Si può richiedere un acconto sul Tfr
Presentando una richiesta di acconto sul Tfr alla propria azienda, il lavoratore dipendente ha la possibilità di disporre della liquidità aggiuntiva necessaria per far fronte a spese impreviste come quelle per le cure mediche o a spese per investimenti come l'acquisto della prima casa. Ecco quali requisiti occorre soddisfare.
Richiesta acconto Tfr: in cosa consiste
Complice gli ultimi anni di crisi economica, le famiglie italiane risultano sempre più stremate e soprattutto indebitate. Molte sostengono di aver avuto problemi a rimborsare con costanza le rate di mutuo, mentre una percentuale molto elevata delle famiglie con fasce di reddito medio-basso, ammette che non sarebbe in grado di far fronte ad una spesa imprevista di poche centinaia di euro. Di fronte a situazioni di questo tipo, la richiesta di acconto Tfr può costituire una vera e propria ancora di salvezza.
E' vero una famiglia potrebbe pensare di avviare un piano di ristrutturazione e risanamento della propria situazione debitoria o ad una azione di consolidamento dei propri debiti, col preciso fine di ottenere una liquidità aggiuntiva, ma sono operazioni indubbiamente non facili da portare a termine e comunque risolverebbero solo in parte il problema.
Molte famiglie di fronte a spese non preventivate sono tentate dal ricorrere alla cessione del quinto, dal richiedere un prestito vitalizio ipotecario o addirittura dal vendere la nuda proprietà della propria abitazione, ma c'è da dire che molto spesso queste soluzioni finiscono solo con l'aggravare una situazione economica già molto precaria.
Una soluzione efficace per salvare la famiglia in crisi di liquidità e permetterle di far fronte ad eventuali sopravvenute maggiori spese consiste nel presentare alla ditta per la quale si lavora una richiesta anticipo Tfr.
Il Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) o più comunemente "liquidazione" o "buonuscita" è la somma che viene corrisposta dal datore di lavoro al lavoratore dipendente al termine del rapporto di lavoro, qualunque sia la causa che ne determina la cessazione (licenziamento individuale e collettivo, dimissioni, ecc.).
Si tratta di un accantonamento contabile ed è pari a circa una mensilità di stipendio all'anno. Gli importi accantonati sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo Istat.
L'anticipo sul TFR naturalmente è soggetto a tassazione.
In caso di decesso del lavoratore, il Tfr accantonato è liquidato al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo. In mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima.
Acconto Tfr: quando non si può richiedere
Non possono chiedere l’anticipazione del TFR i dipendenti di aziende dichiarate in crisi e i dipendenti statali e pubblici.
La stessa richiesta non è ammessa quando il TFR è soggetto a sequestro o pignoramento.
Come fare la richiesta anticipo Tfr
La richiesta va fatta per iscritto al datore di lavoro. Questo il modulo richiesta anticipo Tfr da utilizzare. Sono disponibili anche modelli più specifici come
- modulo richiesta anticipo TFR per ristrutturazione;
- modulo richiesta anticipo TFR per difficoltà economiche;
- modulo anticipo TFR spese mediche dentistiche.
La documentazione da allegare al modulo richiesta anticipo Tfr varia in funzione delle motivazioni addotte dal lavoratore. In proposito ti consigliamo di visionare le schede sull'anticipo TFR per ristrutturazione e sulla richiesta anticipo TFR per spese dentistiche.