Carta famiglia 2023: sconti e benefici per famiglie con figli under 26

La Carta Famiglia 2023 non può più essere richiesta. Si trattava di una tessera che consentiva ai nuclei familiari in possesso di certi requisiti, di fruire di sconti e agevolazioni su servizi e prodotti acquistabili presso esercenti convenzionati. Come detto dal 1° Gennaio 2022, i nuclei familiari con meno di tre figli conviventi e minori di 26 anni non possono più beneficiare della Carta della famiglia.

Carta Famiglia: cos’era

La Carta Famiglia era un’agevolazione concessa a tutte le famiglie con almeno 3 figli sotto i 26 anni. E' bene chiarire subito che alla base dell’agevolazione non vi erano bonus fiscali né contributi economici: con la Carta Famiglia era possibile unicamente ricevere degli SCONTI sull'acquisto di beni e prodotti alimentari, beni l’igiene della casa e della persona, articoli di cartoleria e cancelleria, libri, prodotti di abbigliamento e calzature, medicinali ecc.

Naturalmente la Carta Famiglia non era e non è l'unica agevolazione riservata ai nuclei familiari: ci riferiamo in particolare alle altre misure di sostegno come l'assegno unico (che ha sostituito il bonus bebè, il bonus mamma e gli assegni familiari), la carta acquisti, il bonus cultura, il bonus gas e il bonus elettrico, il bonus nido, il reddito di cittadinanza e via discorrendo.

Come funzionava la Carta Famiglia

Comprendere il funzionamento di Carta Famiglia è davvero molto semplice. In pratica il genitore che la richiedeva ne diventava titolare, dunque poteva esibirla presso gli esercizi convenzionati insieme ad un documento di riconoscimento, per ottenere l'agevolazione.

Agevolazione che poteva consistere in uno sconto sull'acquisto, nell'applicazione di particolari condizioni per la fruizione di servizi o in riduzioni tariffarie. La percentuale di sconto conseguibile tramite l’esibizione della Carta Famiglia non era univoca, ma cambiava in funzione dell'accordo che il proprietario dell'esercizio aveva stipulato con le amministrazioni. 

Carta Famiglia: chi ne aveva diritto

In sintesi c'erano solo 3 requisiti da rispettare per poter richiedere la Carta Famiglia:

  • essere cittadini italiani ovvero europei (sono esclusi i cittadini di paesi extraeuropei)
  • avere nel proprio stato di famiglia (conviventi) almeno 3 figli under 26 (anche adottivi);
  • essere regolarmente residenti nel territorio italiano

Non era prevista alcuna soglia con riferimento all'ISEE.

Nel caso in cui erano presenti nel nucleo familiare anche figli in affidamento, la Carta Famiglia era ottenibile per il periodo di permanenza degli stessi nella famiglia.

Carta famiglia: dove e come poteva essere richiesta

All'indirizzo https://www.cartafamiglia.gov.it/cartafamiglia/#/beneficiario/richiediCarta (pagina non più attiva) vi era la piattaforma attraverso la quale gli aventi diritto potevano registrare il proprio nucleo familiare e richiedere la carta famiglia. A tale fine occorreva disporre delle credenziali Spid (in nalternativa CIE o CNS).

La piattaforma provvedeva a generare e a rilasciare ad uno dei due genitori (non entrambi) un carta in formato digitale, con relativo Pin.

Per una eventuale assistenza tecnica sulla Carta, era possibile rivolgersi al numero di telefono: (+39) 800 863 119.

Carta famiglia: gli esercizi convenzionati

Qualunque attività commerciale poteva convenzionarsi e offrire sconti attraverso la carta. Avevano offerto la loro disponibilità all'iniziativa esercizi come Coop, Conad, Amazon, Mediaworld, ecc.

Era importante, tuttavia, che il negozio - sia fisico che online - si registrasse al portale all'interno della sezione “Area esercenti” (www.cartafamiglia.gov.it/cartafamiglia/#/esercente/areaEsercenti). A tal fine era necessario disporre delle credenziali Entratel/Fisconline dell’Agenzia delle Entrate. 

L'esercente in particolare doveva indicare la propria partita iva, i prodotti su cui intendeva applicare l'agevolazione e la percentuale di sconto che intendeva offrire. Gli esercenti erano obbligati ad offrire almeno il 5% di sconto rispetto al prezzo offerto al pubblico.

Per informare la propria clientela l'esercente poteva utilizzare il kit disponibile in piattaforma: loghi, cartelli, grafiche da esporre in vetrina o pubblicizzare sui canali social.

Dove era possibile utilizzare la carta

La carta poteva essere mostrata nei negozi fisici e nei portali online convenzionati. Per scovarli bastava consultare la pagina del sito presente all'indirizzo https://www.cartafamiglia.gov.it/cartafamiglia/#/doveUsareLaCarta.

Se si trattava di un negozio fisico bastava mostrare al cassiere il codice identificativo della propria carta, questi verificava l'attivazione e registrava di conseguenza lo sconto.

Se si trattava di un negozio online, al momento del pagamento bastava cercare il logo della carta ed inserire il codice identificativo. Il sito controllava se la carta era attiva e registrava lo sconto.

La carta scadeva automaticamente nel momento in cui la famiglia non poteva più contare su tre figli conviventi, anche adottivi, di età inferiore ai 26 anni.

Sconto non concesso: che fare?

In questi casi la prima cosa da fare era verificare che il prodotto/servizio acquistato rientrasse fra quelli oggetto di sconto tramite la carta. Se la verifica dava esito positivo, non restava che inoltrare una segnalazione all'indirizzo cartafamiglia@governo.it.

Documenti correlati


58135 - Andrea
23/05/2022
La carta famiglia non è più in funzione... ( https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/comunicazione/notizie/terminata-la-validita-della-carta-della-famiglia/ )

58079 - Daniela
17/05/2022
Buongiorno. Se sono già in possesso di carta famiglia che scade questo mese, cioè maggio 2022, cosa devo fare per rinnovarla?

51446 - Redazione
30/01/2018
Luigi, non possiamo che convenire con lei ...

51441 - Luigi M.
30/01/2018
Salve, prendo 850 euro mensili di pensione, ho a carico tre figlie dal primo matrimonio di anni 18, 25 e 28 che ancora studiano. Dal secondo matrimonio ho una bimba di 5 anni che condivido con mia moglie che ha due mutui. Le tre figlie di cui sopra, sono peggio dei minorenni per quanto riguarda le spese, università, affitto fuori sede ecc...... Perchè io devo essere discriminato? Grazie Luigi


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