Fac simile contratto di lavoro autonomo occasionale art. 2222

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 14/04/2023
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In questa scheda rendiamo disponibili per il download 4 fac simile contratto di lavoro autonomo occasionale art. 2222. Tutti i modelli di lettera di incarico prestazione occasionale sono in formato WORD, dunque facilmente personalizzabili.

Quando ricorre la collaborazione occasionale

Stando a quanto riportato dall'articolo 2222 del Codice Civile, la collaborazione occasionale ricorre quando una persona, dietro corrispettivo, compie un'opera o presta un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

Possono ricorrere al contratto di collaborazione occasionale diverse categorie di soggetti operanti nei settori più disparati: lavoratori autonomi, professionisti, imprenditori, associazioni ed altri enti di natura privata che agiscono ad esempio nel settore del turismo, della cultura, dell'agricoltura, ecc. Ma possono ricorrervi altresì le pubbliche amministrazioni e gli enti locali.

A riguardo va detto che il D.L. 146/2021 (decreto fiscale) ha introdotto, con riferimento all’impiego di lavoratori autonomi occasionali, l’obbligo di comunicazione all’Ispettorato del Lavoro territorialmente competente. E' competente quello del luogo in cui si svolge la prestazione. Questo il 

Dunque affinché si possa parlare di collaborazione occasionale è necessario che si tratti di attività lavorative

  • sporadiche e saltuarie;
  • senza alcun vincolo di subordinazione nè di coordinamento.

In sostanza è da intendersi al pari dell'attività di impresa e dell'attività professionale, ma non richiede l'apertura della partita iva, in quanto è un’attività svolta in modo saltuario ed è priva del requisito dell’organizzazione.

Non esistono, invece, limiti di compensi al di sopra dei quali il lavoro autonomo non possa più essere considerato occasionale.

Differenza tra lavoro autonomo occasionale e prestazione occasionale

Come accennato in premessa il principale elemento distintivo tra le due forme di lavoro esercitate occasionalmente è la subordinazione.

LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE

Stando alla definizione fornita dall'art. 2222 del Codice Civile (rientra nel contratto d’opera), si può parlare di lavoro autonomo occasionale quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

Questi, dunque, gli elementi che caratterizzano il lavoro autonomo occasionale:

  • la prestazione non è continua e duratura;
  • non c'è l'inserimento nell’organizzazione dell’azienda per la quale si svolge il lavoro;
  • è assente il vincolo di coordinamento e subordinazione con il committente.

Tra committente e lavoratore autonomo occasionale (che non necessariamente deve avere la partita IVA) viene stipulato un contratto d'opera, per la validità del quale non è richiesta la forma scritta.

Ad ogni modo dal nostro portale si possono scaricare alcuni

applicabili a qualsiasi tipologia di attività lavorativa.

Il reddito da lavoro autonomo occasionale è inquadrato fiscalmente tra i “redditi diversi”. Per la prestazione svolta il lavoratore emette una ricevuta in cui l'importo è soggetto ad una ritenuta d’acconto pari al 20%. Chiaramente se il committente è un privato cittadino la ritenuta d’acconto non dovrà essere esposta nella notula / ricevuta dal momento che il privato non può essere considerato un sostituto d’imposta.

In caso di importi superiori a 77,47 euro, si applica una marca da bollo da 2 euro. Ecco alcuni fac simile di

Il committente può agire come sostituto di imposta, versando per conto del lavoratore autonomo la ritenuta e rilasciando, l’anno fiscale successivo, la Certificazione Unica.

Per quanto riguarda la contribuzione previdenziale, è prevista l'esenzione per compensi percepiti nell'anno fino a 5.000 euro. Per i compensi che eccedono tale importo è prevista l'applicazione di una contribuzione pari al 33,72% (24% se pensionato o iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie), di cui 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del lavoratore. Il contributo previdenziale a carico del lavoratore deve essere esposto sulla ricevuta di pagamento. In questo caso il lavoratore è tenuto ad iscriversi alla Gestione separata.

Per concludere ricordiamo che dal 2022 al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, i committenti sono tenuti ad inoltrare una 

all'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) competente per territorio

PRESTAZIONE OCCASIONALE 

La prestazione occasionale si distingue dall'attività autonoma occasionale perché l'attività viene svolta alle dipendenze di un committente. E' il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni in Legge 21 giugno 2017, n. 96, a disciplinare le prestazioni occasionali (art. 54 bis).

Possono utilizzare prestazioni di lavoro occasionali:

  • le persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa. In questo caso è l'utilizzo avviene tramite il Libretto Famiglia;
  • le aziende, i professionisti e più in generale i lavoratori autonomi. In questo caso l'acquisizione delle prestazioni mediante il contratto di prestazione occasionale (PrestO). Quest'ultimo non è ammesso per gli utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori a tempo indeterminato. E’ inoltre vietato ricorrere alle prestazioni occasionali per le imprese dell'edilizia e dei settori affini, per le imprese esercenti l'attività di escavazione o lavorazioni di materiale lapideo e per le imprese del settore delle miniere, cave e torbiere e nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi.

In tutti i casi è comunque fatto divieto di acquisire prestazioni di lavoro occasionali da soggetti  con i quali l'utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

L’obbligo di invio della comunicazione lavoro autonomo occasionale, non si applica ai rapporti regolati con il libretto di famiglia.

Tassazione collaborazione occasionale

La Legge di bilancio 2022 (n°234/2021) ha introdotto delle modifiche in merito alla tassazione dei redditi da lavoro autonomo occasionale. In particolare ha previsto una nuova no tax area per i redditi fino a 5.500 euro (il precedente limite era 4.800 euro). Per fare un esempio, chi nel corso del 2022 produrrà un reddito di 4.800 o 5.400 euro non pagherà alcuna imposta.

E il lavoratore che ha subito l'applicazione della ritenuta d'acconto, potrà recuperarla presentando la dichiarazione dei redditi (730 o Unico).

Il lavoratore che invece produce un reddito superiore, è soggetto ad una tassazione IRPEF sulla base dei nuovi scaglioni (4 e non più 5) in vigore dal 1° Gennaio 2022:

  • fino a 15.000 euro, 23%;
  • da 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25%;
  • da 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
  • oltre 50.000 euro, 43%.

Tali aliquote si applicano sul reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili.

Come pagare una collaborazione occasionale

Il compenso percepito attraverso un'attività di lavoro autonomo esercitata occasionalmente rientra nella categoria dei redditi diversi. Il lavoratore emette una ricevuta non fiscale riportando, oltre ai propri dati personali e a quelli del committente

  • l'importo lordo della prestazione
  • la ritenuta a titolo d’acconto del 20%
  • l’importo netto percepito (lordo - RA).

Sulla ricevuta dovranno, inoltre, essere riportati data e numero progressivo e dovrà essere indicato che si tratta di "Operazione non soggetta a IVA a norma dell’articolo 5, comma 2, DPR n 633/72".

Se il compenso è superiore a 77,47 euro, si applica una marca da bollo da 2 euro. Dal nostro portale si possono scaricare alcuni modelli di

La ritenuta di acconto, trattenuta dal committente e versata all'erario tramite modello F24, costituisce sostanzialmente un anticipo sulle imposte dovute dal prestatore: così se il compenso pattuito è di 1.000 euro, il lavoratore percepirà un netto di 800 euro, mentre la differenza - 200 euro - costituirà la ritenuta d'acconto e sarà versata allo stato direttamente dal committente (codice tributo 1040).

La ritenuta pari al 20% potrà essere integralmente richiesta a rimborso allorquando si rientri nella no tax area o comunque quando le prestazioni occasionali siano l’unico elemento di reddito. Il rimborso potrà avvenire tramite presentazione del mod. 730 ovvero del mod. Unico.

Contributi INPS prestazioni occasionali

Fino alla soglia di 5.000 euro annui il lavoratore è esentato da qualsiasi obbligo contributivo.

Se il compenso derivante da prestazione autonoma occasionale supera l’importo lordo di 5.000 euro annui, il lavoratore deve comunicare questo superamento al fruitore della sua prestazione e deve iscriversi alla Gestione separata INPS.

La quota eccedente tale soglia va assoggettata a contribuzione con l’aliquota contributiva valida per i collaboratori coordinati e continuativi: 33,72% (24% se pensionato o iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie), di cui 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del lavoratore.

Ad ogni modo l’obbligo di versamento compete al committente anche per la quota a carico del lavoratore, trattenuta all’atto della corresponsione del compenso.

Fac simile contratto di lavoro autonomo occasionale art. 2222

La redazione del contratto di prestazione occasionale non è obbligatoria, tuttavia è fortemente raccomandabile se le parti vogliono tutelarsi rispetto ai punti salienti della collaborazione di lavoro. A tal proposito va detto che il contratto di collaborazione occasione deve specificare con chiarezza:

  • la natura occasionale del rapporto;
  • le generalità del prestatore e del datore di lavoro;
  • l’oggetto della prestazione;
  • le modalità di esecuzione del lavoro;
  • la durata del rapporto;
  • il compenso lordo.

Il contratto dovrà essere firmato dalle due parti e prodotto in duplice copia.

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