Autodichiarazione spostamenti Lazio: modello editabile

- Ultimo aggiornamento: 22/10/2020
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Descrizione

Il modello di autocertificazione che i cittadini della regione Lazio dovranno esibire alle autorità di polizia nel caso in cui, a partire dal 23 Ottobre 2020, vengano fermati ad un posto di blocco nella fascia oraria compresa tra le 24.00 e le 5.00. Il modello di autocertificazione spostamenti Lazio è disponibile nei formati WORD e PDF editabile.

Quando compilare l'autodichiarazione spostamenti Lazio

A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, sono vietati gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione Lazio, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo.

Gli unici spostamenti consentiti sono quelli motivati da:

  • comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori che percorrono quotidianamente il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa)
  • situazioni di necessità o d’urgenza
  • esigenze di salute.

Dunque se c'è la necessità di spostarsi in quella determinata fascia oraria perchè ad esempio

  • occorre raggiungere il luogo di lavoro;
  • accompagnare il proprio coniuge o figlio in ospedale;
  • assistere una persona con disabilità;
  • denunciare un reato;
  • raggiungere un congiunto in situazione di difficoltà;
  • ecc.

va compilato e portato al seguito il modello di autodichiarazione spostamenti presente in questa scheda, così da poterlo esibire nel caso in cui si venisse fermati per un accertamento dalle forze di polizia (carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, ecc.).

Ricordiamo che analoghi provvedimenti sono stati adottati dalla Regione Lombardia (autocertificazione spostamenti Lombardia) e dalla Regione Campania (autocertificazione spostamenti Campania).

Autocertificazione spostamenti Lazio: dichiarare il falso

La sussistenza delle situazioni che consentono gli spostamenti in tale arco temporale incombe sull’interessato tenuto ad attestarlo con dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46, 47 e 76 del D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445.

Dunque dichiarare il falso (sulla veridicità delle dichiarazioni rese, le autorità provvederanno ad effettuare le opportune verifiche ex post, anche con la modalità a campione) significa incorre in possibili sanzioni che vanno da 400 a 3.000 euro.

Tags:  coronavirus viaggiare assistenza sanitaria

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