Oggetti personali su parti comuni: fac simile diffida per biciclette

- Ultimo aggiornamento: 11/02/2022
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Descrizione

Fac simile di diffida per rimozione biciclette condominio, un modello cioè con cui invitare formalmente un condomino a rimuovere le proprie biciclette che occupano in modo permanente uno spazio di proprietà comune. Lo stesso fac simile può essere adattato per la presenza di altri oggetti personali su parti comuni (motorino, veicolo abbandonato, fioriere, parabola, ecc.).

Rimozione biciclette condominio: quando chiederla

Molti condomini hanno la cattiva abitudine di riporre la propria bicicletta all'interno dell'androne condominiale, oppure sul pianerottolo, nello spazio interposto fra il portone di ingresso e le scale, nel cortile interno, nel solaio e via discorrendo. Possono farlo?

La risposta è no perché si tratta di un classico caso di appropriazione di parti comuni condominiali.

Tutti gli spazi facenti parte di un edificio in condominio (a quelli indicati possiamo aggiungere il tetto, la portineria, gli ascensori, i vestiboli, ecc.), sono da considerarsi - ai sensi dell’art. 1117 Cod. Civ. - di proprietà comune da parte dei proprietari delle singole unità immobiliari dell'edificio.

Ciascun condomino può fare uso delle parti comuni, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto (art. 1102 del codice civile).

Dunque un condomino non può parcheggiare la propria bici nel vano scale se impedisce, ad esempio, agli altri condomini di utilizzare comodamente l'ascensore o di ritirare senza difficoltà la corrispondenza dalla cassetta delle posta.

Di fronte a situazioni del genere i condomini hanno tutto il diritto di chiedere la rimozione biciclette condominio e il condomino responsabile non può in alcun modo rifiutarsi di toglierle, magari sostenendo che non avendo un proprio box non saprebbe dove riporle.

La stessa identica situazione si avrebbe nel caso in cui il condomino risultasse proprietario di un veicolo abbandonato nel cortile condominiale, oppure disponesse delle grosse fioriere sul pianerottolo impedendo di fatto ai vicini un comodo accesso al proprio appartamento.

Il problema potrebbe anche riguardare la privacy. Il singolo condomino (e non l'assemblea) per motivi di sicurezza decide, ad esempio, di installare telecamere nell'ambito delle aree di sua esclusiva proprietà e relative pertinenze. In questo caso le telecamere non possono riprendere aree comuni (cortili, ingressi, scale interne, pianerottoli, box comuni, ecc.) oppure spazi di esclusiva proprietà di altri condomini. Qualora ciò accadesse, gli altri condomini potrebbero chiedere la rimozione o un diverso orientamento delle telecamere attraverso questa

Ricordiamo comunque che l'utilizzo dei beni comuni è regolato dalle norme del regolamento condominiale.

Concludiamo ricordando che la lettera di diffida rimozione biciclette condominio deve essere inviata a cura dell'amministratore di condominio tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento (o raccomandata senza busta) oppure tramite PEC, in modo da consentire di provare il ricevimento della comunicazione. In alternativa la lettera può essere consegnata a mano, ma in questo caso è opportuno chiedere la firma in calce per ricevuta e presa visione di quanto contenuto nella comunicazione.

Tags:  condominio

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