Truffe agli anziani: come proteggere i propri soldi

Il nuovo millennio e i nuovi anziani. Dalle recenti ricerche che abbiamo fatto in merito, abbiamo avuto modo di appurare che essere un over 65 oggi non è di certo come 30 o 50 anni fa. Se in passato si lasciava la vita attiva con l’arrivo della pensione, attualmente il procrastinarsi di quello che per molti è un “lieto evento” impedisce di rallentare i ritmi di vita. Questo vuol dire affaticarsi di più, ma anche restare vigili e informati su tutto quel che concerne l’attività lavorativa, l’attualità, gli usi e i costumi più recenti. Ti facciamo un esempio: moltissime persone sulla settantina, ad oggi, possiedono uno smartphone e lo usano quotidianamente, hanno sotto controllo tutti i pagamenti, gli abbonamenti e le scadenze, utilizzano automobili e scooter per muoversi in città, ma soprattutto hanno familiarità con gli strumenti di pagamento elettronico, come la carta di credito, il bancomat o la carta prepagata. Purtroppo però, questo non basta per frenare il pericoloso aumento delle truffe agli anziani.

Dalle statistiche più recenti, pubblicate nel 2016, risulta che si sono verificate quasi 16.000 truffe agli anziani, circa il 14% in più rispetto all’anno precedente. A cosa, dunque, bisogna prestare attenzione per evitare di rimanere vittime di un evento tanto spiacevole? Ce lo dice l’ABI - Associazione Bancaria Italiana nel suo vademecum contro le truffe agli anziani.

Truffe agli anziani: vademecum dell’Associazione Bancaria Italiana

Recentemente l’Associazione Bancaria Italiana ha redatto un vademecum anti-frode per evitare che i soggetti più deboli cadano nelle trappole finemente organizzate da malintenzionati esperti nelle truffe agli anziani.

Sebbene gli over 65 e 70 siano una categoria molto più difficile da truffare, rispetto a qualche anno fa, è altrettanto vero che oggi, per ottenere i dati di accesso ad un conto corrente online o il numero di una carta di credito, è più facile di quanto si possa immaginare: a volte basta inviare un semplice SMS o messaggio di posta elettronica, oppure indossare un completo scuro e spacciarsi per chi non si è. Sono i dettagli a fare la differenza, ecco perché l’Associazione Bancaria Italiana ha redatto il vademecum antitruffa, nel quale ha incluso tutta una serie di consigli per evitare di mettersi nei guai, nella vita di tutti i giorni.

Nello specifico, sono 5 le situazioni che l’ABI ritiene essere più rischiose per i meno esperti, ed è dunque in questi casi che la presenza di un familiare o di un buon consiglio può salvare da una truffa bella e buona. Le 5 situazioni a pericolo frode si verificano:

Vediamo, dunque, quali sono i consigli dell’Associazione Bancaria Italiana per evitare inganni e raggiri in tutte queste situazioni.

Le truffe agli anziani: 3 consigli utili quando ci si reca in banca

Ad alcune persone, soprattutto dopo una certa età, piace quando le proprie giornate iniziano a prendere la piega confortante della routine. Per esempio, il giorno X si va a ritirare la pensione, il giorno Y si va a trovare i nipoti, il giorno Z si va al supermercato per le scorte settimanali e così via. Quando esci per andare in banca e fare un prelievo o una qualsiasi altra operazione, è bene stare attento, poiché qualche malintenzionato potrebbe appostarsi nelle vicinanze e controllare i tuoi movimenti. Per evitare brutte sorprese, ti consigliamo di seguire i 3 consigli d’oro dell’Associazione Bancaria Italiana:

  1. meglio non essere ripetitivi nelle abitudini, recandosi in filiale sempre nel medesimo giorno alla medesima ora, facendo lo stesso identico percorso tutte le volte. Cambiare fa bene e rende meno prevedibili le tue azioni agli occhi dei malintenzionati;
  2. non farti avvicinare da uno sconosciuto, anche se ti sembra una persona distinta, durante il percorso casa – banca e banca – casa. Non dare mai seguito alle richieste che fanno, soprattutto se riguardano contanti, carte e documenti della banca. E se ti fermano dicendo di essere funzionari della filiale? Non ti fidare, digli che vai di fretta e che ripasserai nei giorni successivi;
  3. per evitare inutili rischi, fatti accompagnare in banca e allo sportello da un familiare o da una persona della massima fiducia, soprattutto se devi effettuare un prelievo o un versamento.

L’Associazione Bancaria Italiana ti ricorda inoltre che la banca non ferma mai i clienti per strada per proporre investimenti o controllare la validità delle banconote; né tantomeno manda i propri dipendenti presso il domicilio del cliente per eseguire operazioni finanziarie, pagamenti e sostituzioni di banconote.

Le truffe agli anziani: 3 consigli utili per l’utilizzo dell’home banking

Se hai dimestichezza con il computer e utilizzi la rete di frequente per fare ricerche e accedere a servizi di vario tipo, sicuramente sai cos’è l’home banking e in che modo ti aiuta a tenere sotto controllo il tuo conto corrente, i tuoi risparmi e i tuoi investimenti. Quando si accede ai servizi bancari in rete, a cosa bisogna stare attenti? L’ABI non ha dubbi, in quanto ritiene che:

1. tu debba custodire con cura le credenziali (username e password) che utilizzi per accedere alla tua area personale. Non conservarle mai nelle vicinanze del dispositivo elettronico che produce il codice di accesso momentaneo per accedere ai servizi online;

2assicurarti, prima di inserire le credenziali, che il sito della banca sia quello originale. Come fare? È semplice: digita l’indirizzo direttamente nella barra di navigazione. È sconsigliato entrare nella pagina della banca tramite link contenuti all'interno di messaggi di posta elettronica o SMS, potrebbero essere un chiaro tentativo di phishing, dunque una truffa bella e buona;

3. aggiornare sempre i programmi di protezione che utilizzi sul pc o sullo smartphone (antivirus) e qualora individuassi una piccola anomalia non esitare: segnalala immediatamente alla banca.

Ricorda, inoltre, che la banca non ti invierà mai delle email con cui richiede i tuoi dati o le tue informazioni personali. I resoconti periodici, come ad esempio l’estratto conto, vengono recapitati con una certa cadenza sempre tramite posta ordinaria, oppure se li preferisci in formato digitale vengono sempre archiviati e resi disponibili in formato PDF all'interno della tua area riservata.

E' sicuramente utile se vuoi evitare che qualche malintenzionato possa svuotarti il conto, abilitare sul tuo conto corrente online un servizio che consente di concludere una disposizione di pagamento (ad esempio un bonifico) solo dopo aver inserito un codice di sicurezza usa e getta generato con tecnologia OTP (One Time Password) che viene trasmesso tramite la app PlainPay sul tuo dispositivo (smartphone, tablet) oppure con un sms sempre sul tuo cellulare.

Le truffe agli anziani: 3 consigli utili quando si usa la carta di credito o il bancomat

Le più grandi perplessità degli over 65 riguardano l’utilizzo delle carte per il pagamento elettronico. Certo, utilizzarle è semplice, tuttavia ricordare il codice PIN di ogni carta lo è molto meno. Per utilizzare il bancomat, la prepagata e la carta di credito in tutta sicurezza, puoi seguire le 3 regole d’oro dell’Associazione Bancaria Italiana:

1. non prestare mai le tue carte ad altre persone;

2. custodisci con cura il PIN (Personal Identification Number) della carta, ma non nello stesso luogo in cui tieni la carta. Se puoi, cerca di impararlo a memoria, altrimenti evita di comunicarlo o inviarlo tramite messaggio a parenti, figli, amici, e così via;

3. fai attenzione a non essere osservato mentre inserisci il codice della carta per prelevare denaro. Se quella dello sportello è una zona di passaggio, copri la tastiera con la mano prima di digitare il PIN sul tastierino numerico. Ricorda che la banca non chiede mai di comunicare i tuoi codici personali tramite email, tramite telefono o in generale in un qualsiasi locale che non sia la banca. Il motivo è presto detto: la banca ha già libero accesso ai tuoi dati, dunque non ha bisogno che tu glieli fornisca.

Dopo il prelievo al bancomat evita di intrattenerti con il solito impiegato zelante della banca che ti ferma per dirti che le banconote appena prelevate sono false e vanno ritirate per essere consegnate alle forze di polizia. Ma le truffe agli anziani (e non solo) che si recano al bancomat sono molteplici. Un altro classico è quello dei due compari che si attardano intorno al malcapitato alle prese con un prelievo: uno dei truffatori cerca di leggere e memorizzare il Pin appena digitato e l'altro lascia cadere a terra una banconota col fine di distrarre la persona e consentire al proprio socio in affari di sostituire il bancomat con uno falso.

Le truffe agli anziani: 3 consigli utili quando si investono i risparmi

Come difendersi dalle truffe agli anziani che riguardano gli investimenti? Ce lo dice l’ABI, riassumendo i comportamenti virtuosi in 3 semplici consigli:

1. verifica sempre che il soggetto che hai davanti sia formalmente abilitato a svolgere quell’attività;

2. diffida da colui che, spacciandosi per consulente finanziario pretende che per l'investimento proposto il versamento venga fatto in contanti o con assegno bancario o circolare intestato a lui stesso. Devi sapere, infatti, che i consulenti o promotori finanziari possono ricevere dal cliente esclusivamente assegni bancari o assegni circolari intestati alla banca o alla società finanziaria per la quale lavorano (leggi "Truffe finanziarie: consigli e strumenti per difendersi"); in alternativa fatti comunicare le coordinate Iban dell'istituto e procedi con un bonifico;

3. non fidarti mai da chi ti propone investimenti fin troppo redditizi e guadagni facili (dalle azioni ai bitcoin). Lì dove sono i rendimenti elevanti, c’è anche un elevato rischio di perdere tutto. Ricorda sempre che per fare un investimento devi sempre rivolgerti a soggetti che possiedono una specifica autorizzazione. Per saperne di più consulta l’elenco sul sito della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it) e della Consob (www. consob.it). Restando in tema di investimenti riteniamo possa risultarti utile la lettura di questo articolo: "Cosa sapere per gestire al meglio i propri risparmi".

Le truffe agli anziani: 3 consigli utili quando si parla di assegni e conto corrente

Per concludere, alcune indicazioni di estrema rilevanza, che riguardano l’utilizzo di assegni e gestione del conto corrente. L'Associazione Bancaria Italiana, nello specifico, consiglia di:

1. non accettare mai assegni da sconosciuti o da persone non fidate. Sconsigliato anche accettare assegni che non riportano alcune informazioni, in quanto la banca potrebbe rifiutare il pagamento;

2. non lasciare mai incustodito il tuo libretto degli assegni, non consegnarlo a nessuno che non sia una persona di assoluta fiducia. È altresì sconsigliato spedire assegni e trasmettere le fotocopie degli stessi oppure permettere ad altri di fotocopiarli;

3. la banca ti invia periodicamente l’estratto conto. Tieni a mente ogni quanto accade, e nel caso in cui la banca saltasse qualche invio, sollecitali pure. Qualora, invece, nel documento ci fossero degli errori che ritieni opportuno segnalare, recati subito in filiale e discutine con un impiegato.

Prima di emettere un assegno, controlla sempre che sul conto corrente sia disponibile l’importo che hai intenzione di impiegare. In più, prima di firmare e staccare il talloncino cartaceo accertati che tutti i campi siano stati adeguatamente compilati. Inoltre se hai un vecchio libretto che non contiene la clausola di NON TRASFERIBILITA', non dimenticare di inserirla in sede di compilazione dell'assegno, in modo particolare se l'importo è pari o superiore a 1.000 euro. Il motivo? Rischi una sanzione amministrativa pecuniaria variabile dall’1% al 40% dell’importo trasferito con l’assegno, con un minimo di 3.000 euro.

Ricorda anche che prima di girare a terzi, in contanti o con versamenti, la somma che ti è stata versata tramite assegno, devi attendere il suo effettivo accredito sul conto corrente, diversamente rischieresti di andare in rosso.

E se subissi il furto di un assegno, oppure lo smarrissi? Cosa dovresti fare? Te lo diciamo noi, in questa guida.

Truffe agli anziani: come difendersi

Se nell’estratto conto c’è una spesa che non ricordi di aver effettuato, se ricevi degli sms della banca che ti avvisano di alcuni prelievi mentre tu non hai utilizzato la carta bancomat o la carta di credito, è chiaro che potresti essere vittima di una truffa. Cosa fare? Niente panico, in questi casi occorre restare calmi e lucidi. Chiama il numero verde per procedere al blocco della carta. Subito dopo recati presso il comando delle Forze dell’Ordine e denuncia il furto o l'utilizzo indebito della carta. Quindi torna in banca e consegna al direttore una copia della denuncia, chiedendo il disconoscimento delle eventuali somme  addebitate. Se si rendesse necessario mettere tutto per iscritto, ecco pronto per te il modulo di contestazione addebiti su carta di credito. Questo, invece, il fac simile di denuncia furto (o smarrimento) carta bancomat.

Un'analoga procedura devi adottare nel caso in cui la truffa sia stata commessa attraverso il servizio di home banking anzichè con le carte di pagamento. Considera che secondo la legge spetta alla banca provare che tu cliente ti sei comportato con dolo o colpa: ad esempio hai risposto ad un messaggio di phishing, oppure il suo computer era privo di software antivirus, ecc. Ma in taluni casi anche questo tuo comportamento, diciamo così poco accorto, può non bastare alla banca per provare una tua precisa responsabilità rispetto a quanto accaduto.

Qualora ci siano problemi con la banca, nel senso che la stessa non sembra mostrarsi disponibile a rimborsarti quanto ti è stato illecitamente sottratto, sappi che puoi rivolgerti all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Per comprendere a pieno tutta la procedura che dovrai seguire, ti consigliamo di leggere “Arbitro Bancario Finanziario: ricorsi anche online”.

Devi rivolgerti alle forze dell'ordine anche se ritieni di essere stato raggirato in tema di investimenti e gestione del risparmio: il fondo comune che ti è stato proposto in effetti non esiste, quel consulente finanziario non risulta essere in organico presso quella banca o società finanziaria e così via. Se, invece, più che di truffa si è trattato di una gestione non professionale dei tuoi risparmi (ad esempio pur avendo un'età avanzata il consulente ha impiegato il 100% del tuo capitale in azioni), ti consigliamo di rivolgerti all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), una figura istituita dalla Consob con il preciso intento di tutelare i risparmiatori. Questo il modulo di ricorso all'Arbitro per le Controversie Finanziarie.

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