Bufale Whatsapp: come riconoscerle e difendersi

Tutti coloro che possiedono uno smartphone sanno cos’è Whatsapp, l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata in Italia (e probabilmente nel mondo), quella che accomuna la quasi totalità dei nostri dispositivi mobili. Con Whatsapp è possibile inviare messaggi di testo, messaggi vocali, fotografie ed immagini, video, contatti in rubrica , documenti e tanto altro ancora. Ma con Whatsapp si possono effettuare videochiamate e si può comunicare contemporaneamente con più persone grazie alla chat di gruppo. Il tutto in maniera semplice, veloce e conveniente. E' sufficiente scaricare l'applicativo (gratuito) e disporre di una connessione internet. Esageriamo se diciamo che Whatsapp ha rivoluzionato ogni forma di comunicazione? Probabilmente no, ma come spesso accade ogni rivoluzione si porta dietro vantaggi e svantaggi. Non ci riferiamo tanto alla dipendenza che questa applicazione ha generato in modo particolare nei giovani o agli effetti negativi prodotti sulla grammatica italiana per il fatto di utilizzare spesso e volentieri una scrittura abbreviata. Ci riferiamo, invece, alle tante bufale Whatsapp che si sono diffuse nell'ultimo periodo e che hanno causato non pochi inconvenienti ai fruitori di questo applicativo. Del resto è facile che le piattaforme più utilizzate diventino oggetto di attacchi.

Riconoscerle è essenziale se si vuole evitare di rimanerne vittima. Nei prossimi paragrafi ti illustreremo, senza troppi giri di parole, quali sono le bufale Whatsapp maggiormente diffuse negli ultimi mesi, qual è il loro scopo, come riconoscerle e dunque come puoi difenderti.

Bufale Whatsapp: come riconoscerle

Riconoscere le bufale Whatsapp sarà piuttosto semplice dopo aver letto queste poche righe. La prima cosa importante da tenere in considerazione è che le truffe possono essere veicolate da messaggi diversi anche se lo scopo è sempre lo stesso: farti cliccare su un link e compilare una scheda oppure scaricare un file, che può essere una cartella, un’applicazione, una foto e così via.

Se ti è arrivato un messaggio strano su Whatsapp, magari un messaggio Whatsapp da numero sconosciuto che riporta nel testo una richiesta del tipo "fai questo, fai quello, aiutaci a, ecc.", molto probabilmente si tratta di un tentativo di truffa Whatsapp, dunque ti consigliamo di bloccare il numero dal quale l’hai ricevuto ed eliminare la conversazione. Se, invece, ricevi il messaggio da un contatto in rubrica (amici, parenti, colleghi, ecc.) devi leggere il testo con molta attenzione. Si tratta di una catena di Sant’Antonio che invita le persone a compiere un’azione (come ad esempio scaricare applicazioni, aggiornamenti, file) pur di evitare certe conseguenze? In tal caso sappi che si tratta di una truffa collaudata da anni, che periodicamente viene riproposta dai malviventi. Ha come unico scopo quello di spillarti soldi e/o informazioni personali oppure prosciugarti il tuo credito telefonico.

Se non sai come classificare il messaggio che ti è arrivato, in quanto temi che possa nascondere delle vere e proprie bufale Whatsapp, c’è solo una cosa da fare: limitarsi a leggerlo. Se non risponderai e non aprirai i collegamenti esterni non potrà succederti nulla.

Nel frattempo potrebbe esserti molto utile una bella ricerca online. Apri il tuo browser preferito (Google Chrome, Safari, Internet Explorer, Mozilla Firefox, ecc.) e collegati a Google. Nella barra di ricerca inserisci una parte del testo del messaggio, oppure le parole truffa Whatsapp + la richiesta che ti viene fatta nel messaggio. Vedrai che in pochissimi minuti riuscirai a comprendere se dietro quel messaggio si nasconde un raggiro oppure no.

In ogni caso, ti consigliamo di proseguire la lettura di questo testo per scoprire quali sono gli espedienti più utilizzati da hackers e malviventi per diffondere bufale su Whatsapp.

Messaggi bufale su Whatsapp

Se sei un lettore abituale di questo blog sicuramente saprai che Moduli.it è da tempo molto impegnato nella segnalazione delle truffe. Tante le guide che abbiamo dedicato all'argomento: dalle truffe al telefono a quelle perpetrate ai danni degli anziani, dai falsi annunci di lavoro ai sistemi di vendita basati su schemi piramidali, dalle truffe casa vacanza alle email o sms non richiesti o indesiderati.

Questo è il turno di Whatsapp. Ora scopriremo, infatti, quali sono gli escamotage più celebri per architettare truffe chiamate Whatsapp e truffe messaggi Whatsapp.

Il buono sconto. Si tratta di un tentativo di truffa che ha colpito tantissime persone nel 2017 e di cui si è scritto tanto. Il sistema è questo: i truffatori utilizzano il nome delle catene commerciali (come Coop, Auchan, Decathlon, ecc.) per inviare messaggi che invitano gli utenti selezionati a scaricare un buono sconto per premiare la loro fedeltà. Per ottenere il buono occorre cliccare sul link e poi scaricare il talloncino da stampare. Chiaramente lo sconto è l’esca, lo scopo della truffa, invece, è quello di farti scaricare virus e malware con cui monitorare le tue azioni oppure carpire delle informazioni personali. In ogni caso, ricorda: le grandi aziende non utilizzano Whatsapp per distribuire i buoni sconto, piuttosto li rilasciano in cassa, al momento dell’acquisto.

Il messaggio vocale. La truffa del messaggio vocale si basa su un funzionamento molto semplice. In pratica i truffatori non fanno altro che inviare un messaggio o un email ai malcapitati, informandoli che è stato inviato un messaggio vocale sul loro profilo e che per ascoltarne il contenuto bisogna accedere ad una sorta di segreteria telefonica. Per utilizzare questa funzione è necessario cliccare su un link, che chiaramente è contenuto nel messaggio. Cosa succede se si clicca sul link? Il computer o il dispositivo mobile si blocca a causa di un virus. Per disattivarlo è necessario pagare il riscatto chiesto dai malviventi. A tal proposito ci teniamo a ricordarti che non esistono segreterie telefoniche che salvano i messaggi Whatsapp. Nel caso in cui il telefono fosse spento o non raggiungibile, tutti i messaggi e le note vocali saranno disponibili sull’applicazione quando si ristabilirà la connessione dati o Wi-Fi.

Whatsapp a pagamento. Questi tentativi di inganno esistono più o meno da quando è stata creata l’applicazione. Fondamentalmente gli hackers inviano un messaggio più o meno di questo tipo “Gentile utente, dal prossimo mese l’abbonamento Whatsapp costerà 0,90 euro all’anno. Per evitare l’addebito o la disattivazione dell’applicazione sei pregato di autenticare il tuo profilo cliccando sul seguente link. Distinti saluti, il Team Whatsapp”. Talvolta la richiesta cambia, ad esempio viene richiesto agli utenti di pagare tramite una pagina web clone, oppure di inserire i dati della carta di credito per automatizzare i futuri addebiti e così via. Dietro questi messaggi si nascondono diversi tipi di truffe: a volte il link causa l’installazione di un malware, altre volte cela un tentativo di phishing, mentre in altri casi hanno come unico fine quello di incassare la somma richiesta (0,90 euro). Ecco se dovessi ricevere messaggi di questo tipo, ricorda: Whatsapp è un’applicazione totalmente gratuita per tutti gli utenti, dunque eventuali richieste di denaro devono essere immediatamente segnalate alle autorità competenti.

La versione “premium” di Whatsapp. Questo raggiro è simile a quello precedente: in pratica i malviventi che attuano la truffa ti invitano a scaricare Whatsapp in versione premium, al costo, ad esempio, di 2 euro, così da poter usufruire di tanti servizi in più. Chiaramente la versione premium di Whatsapp non esiste e il link su cui si clicca ha il solo fine di attivare un abbonamento a servìzi pubblicitari via SMS (ogni messaggio può arrivare a costare anche 1 o 2 euro).

Gli status colorati. Uno dei raggiri più recenti è quello che propone agli utenti Whatsapp di inserire degli status colorati all’interno del proprio profilo. Effettivamente solo pochi mesi fa è stato Facebook ad effettuare un aggiornamento che prevedeva, per l’appunto, questa possibilità. Sono in molti a credere che Whatsapp si stia solo adeguando alle funzioni proposte da altri social, quindi accettano di cliccare sul link per richiedere la medesima funzione. Purtroppo dopo aver cliccato sul collegamento esterno ci si accorge che non esiste alcuna nuova funzionalità e che orami il danno è fatto. L’accesso alla pagina permette ad un virus di installarsi sul dispositivo per carpirne tutti i dati sensibili contenuti all’interno, come il pin del bancomat, i codici di accesso all'home banking e così via. A tal proposito ricorda: tutte le nuove funzionalità vengono integrate nell’applicazione tramite gli aggiornamenti periodici. Non è necessario installare nuove applicazioni, né pagare, né accedere a versioni esclusive.

Inganni per i fumatori. Tra le bufale Whatsapp 2018 recentemente individuate dalle Forze di Polizia c’è quella relativa ad un’offerta per i tabagisti. Un messaggio, infatti, avverte gli utenti che è possibile ottenere un certo numero di pacchetti di sigarette Marlboro gratis. Per accedere all’esclusiva, che è valida solo per un determinato periodo di tempo, è possibile cliccare su un link ed effettuare la richiesta. Inutile dirti di non cliccare sul link, perché così facendo attiverai degli abbonamenti per servizi a pagamento non richiesti, scaricherai malware che infetteranno il dispositivo e così via.

Ultime bufale su Whatsapp

Chiaramente quelle appena elencate non sono le uniche truffe che girano. Potremmo raccontarti quella del "questionario" ad esempio. In pratica si riceve un invito a partecipare ad un sondaggio, in cambio di un buono sconto di 150 euro da spendere in abiti di marca. In realtà dopo aver risposto ad alcune semplici domande, si viene catapultati in un sito da cui è possibile uscire solo cliccando su banner a pagamento, che naturalmente attingono al credito telefonico del malcapitato. Sempre per restare in tema, possiamo citare quella del buono Conad di 500 euro: anche in questo caso cliccando sul link si attiva un servizio a pagamento. Ma potremmo anche parlarti della protesta contro Enel piuttosto che di WhatsApp Free Wifi, ossia della possibilità di utilizzare una fantomatica tecnologia che consente di connettersi ad Internet senza avere una connessione dati. Insomma ce n'è per tutti i gusti.

Bufale Whatsapp: come difendersi

La prima arma che puoi utilizzare a tuo vantaggio è la conoscenza. Già dopo aver letto questo articolo, siamo certi che saprai come comportarti nel caso in cui ricevessi un messaggio sospetto. L'unico modo per difendersi dalle truffe, infatti, è quello di imparare a conoscerle e riconoscerle. Non ci sono antivirus o programmi che possono aiutarti.

Nel testo che hai appena letto abbiamo fornito diversi consigli, come ad esempio:

  • non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi sospetti;
  • non condividere le catene di Sant’Antonio;
  • non credere alla validità di buoni sconto e occasioni di risparmio, nessuno ti regala niente;
  • non scaricare applicazioni, se non su Google Play Store e Apple Store;
  • non scaricare versioni di prova, nuove funzioni in esclusiva e altri file proposti nei messaggi;
  • non pagare Whatsapp, nemmeno se ti viene offerta una versione Premium;
  • se vieni inserito a tua insaputa in un gruppo escine immediatamente.

Se hai seguito il link e ora temi che il tuo dispositivo possa essere stato infettato da un virus devi assolutamente rivolgerti ad un centro assistenza ufficiale ed eseguire la formattazione dello smartphone.

Considera che le conseguenze di queste bufale potrebbero ripercuotersi anche sul tuo computer o tablet qualora utilizzassi Whatsapp Web. Come sai si tratta di una applicazione che consente di ricevere ed inviare messaggi, foto, video e quant'altro anche attraverso questi dispositivi, con il vantaggio di conservare la batteria del telefono, di continuare a lavorare senza passare dal computer allo smartphone e di salvare eventuali dati direttamente sul pc.

Invece se hai effettuato un pagamento e ritieni di essere stato truffato devi segnalare il messaggio alle autorità competenti, dunque alla Polizia di Stato o alla Polizia Postale, quindi metterti in contatto con la banca o la società che ti ha rilasciato la carta.

Un ultimo consiglio che ti diamo è di valutare con attenzione il profilo di chi ti chiede l’amicizia sui social (Facebook, Instagram ecc.) e soprattutto di evitare di condividere cose troppo personali che potrebbero spingere persone con pochi scrupoli ad attuare veri e propri ricatti su Whatsapp.

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