Fac simile messa in mora danno da vacanza rovinata

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 24/06/2025
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Fac simile richiesta risarcimento danni da vacanza rovinata, ovvero il modello con cui chiedere al tour operator o all'agenzia viaggi, sulla base delle rispettive responsabilità, il risarcimento per i danni subiti a causa del mancato o inesatto adempimento degli impegni assunti con la vendita del pacchetto turistico (viaggio "all inclusive").

Danno da vacanza rovinata: in che cosa consiste

Perché si possa parlare di "danno da vacanza rovinata" è necessario non solo che il turista abbia riscontrato una non rispondenza tra quanto previsto sul contratto e sull'opuscolo informativo dell’agenzia di viaggio o del tour operator e quanto realmente usufruito durante il soggiorno, ma anche che l'inadempimento o l'inesatta esecuzione delle prestazioni previste dal pacchetto turistico acquistato, non siano di scarsa importanza.

Secondo il legislatore la vacanza deve essere considerata come una occasione di piacere e di riposo per il turista, dunque se il contratto non viene rispettato per uno più elementi importanti, egli può chiedere, indipendentemente dalla risoluzione del contratto, un risarcimento del danno correlato al “tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”.

In buona sostanza quando si parla di “danno da vacanza rovinata”, il turista può chiedere il risarcimento:

  • del danno patrimoniale per tutte le spese sostenute prima, durante e dopo il viaggio;
  • del danno esistenziale o morale, conseguenza del disagio, dello stress e della stanchezza da lui subiti per non avere potuto godere pienamente della vacanza come occasione di svago e di riposo magari dopo un anno di intenso lavoro o di studio.

Chiaramente ogni responsabilità deve essere imputabile all'organizzatore del viaggio (il tour operator) o al venditore dello stesso (l'agenzia di viaggi).

Ma il risarcimento danni da vacanza rovinata è dovuto anche nel caso in cui la responsabilità è da attribuirsi ad uno dei soggetti prestatori dei singoli servizi compresi nel pacchetto (ad es. l’albergo, la compagnia aerea, ecc.). In questi casi è nel diritto del tour operator o dell’agenzia viaggi rivalersi nei confronti dei terzi prestatori dei servizi responsabili dell’inadempimento che ha cagionato danni al turista.

Quantificazione danno da vacanza rovinata

Ma a quanto ammonta il danno da vacanza rovinata? Diciamo che se è facile quantificare la perdita patrimoniale subita dal turista (ad es. l'esborso dei costi sostenuti non solo per l'acquisto del pacchetto turistico, ma anche per far fronte ad esempio ai disagi e disservizi subiti durante il soggiorno), altrettanto non si può dire per il danno non patrimoniale.

Quanto valutare la perdita di un’occasione di relax e di svago a causa della vacanza non riuscita? L'art. 1226 del Codice Civile stabilisce che "se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa". Tradotto significa che la valutazione viene fatta dal giudice sulla base di un suo prudente apprezzamento e senza l'applicazione di specifiche norme di diritto.

Danno da vacanza rovinata esempio

In relazione a quanto si è appena scritto, riteniamo sia opportuno fornire qualche esempio prendendo come spunto sentenze del recente passato.

Caso n. 1

Una coppia acquista un pacchetto per il viaggio di nozze. Nel viaggio aereo di andata il bagaglio viene smarrito e mai più trovato. La vacanza continua, ma al rientro la copia chiede il risarcimento danni per vacanza rovinata. Il Giudice riconosce il danno patrimoniale per lo smarrimento del bagaglio nella misura di 1.330 euro (valore del contenuto), più il danno da vacanza rovinata, condannando in solido il vettore aereo e il tour operator al risarcimento di 700 euro a persona (pari al 50% del prezzo corrisposto dal singolo viaggiatore per l'acquisto del pacchetto turistico).

Caso n. 2

Un turista acquista un soggiorno in un agriturismo, ma la sistemazione del proprio cane di razza si rivela non adatta rispetto a quanto promesso. Rispetto ad un prezzo del pacchetto turistico di 1.450,92 euro, il Giudice riconosce un danno non patrimoniale nella misura di 900 euro.

Caso n. 3

I turisti documentano con foto lo stato di trascuratezza e di carenza di igiene delle struttura alberghiera evidenziando la netta difformità rispetto alle immagini riportate sul catalogo. In questo caso il Giudice riconosce il danno da vacanza rovinata per un ammontare di 1.376 euro, pari al 50% del prezzo corrisposto dai viaggiatori per l'acquisto del pacchetto.

Come chiedere il risarcimento danni da vacanza rovinata

E’ importante che il turista contesti immediatamente la mancata o l'inesatta esecuzione del contratto, anche nel corso del viaggio, in modo che al tour operator sia data la possibilità di rimediare finché è ancora possibile.

Se il tour operator non interviene o se il turista ritiene che i rimedi apportati non siano stati sufficienti e soddisfacenti, quest'ultimo può sporgere reclamo, mediante l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, all'organizzatore o all'intermediario, entro 10 giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza. Un fac simile richiesta risarcimento danni da vacanza rovinata è scaricabile da questa scheda, pronto da compilare e spedire all’agenzia o al tour operator che ha venduto il pacchetto turistico.

Si raccomanda di allegare ogni documentazione utile per dimostrare i disservizi subiti: testimonianze scritte, fotografie, filmati, certificati medici, copia del contratto, ricevute e scontrini per pagamenti extra, ecc.

Se questa via si rivela inutile, il turista può tentare una risoluzione bonaria tramite la conciliazione paritetica, istituita tra alcune associazioni dei consumatori e quelle di categoria, oppure ricorrere all'arbitrato presso la Camera di Commercio della provincia in cui risiede.

In alternativa, può ricorrere al Giudice Pace se la pretesa risarcitoria non supera la somma di € 5.000,00. In caso contrario la competenza passa al giudice ordinario. Dal punto di vista della competenza territoriale, il Foro di competenza è quello di residenza del turista.

A chi inoltrare il fac simile diffida danno da vacanza rovinata

Il fac simile richiesta risarcimento danni da vacanza rovinata deve essere inoltrato alla società che ha organizzato il viaggio, dunque al tour operator oppure all’agenzia di viaggi alla quale ti sei rivolto. Nel caso in cui il disagio subito sia imputabile alla struttura alberghiera, il risarcimento andrebbe comunque chiesto all’organizzatore del viaggio, che potrebbe rivalersi in un secondo momento nei confronti dell’hotel o della struttura ricettiva presso la quale è avvenuto il soggiorno.

Tempi e modalità di invio della richiesta

Per poter ottenere il risarcimento dei danni è necessario rispettare le tempistiche previste dalla legge. La richiesta va inviata entro 10 giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza.

L’inoltro della richiesta deve avvenire a mezzo posta raccomandata con ricevuta di ritorno. Per autenticare la validità della richiesta è necessario corredare questo modulo con una copia fotostatica del documento d’identità ed altri allegati che citeremo più avanti.

L’indirizzo a cui spedire la missiva è quello del tour operator (che solitamente è indicato sui depliant, sulle brochure, sui documenti per l’acquisto dei pacchetti vacanze) oppure quello dell’agenzia di viaggi, che è possibile reperire facilmente dalle Pagine Bianche, dalle Pagine Gialle o dai motori di ricerca online.

Come compilare il fac simile messa in mora danno da vacanza rovinata

Passiamo dalla teoria alla pratica e vediamo come si compila la lettera.

Per prima cosa dovrai inserire

  • il nome e l’indirizzo del tour operator o dell’agenzia di viaggi a cui spedisci la richiesta risarcimento danni vacanza rovinata
  • il nome dell’associazione di consumatori alla quale ti sei eventualmente rivolto per ricevere assistenza
  • il numero o qualsiasi altro riferimento relativo al contratto che hai sottoscritto.

A questo punto ti viene chiesto di inserire

  • i tuoi dati anagrafici (nome e cognome, indirizzo di residenza)
  • i dati relativi alla prenotazione (nome agenzia, data e luogo di soggiorno, nome della struttura alberghiera e prezzo del pacchetto turistico)
  • le circostanze che hanno comportato la mancata o inesatta erogazione dei servizi acquistati
  • i vizi che hai riscontrato: ad es. cambio della rotta aerea o località turistica, camera singola invece di camera doppia, situazione igienica o rumori intollerabili, assenza di eventi e manifestazioni culturali, ricreative e sportive, mancata animazione bambini, distanza della struttura dal mare o dal centro contrariamente a quanto reclamizzato, ecc.

Specificare nel modulo risarcimento danni vacanza rovinata se i vizi riscontrati sono stati segnalati ad esempio alla direzione della struttura ricettiva e quali provvedimenti sono stati eventualmente assunti da quest’ultima.

Richiesta risarcimento danni da vacanza rovinata: esempio lettera

Spett.le
Nome ed indirizzo del Tour Operator

Spett.le
Nome ed indirizzo dell'agenzia viaggi

p.c.  Associazione Consumatori ________

Raccomandata A.R./PEC                        

Oggetto: Contratto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  - Reclamo ex art. 49 D.Lgs. 79/2011 (“Codice del Turismo”)

Con la presente io sottoscritto/a ___________ intendo presentare formale reclamo e richiesta di risarcimento per i gravi disagi e il pregiudizio subiti in occasione del soggiorno presso ________ dal __/__/___ al __/__/____, prenotato tramite _________ (nome agenzia/sito web) il __/__/____ e contenuto nel pacchetto turistico “________”.

Durante il viaggio/soggiorno si sono verificate talune circostanze che hanno comportato la mancata/inesatta/incompleta erogazione dei servizi inclusi nel pacchetto turistico, compromettendo in modo significativo la fruizione della vacanza e il suo scopo turistico-ricreativo (vacanza rovinata).

Nello specifico __________________________ (specificare nel dettaglio i problemi e i disagi riscontrati. Ad esempio: la camera assegnataci presso l'hotel non corrispondeva a quella pattuita/descritta, il servizio di animazione per bambini era assente, la piscina del b&b è rimasta inutilizzabile per tutta la durata del soggiorno, il servizio di ristorazione all-inclusive si è rivelato di pessima qualità, l'animazione/le escursioni promesse nel pacchetto sono state cancellate o ridotte all'essenziale, la spiaggia privata era sporca/inesistente, ecc.)

Preciso che il/la sottoscritto/a ____________________ (specificare se i vizi riscontrati sono stati segnalati alla direzione della struttura, quali provvedimenti sono stati eventualmente assunti da quest’ultima, ecc.)

Tali disservizi hanno generato un evidente danno patrimoniale e morale, considerato che la nostra vacanza si è trasformata in una fonte di stress, frustrazione e delusione, anziché di riposo e divertimento ("vacanza rovinata").

Per quanto esposto, richiedo formalmente il risarcimento dei danni subiti, quantificabili in via prudenziale e salvo maggiori somme che dovessero emergere, in complessivi € ____, a titolo di:

  • rimborso delle ulteriori spese che ho dovuto sostenere e che sono quantificabili in complessivi ___ Euro, di cui: ________ (fare una distinta delle spese sostenute ad es. per il supplemento aereo, per l'utilizzo del taxi, per il sovrapprezzo per la camera doppia, per l'impiego di una babysitter, ecc.);
  • danno da vacanza rovinata (danno non patrimoniale), quantificabile in ___ Euro per il disagio psicofisico e la perdita del piacere del viaggio.

Vi informo che, in mancanza di un'adeguata risposta o di un'azione risolutiva entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricevimento della presente, mi vedrò costretto/a ad adire le competenti autorità e/o associazioni a tutela dei consumatori per la salvaguardia dei miei diritti, con aggravio di spese e oneri a Vostro carico.

Con riserva di ogni ulteriore azione e diritto.

Luogo e data

Firma

Allegati:

  • copia del contratto di pacchetto turistico / conferma di prenotazione
  • copia delle fatture/scontrini relativi all'acquisto del pacchetto
  • documentazione fotografica/video (se disponibile) che attesti i disagi (es. camera, piscina, cibo, danni). 
  • eventuali attestazioni scritte da parte del personale
  • ricevute/spese sostenute
  • eventuali testimonianze scritte
  • altri documenti probatori
  • dati bancari: BBAN / IBAN e BIC (SWIFT)

Allegare documenti di prova

Per documentare e confermare quanto dichiarato dovrai allegare tutte le prove in tuo possesso che provano il disagio subito, elencandoli nell’apposito spazio previsto nel testo: testimonianze scritte, fotografie, filmati, certificati medici, copia del contratto, ricevute e scontrini per pagamenti extra, ecc.

Per aver subito i disagi descritti chiedi formalmente il rimborso di tutte le spese extra che hai dovuto sostenere, dunque dovrai indicare l’importo richiesto. Potrai indicare distintamente tutti gli esborsi effettuati per l’eventuale supplemento aereo, il sovrapprezzo per la camera doppia, l’impiego di una babysitter, il taxi o i mezzi di trasporto alternativi, i pasti ecc. oppure la somma del rimborso complessivo richiesto, per il mancato adempimento dei servizi previsti dal pacchetto turistico.

Poi nel modulo risarcimento danni vacanza rovinata ti viene chiesto di indicare l’importo del risarcimento previsto per la vacanza rovinata. Per comprendere come avviene la quantificazione del danno ti invitiamo a leggere il post di approfondimento sul danno da vacanza rovinata.

Infine inserisci luogo, data e firma. Una volta terminato ricorda di allegare al documento una fotocopia del contratto di viaggio, delle fotografie ed altri documenti probatori e i dati bancari: BBAN / IBAN e BIC (SWIFT)

Risarcimento danno da vacanza rovinata: cosa fare se la richiesta viene respinta

Se la presente richiesta non ottiene alcun riscontro o viene respinto dal tour operator è possibile tentare la risoluzione stragiudiziale della controversia mediante il ricorso alla conciliazione paritetica. Si tratta di uno strumento molto utile per mettere fine alle dispute senza ricorrere all’Autorità Giudiziaria, che prevede il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e quelle di categoria.

In alternativa è possibile ricorrere all’arbitrato istituito presso la Camera di Commercio ubicata nella provincia in cui si risiede.

Se il risarcimento chiesto non supera la somma di 5.000,00 euro è altresì possibile rivolgersi al Giudice di pace. Puoi tentare di far valere i tuoi diritti e ottenere il risarcimento che ti spetta:

  • entro 1 anno dal rientro dal viaggio (per danni diversi di quelli riguardanti la persona)
  • entro 3 anni dal rientro dal viaggio (per danni riguardanti la persona)
  • entro 18 mesi se l’inadempimento riguarda i servizi di trasporto (per danni riguardanti la persona)
  • entro 12 mesi se l’inadempimento riguarda servizi di trasporto (per danni non riguardanti la persona).

Il foro di competenza in questo caso è quello in cui hai registrato la tua residenza. Nel caso in cui la pretesa risarcitoria fosse superiore a 5.000,00 euro non ti resterebbe altro da fare che rivolgerti al Giudice Ordinario.

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