Cartello area videosorvegliata da stampare

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 27/10/2021
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I documenti qui disponibili non sono altro che modelli di cartello videosorveglianza da stampare, con dimensioni 16,5x16,5 cm, perfettamente in regola con la normativa vigente (GDPR - Regolamento Ue 2016/679).

Perché è necessario il cartello area videosorvegliata

L'installazione di telecamere in certo luoghi (un supermercato, una banca, un condominio, ecc.) è molto spesso dettata da esigenze di sicurezza, prevenzione e repressione dei reati. Ciò nonostante la loro adozione deve sempre rispettare le norme sulla privacy e tutelare il diritto delle persone alla riservatezza e alla libertà. Per questo motivo tutti coloro che intendono avvalersi di questi dispositivi, sono tenuti ad attenersi a precise regole, a cominciare dall'apposizione di un cartello videosorveglianza che informi appunto il soggetto che sta per accedere ad una zona ripresa da una o più telecamere. 

Dunque chi intende effettuare riprese per perseguire un interesse legittimo a fini di tutela di persone e beni rispetto a possibili aggressioni, rapine, atti vandalici, sicurezza del lavoro, ecc.., non deve chiedere prima il consenso degli interessati (azione che peraltro risulterebbe impossibile da attuarsi), ma è sufficiente che metta in bella vista un cartello area viodeosorvegliata. Chi non lo fa o lo fa in maniera non idonea, incorre in pesanti sanzioni amministrative che variano da 6.000 euro a 36.000 euro.

L'installazione di telecamere istallate in luoghi pubblici (vie della città, stadi, parchi, ecc.) a fini di tutela dell’ordine e della sicurezza non devono essere obbligatoriamente segnalate.

4 modelli di cartello videosorveglianza da scaricare gratis

Il cartello videosorveglianza è disponibile in questa scheda in una duplice versione, entrambi in formato editale. Questo significa che possono essere compilati a video e poi trasformati in pdf attraverso il pulsante "Crea il modulo". A questo punto possono essere scaricati sul proprio pc e stampati.

Il primo dei due cartelli (A) raffigura una telecamera stilizzata su fondo giallo, mentre il secondo (B) raffigura sempre una telecamera ma in scala di grigi. Entrambi i modelli presentano due campi descrittivi nei quali riportare rispettivamente il nome del soggetto incaricato (e responsabile) e le finalità della registrazione. Le dimensioni sono le stesse: 16,5x16,5 cm.

Il modello (C), in formato DOC, è quello predisposto dal Garante per la Privacy. Anche questo contiene appositi spazi in cui annotare i contatti del responsabile della protezione dei dati, il periodo di conservazione delle immagini, la finalità della videosorveglianza, le modalità di accesso ai dati da parte del diretto interessato.

E' presente anche un quarto cartello di videosorveglianza (D), questa volta in formato "doc", che si differenzia dai precedenti in quanto la grafica rimanda alla presenza di dispositivi collegati alle Forze di Polizia.

Cartello videosorveglianza: dove posizionarlo

Il cartello videosorveglianza, visibile in ogni condizione di illuminazione, deve essere collocato prima dell'inizio dell'area delle riprese, anche nelle sue immediate vicinanze e non sotto la telecamera.

Le registrazioni ottenute dalle telecamere devono essere cancellate in tempi brevi: è possibile conservare il materiale solo per 24 ore. Talvolta il termine può estendersi fino alle 72 ore o prolungarsi per una settimana, ma solo in caso di effettiva necessità. Per gli enti locali il termine è di 7 giorni.

Sul tema della videosorveglianza segnaliamo la seguente modulistica:

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