Violazione della privacy con telecamere: modulo di diffida al vicino
La lettera diffida rimozione telecamere può essere inviata al vicino di casa o al titolare dell'attività commerciale posta nelle immediate vicinanze dell'abitazione, se si ritiene che la propria privacy possa essere violata per via del numero eccessivo di telecamere o dell'angolo visuale di ripresa di alcune di esse rispetto agli spazi di sua esclusiva pertinenza.
Violazione della privacy con telecamere: come difendersi
Il sig. Rossi, vicino di casa del sig. Bianchi, per motivi di sicurezza ha installato delle telecamere di videosorveglianza nei pressi della propria abitazione.
Pur trattandosi di una proprietà privata il sig. Rossi ha apposto il cartello area videosorvegliata, visto che per legge è tenuto comunque ad avvisare vicini, passanti o ospiti della possibilità di essere ripresi dalla telecamera se si avvicinano all'abitazione.
Inoltre dal momento che il sig. Rossi ha una colf in casa (ma il discorso non sarebbe cambiato con una badante o una baby sitter), al fine di informarla della presenza di telecamere e porla nelle condizioni di esercitare al meglio i diritti previsti dalla normativa sulla privacy, ha richiesto la presa visione del
Ma torniamo ai rapporti fra i due vicini. Il Sig. Bianchi si lamenta nei confronti del sig. Rossi per il fatto che - a suo modo di vedere - la regolazione dell'angolo di visuale dell'obiettivo di una telecamera in particolare non è stata eseguita in maniera corretta. Essa, infatti, inquadra spazi di esclusiva pertinenza del sig. Bianchi (ad es. la porta d'ingresso dell'abitazione, il giardino interno, la terrazza, ecc.), determinando di fatto una palese violazione della sua privacy.
Il Sig. Bianchi in effetti potrebbe aver ragione, al di là del fatto che il sistema di videosorveglianza preveda o meno la registrazione dei dati. Parla, dunque, con il sig. Rossi per manifestargli la propria preoccupazione e indurlo a rimuovere la telecamera oppure a modificare l’angolo visuale di ripresa della stessa. Ma il sig. Rossi fa orecchie da mercante, ribadisce il proprio diritto alla sicurezza (ha subito più di un furto in casa negli anni) e si rifiuta categoricamente di adottare dei provvedimenti in tal senso.
A questo punto se il sig. Bianchi vuole evitare le lungaggini e i costi della nostra giustizia, non può far altro che inviargli una lettera diffida rimozione telecamere col fine di rappresentargli il problema ed esortarlo all'immediata rimozione (o diversa regolazione) della telecamera, avvertendolo che, in mancanza sarà avviato il ricorso in Tribunale.
La lettera diffida rimozione telecamere va chiaramente spedita dal sig. Bianchi tramite raccomandata con avviso di ricevimento o, se conosce l'indirizzo del sig. Rossi, tramite posta elettronica certificata (PEC). Ciò al fine di avere prova circa l'avvenuta ricezione della comunicazione.
Lettera diffida rimozione telecamere: esempio
Mittente:
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Al Sig.
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RACCOMANDATA A.R.
OGGETTO: diffida per rimozione/regolazione telecamere di videosorveglianza
Egr. ………….
La presente per rappresentarle che l’installazione da parte sua di telecamere di videosorveglianza in prossimità della sua abitazione (o del suo locale commerciale) situata in via ………………………., viola il diritto alla privacy del ricorrente, secondo quanto previsto dal Regolamento 2016/679/UE e dal D.lgs. 196/2003, come modificato dal D.lgs. 101/2018, nonché dalle ulteriori disposizioni normative vigenti in materia di protezione dei dati.
Ciò per il fatto che, per una errata regolazione dell'angolo di visuale dell'obiettivo, una delle sue telecamera inquadra spazi di mia esclusiva pertinenza.
In questo modo lei commette un reato per l’interferenza nella vita privata altrui ed un illecito trattamento dei dati senza consenso.
Malgrado i solleciti verbali e scritti inoltrati alla Sua attenzione, lei non ha mai provveduto a ………. (ad es. a rimuovere la telecamera posta in prossimità di ….. oppure a modificare l’angolo visuale della ripresa rispetto agli spazi di sua esclusiva pertinenza) con notevole pregiudizio nei miei confronti. Per quanto sopra premesso, formalmente La
DIFFIDO
dal reiterare la sua condotta e la invito a porre in essere tutte le misure idonee al fine di evitare che le stesse possano ripetersi, assegnandole il termine indifferibile di 15 giorni dal ricevimento della presente al fine di provvedere a riguardo. Trascorsa infruttuosamente questa scadenza, mi vedrò costretto ad adire le vie legali, ricorrendo all’Autorità giudiziaria, civile e penale, competente per la tutela delle mie ragioni.
Luogo e data
In fede
Foto
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