Videosorveglianza condominio regole: schede informative
Due schede informative predisposte dal Garante della Privacy riguardanti i sistemi di videosorveglianza installati da persone fisiche in ambito personale o domestico, oppure in ambito condominiale a tutela della sicurezza di persone o beni. In particolare sono disponibili una scheda di sintesi sulle regole da seguire e una FAQ in tema di videosorveglianza e protezione dei dati personali.
Regole videosorveglianza privata
Le persone fisiche possono, nell’ambito di attività di carattere personale o domestico, attivare sistemi di videosorveglianza a tutela della sicurezza di persone o beni senza alcuna autorizzazione e formalità, purché:
- le telecamere siano idonee a riprendere SOLO aree di PROPRIA ESCLUSIVA PERTINENZA. Qualora ciò non accada, la parte che ritiene leso il proprio diritto alla privacy può tutelarsi utilizzando questa lettera diffida rimozione telecamere;
- vengano attivate MISURE TECNICHE PER OSCURARE PORZIONI DI IMMAGINI in tutti i casi in cui, per tutelare adeguatamente la sicurezza propria o dei propri beni, sia inevitabile riprendere parzialmente anche AREE di TERZI;
- nei casi in cui sulle aree riprese insista una SERVITÙ DI PASSAGGIO in capo a terzi, sia acquisito formalmente (una tantum) il CONSENSO del soggetto titolare di tale diritto;
- NON siano oggetto di ripresa AREE CONDOMINIALI COMUNI o di TERZI;
- NON siano oggetto di ripresa AREE APERTE AL PUBBLICO (strade pubbliche o aree di pubblico passaggio);
- NON siano oggetto di COMUNICAZIONE A TERZI o di DIFFUSIONE le immagini riprese.
Non è prevista alcuna autorizzazione da parte del Garante per installare sistemi di videosorveglianza, tuttavia le persone che transitano nelle aree videosorvegliate devono essere informate della presenza delle telecamere, a prescindere dal fatto che chi tratta i dati sia un soggetto pubblico o un soggetto privato. Questo il
Per fornire informazioni sulla finalità e sulle modalità di trattamento dei dati raccolti attraverso le telecamere, oltre che sui diritti esercitabili dall’interessato, si può far ricorso a questo
C'è da aggiungere che le persone fisiche, se non vogliono incorrere nel reato di interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis c.p.), devono fare in modo che l'angolo visuale delle riprese sia limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza, evitando riprese su aree comuni (cortili, pianerottoli, scale, parti comuni delle autorimesse) o su proprietà di soggetti terzi. Infatti qualora ciò accadesse la persona che ritenesse violata la propria privacy, potrebbe chiedere la rimozione o un diverso angolo di visuale della telecamera. Questo il
da scaricare e compilare.
Regolamento videosorveglianza in ambito lavorativo
Il datore di lavoro pubblico o privato può installare un sistema di videosorveglianza nelle sedi di lavoro, ma solo per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale (art. 4 della l. 300/1970).
In ogni caso è importante un preventivo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o in mancanza una previa autorizzazione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). In quest'ultimo caso occorre compilare questo
Le stesse regole e procedure non si applicano ai rapporti di lavoro domestici, per i quali è tuttavia richiesta la predisposizione e presa visione di questo
Videosorveglianza condominio: regole
Anche in ambito condominiale si può installare un sistema di videosorveglianza, l'importante è che la decisione venga assunta dall'assemblea dei condomini con la maggioranza dei millesimi dei presenti (art. 1136 c.c.).
È indispensabile inoltre che le telecamere siano segnalate con appositi cartelli e che le registrazioni vengano conservate per un periodo limitato (normalmente 7 giorni).
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