Attraverso questo post non solo ti forniamo le indicazioni utili su come bloccare email pubblicitarie, ma ti forniamo anche un fac simile con cui diffidare un terzo dall'inviare e-mail non richieste e/o non autorizzate.
E' questa un'esigenza sempre più pressante per chi dispone e utilizza quotidianamente la posta elettronica. Ricevere ogni giorno decine di messaggi pubblicitari, magari non autorizzati, rappresenta non solo un fastidio ma anche un rischio, visto che dietro quella email può celarsi anche un tentativo di truffa. Dunque come difendersi?
I rimedi sono tanti. Una prima soluzione consiste nell'applicare dei filtri alla posta in arrivo. Ciò consentirà non solo di ordinare i messaggi sulla base di determinati criteri (parole contenute, dimensione del messaggio, presenza di un allegato, ecc.), ma anche di rinviare determinate mail, magari di un certo mittente, direttamente nel Cestino o nella cartella Spam.
Un'altra soluzione consiste nel bloccare l'indirizzo email. Si tratta di una operazione molto semplice che è possibile eseguire con qualsiasi provider di posta elettronica. Ecco, ad esempio, come non ricevere pubblicità su Gmail:
Anche con Libero il procedimento è più o meno lo stesso. In questo caso dopo aver selezionato il messaggio incriminato, non occorre far altro che
Una terza possibilità consiste nel rimuovere e bloccare lo spam dalla posta in arrivo. Così facendo il provider di posta escluderà (o quantomeno cercherà di escludere) le email di spam dalla posta in arrivo. Con Gmail occorre
Più o meno lo stesso procedimento si attua con Libero o con altri provider.
Se si tratta, invece, di una email sospetta con richiesta di informazioni personali, è possibile segnalarla come email di phishing.
Il procedimento è grosso modo identico:
Infine si può annullare la propria iscrizione al portale. In questo caso basta riprendere una delle ultime newsletter o comunicazioni pubblicitarie ricevute e fare clic sul link di annullamento dell'iscrizione presente in calce alla mail.
Se i rimedi proposti nel paragrafo predente non hanno funzionato e si è certi che l'invio delle email avviene senza il necessario consenso preventivo, specifico e informato, allora non resta che diffidare il mittente chiedendogli formalmente di eliminare tutti i dati personali in suo possesso.
Per fare questo ci si può avvalere del fac simile disponibile in questa scheda.
Se neppure in questo modo la situazione dovesse risolversi, non resterebbe che esporre un
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