Bonus partite IVA 2023: cos'è e come richiederlo
Le istruzioni per presentare la domanda ISCRO 2023 (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), conosciuto anche come bonus partite IVA o cassa integrazione per partite iva, è un sussidio che viene concesso ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps che registrano una contrazione degli affari.
Bonus ISCRO 2023: cos'è
Il bonus ISCRO o bonus partite IVA è una indennità prevista dalla legge di bilancio (legge 178/2020) per il triennio 2021-2023 in favore degli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
In pratica una sorta di ammortizzatore sociale, di cassa integrazione della durata di 6 mesi, a sostegno del lavoratore con partita IVA che ha subito perdite superiori al 50%. L’importo mensile dell’ISCRO per l’anno 2023 non può essere di importo inferiore a 275,38 euro e non può superare l’importo di 881,23 euro.
L'ISCRO è incompatibile con il Reddito di cittadinanza, così come con le indennità di disoccupazione NASpI e DISCOLL.
Si ricorda, infine, che il beneficio non concorre alla formazione del reddito e non comporta l’accredito di contribuzione figurativa.
Chi percepisce il bonus ISCRO deve partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.
Bonus partite IVA: a chi spetta
Possono richiedere l'indennità ISCRO quei lavoratori iscritti alla Gestione separata che possono fare valere congiuntamente i seguenti requisiti:
- non essere titolari di pensione e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie (ISCRO è compatibile e cumulabile con l'assegno ordinario di invalidità);
- non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all'anno precedente alla presentazione della domanda;
- avere dichiarato, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.972,04 euro (rivalutato annualmente in base all'Istat);
- essere iscritti alla gestione separata Inps ed in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno 4 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all'iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Ma vediamo di fare un esempio concreto. Se il professionista intende presentare domanda nel 2023, deve verificare che il reddito risultante dalla Dichiarazione dei redditi dell’anno 2022 (anno precedente alla presentazione della domanda), sia inferiore al 50% della media dei redditi prodotti negli anni 2019, 2020 e 2021 (i tre anni precedenti all’anno che precede la presentazione della domanda).
Così se il lavoratore ha prodotto un reddito rispettivamente di
- 10.500 nel 2019
- 17.500 nel 2020
- 8.000 nel 2021
significa che la sua media è stata di 12.000 euro, per cui il 50% = 6.000,00.
Stante la situazione, egli potrà richiedere il sussidio se il reddito dell'anno 2022 è, ad esempio, pari a 5.800 o 5.000 euro - ossia sotto la soglia di 6.000 euro - mentre deve rinunciarci se ha dichiarato ad esempio un reddito di 6.100 euro.
Tutti i requisiti devono essere rispettati non solo al momento della presentazione della domanda, ma anche durante l’intero periodo di fruizione della ISCRO.
Bonus ISCRO partite iva: importo
Il bonus ISCRO è pari al 25%, su base semestrale, dell'ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall'Agenzia delle Entrate.
Tornando all'esempio fatto prima, se il reddito dichiarato nel 2021 è stato pari a 5.800 euro, al professionista spetterà una indennità pari a: 5.800 : 2 x 25% = 725 euro al mese per 6 mesi.
Come si vede nel caso specifico l'importo mensile del bonus ISCRO è compreso tra 275,38 e 881,23 euro, per cui al lavoratore sarà assegnato esattamente quella cifra.
Bonus ISCRO domanda: come farla
La domanda va presentata attraverso la piattaforma INPS accessibile all'indirizzo https://serviziweb2.inps.it/PassiWeb/jsp/login.jsp.
Ai fini della pratica occorre disporre di uno dei seguenti strumenti:
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
In alternativa il lavoratore potrà farsi assistere da un Istituto di Patronato. Il bonus partite IVA può essere richiesto una sola volta nel triennio.
Attenzione: è possibile fruire della prestazione ISCRO una sola volta nel triennio 2021, 2022 e 2023. Questo significa che non potrà accedere all’indennità ISCRO per l’anno 2023, chi ha già beneficiato della stessa prestazione negli anni passati.
Ricordiamo che c'è tempo fino al 31 ottobre 2023 per inoltrare la richiesta.
Bonus gestione separata: quando si perde
Il professionista perde il diritto all'indennità quando:
- comunica la cessazione della propria partita IVA;
- diventa titolare di un trattamento pensionistico diretto;
- si iscrive ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- diventa un percettore del Reddito di cittadinanza.
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