novità in vigore
La depenalizzazione del reato di guida senza patente ha motivazioni ben precise. Prima fra tutte essa risponde all’esigenza di alleggerire il carico di lavoro nei tribunali italiani, che faticano a smaltire le cause in corso, molte delle quali vanno in prescrizione. Il secondo motivo riguarda l’impatto della pena sui cittadini: sembra infatti che una sanzione importante scoraggi molto di più rispetto all’ipotesi di un processo penale, con tutti gli effetti che ne conseguono. La terza motivazione riguarda la necessità di ottenere la corresponsione della pena in tempi brevi.
Gli effetti della depenalizzazione sono validi per tutti i fatti avvenuti dal 6 febbraio 2016. I procedimenti in corso, invece, verranno interrotti e ai trasgressori verrà chiesto di corrispondere l’ammenda prevista dal nuovo decreto.
Tutti i cittadini condannati in passato per guida senza patente, invece, vedranno estinguersi immediatamente tutti gli effetti penali conseguenti al reato.
Nello specifico le novità introdotte dal D.Lgs 8 del 15 gennaio 2016 saranno attuate ai casi di:
- guida senza patente perché mai conseguita;
- guida senza patente perché non rinnovata in seguito a visita medica attestante la non idoneità del soggetto alla guida;
- guida senza patente perché revocata in modo permanente;
- guida con patente diversa rispetto a quella prevista dalla categoria del veicolo (es: il soggetto in possesso di patente A viene fermato alla guida di un’automobile, la quale richiede una patente B).
Guida senza patente: reato depenalizzato, ma non per tutti
Anche la depenalizzazione per chi guida senza patente presenta delle eccezioni, le quali riguardano delle specifiche categorie di trasgressori: vediamo chi sono. La prima eccezione riguarda i recidivi, ovvero i trasgressori che nel corso di un biennio vengono fermati per due o più volte alla guida di un veicolo senza possedere l’adeguata patente. Per costoro non vale la depenalizzazione, perciò le sanzioni penali previste dal Codice della Strada resteranno quelle di sempre: si arriva fino ad un massimo di 50.000 euro di sanzione e fino ad un anno di reclusione oltre alla confisca del mezzo.
Inoltre se si guida senza patente, ma si commettono altri reati previsti dal Codice, non vale la depenalizzazione, bensì il reato verrà sommato agli altri e punito secondo la normativa vigente. La guida senza patente rimane un reato anche per coloro che si mettono al volante senza possedere l’adeguato titolo, mentre sono sottoposti a misure di prevenzione.
Al contrario, saranno ravvisabili come illeciti amministrativi tutti i casi di guida senza patente veicolo altrui e guida senza patente internazionale. Il primo caso riguarda i soggetti che si mettono al volante di un veicolo non proprio senza possedere la patente di guida. Se il proprietario del mezzo dichiara però che il trasgressore ha agito contro la sua volontà, può fare ricorso al Prefetto. Leggi anche: “Multa: come presentare ricorso al Prefetto”. Il secondo caso riguarda soggetti residenti in Italia, ma in possesso di patente extracomunitaria scaduta da più di un anno dall’ottenimento della residenza, i quali sono considerati trasgressori dalla legge, quindi punibili per aver commesso l’illecito.
Tutti coloro che verranno fermati dalle forze dell’ordine con la patente scaduta non rischiano le medesime sanzioni previste perla guida senza patente, così come accade a coloro in possesso della patente di guida in corso di validità, che però non possono esibirla a causa di una dimenticanza o di altri motivi personali. Nel primo caso la sanzione varia da 155 a 624 euro, mentre chi guida senza la patente al seguito dovrà corrispondere un’ammenda di 39 euro.
Guida senza patente: cosa succede in caso di multa
Chi riceve una multa per guida senza patente è tenuto a pagarla o contestarla entro 60 giorni. Si può contestare una contravvenzione tramite questo ricorso al Prefetto.
In alternativa ci si può rivolgere, entro 30 giorni, al Giudice di pace attraverso la compilazione di questo specifico modello.
In particolare si può richiedere l’annullamento della contravvenzione quando il verbale presenta un evidente vizio di forma.
Moduli.it, da sempre al fianco dei propri lettori, consiglia a chi riceve una multa di pagarla entro 5 giorni dalla notifica (a meno che non si voglia contestarla) per approfittare dello sconto multa del 30% sull’importo totale.
A questo proposito occorre però fare una precisazione. Come ben saprai è possibile pagare la multa in contanti, recandosi personalmente presso l’ufficio che ci ha inviato la multa, tramite bollettino di contro corrente postale, oppure tramite bonifico. In quest'ultimo caso, tuttavia, è necessario prestare attenzione: non sempre, infatti, la data in cui si effettua materialmente il versamento corrisponde alla data di accredito effettivo presso il conto dell’ente accertatore (Polizia stradale, Carabinieri, Polizia municipale). Al contrario, queste possono variare dipendentemente dal giorno e dall’ora nella quale si effettua il bonifico.
Chi volesse pagare una sanzione amministrativa con questo specifico servizio bancario, quindi, è tenuto ad accertarsi prima dei tempi necessari all’accredito oppure provvedere ad effettuarlo non appena riceve il verbale di contravvenzione. Si specifica ciò in quanto per il pagamento delle multe mediante bonifico vale la data dell’accredito della somma all’ente accertatore, non la data del versamento effettuato dal cittadino.
Dopo 60 giorni, se l’importo della multa non risulterà corrisposto e il verbale non sarà contestato mediante le procedure illustrate in precedenza, la somma da pagare aumenterà fino alla metà del massimo della sanzione e il trasgressore dovrà sborsare anche le spese del procedimento. Ecco perché è importante accertarsi di aver corrisposto correttamente l'importo relativo alla multa.
Di fronte a sanzioni di importo particolarmente elevato è possibile chiedere la rateizzazione multa inviando questo specifico modello di richiesta reperibile gratuitamente sul portale di Moduli.it.