Lavorare da casa: quali opportunità

Il mondo del lavoro sta cambiando e le migliori opportunità possono celarsi proprio dove non te lo aspetti. E se ti dicessimo che in futuro si lavorerà sempre più da casa e sempre meno in ufficio, come la prenderesti? Il fatto è questo: la crisi economica che attanaglia il nostro Paese da ormai 10 anni non danneggia solo i giovani, i neolaureati e tutti quei lavoratori che sono stati licenziati o ai quali non è stato rinnovato il contratto. Che tu ci creda o no, la crisi ha bastonato anche gli imprenditori e i proprietari di piccole e medie imprese, che sono state costrette a ridurre il personale o che si sono trovate nell'impossibilità di procedere a nuove assunzioni. Il contratto a tempo indeterminato, magari full time, in ufficio con mensa, dispositivi elettronici e benefit inclusi è un lusso concesso a pochi, tuttavia chi vuole davvero entrare nel mondo del lavoro deve saper scendere a compromessi.

Ti facciamo un esempio: vuoi lavorare nell’editoria? Che ne diresti di correggere bozze per una casa editrice, o magari di gestirne il sito e le pagine social? Puoi eseguire queste mansioni ed essere retribuito, a patto di rinunciare all’ufficio e svolgere il lavoro da remoto. Lavorare da casa è un’opzione che faresti bene a considerare, non sai quante aziende cercano collaboratori per svolgere servizi di questo tipo. Ti stai chiedendo perché? I motivi possono essere molteplici: esigenze di carattere logistico, necessità di tagli alle spese, nuove formule di lavoro di flessibili e dinamiche. Grazie alle nuove disposizioni emanate dal Governo e agli strumenti tecnologici che assicurano una buona comunicazione con la sede centrale, da qui a 10 anni probabilmente il numero di persone che deciderà di lavorare da casa crescerà in maniera esponenziale.

Ma quali sono i lavori che vanno per la maggiore, qual è la normativa di riferimento e come organizzarsi per produrre al meglio? Te lo spieghiamo nei prossimi paragrafi, non ti resta che metterti comodo e proseguire la lettura.

Lavorare da casa: le opzioni possibili

Fino a qualche tempo fa lavorare da casa significava trasformare un semplice hobby, come dipingere, realizzare oggettistica e bigiotteria, promuovere prodotti di bellezza o per la casa, in un’attività che producesse denaro. Non ci riferiamo a questo genere di impieghi: in questo articolo ti illustreremo come trovare un vero impiego, continuativo e ben retribuito, pur lavorando da casa.

Per lavorare da casa seriamente hai a disposizione 3 opzioni:

  1. aprire una partita Iva e lavorare come un professionista;
  2. scegliere un impiego da svolgere mediante telelavoro;
  3. accettare o proporre all’azienda un accordo di smart working.

Nel primo caso potresti lavorare in autonomia, come libero professionista, gestendo il rapporto di collaborazione con le aziende secondo le tue personali esigenze. Svolgendo un’attività mediante telelavoro, invece, hai l’opportunità di svolgere il lavoro in un luogo diverso (ad esempio a casa o in un luogo specifico decentrato, tramite PC, cellulare o tablet) e godere delle medesime garanzie dei lavoratori "in sede": in pratica un lavoratore dipendente a tutti gli effetti.

Nel terzo caso, invece, puoi approfittare delle nuove disposizioni contenute nella legge 22 maggio 2017, n. 81 circa il cosiddetto “lavoro agile” stipulando un accordo col datore di lavoro, con cui prevedere obiettivi, tempi e modalità di esecuzione delle prestazioni. Da sottolineare che lo smart working rappresenta una sorta di evoluzione del telelavoro: a differenza di quest'ultimo non è più necessario ancorarsi ad un luogo fisico dove prestare la propria attività (in teoria andrebbe bene anche un pub o il parco cittadino). Anche gli orari sono più flessibili rispetto al telelavoro: l’importante è raggiungere gli obiettivi prefissati. La disciplina del lavoro agile, inoltre, rispetto a quella del telelavoro prevede un vero e proprio diritto alla disconnessione. Se desideri approfondire l’argomento, puoi leggere “Smart Working: cos’è e come funziona”. 

Lavorare da casa: opportunità di impiego

Lavorare da casa si può, come hai avuto modo di vedere ci sono determinate regole da rispettare e altrettante normative che tutelano i lavoratori, tuttavia il problema, per alcuni, resta sempre lo stesso: come trovare un impiego da svolgere a casa? Nell’articolo “Dove e come trovare lavoro” abbiamo designato internet e i social network come gli strumenti da sfruttare al massimo per individuare le offerte migliori. Ci sono migliaia di siti e di ricerche da compiere, soprattutto se non hai particolari specializzazioni e ti interessa scoprire quali sono gli impieghi maggiormente richiesti. Qualora desiderassi ottenere qualche dritta sui migliori siti da consultare, potrebbe interessarti la lettura dell’articolo “Offerte di lavoro: i migliori siti per trovare un impiego”, mentre se stai cercando un lavoro in particolare, ti suggeriamo di inserire la posizione desiderata nella barra di ricerca di Google e lasciarti guidare dai risultati. 

In proposito va ricordato che il noto motore di ricerca ha lanciato da qualche mese "Google for Jobs", uno strumento di ricerca degli annunci di lavoro che aggrega diverse fonti (LinkedIn, Facebook, Monster, Careerbuilder , ecc.) e filtra i risultati sulla base di una serie di fattori: retribuzione, tipologia di contratto, distanza dal luogo in cui ci si trova e così via. Prediligendo questa modalità di ricerca, arriverai direttamente agli annunci di lavoro contenuti nei vari portali: in questo modo ottimizzerai tempo e fatica.

In tema di annunci di lavoro risulta particolarmente interessante l'attività svolta da FlexJobs, una società americana attiva nel settore degli annunci di lavoro flessibili, che redige periodicamente una lista delle aziende da tener d'occhio per quanto riguarda il lavoro a distanza. In particolare FlexJobs con riferimento specifico alle aziende che consentono di lavorare da casa, stila ogni anno una classifica di quelle che hanno pubblicato il maggior numero di annunci. FlexJobs sottolinea come annunci sul lavoro a distanza siano in continua crescita. Le aziende, infatti, ne fannno un uso strategico al fine di ridurre i costi, migliorare la produttività, aumentare la fidelizzazione, assumere i migliori talenti e ridurre gli impatti ambientali negativi del pendolarismo.

Dando uno sguardo alla classifica, si vede che al primo posto c'è Appen (https://appen.com), un'azienda di servizi tecnologici, seguono Liveops (www.liveops.com), la più grande compagnia di call center al mondo, e Amazon che non ha bisogno di presentazioni. La lista continua con TechTech (www.teletech.com), che si occupa della gestione dei processi aziendali a distanza, VipKid (t.vipkid.com.cn), una società di servizi di apprendimento della lingua inglese, LanguageLine Solutions (www.languageline.com) che offre servizi di interpretariato, Working Solutions (www.workingsolutions.com), fornitore di servizi di assistenza e vendita a domicilio, Kelly Services (www.kellyservices.com), leader mondiale nel reclutamento e nella selezione di personale temporaneo e a tempo indeterminato, Sutherland (www.sutherlandglobal.com), che opera nel settore dell'outsourcing di servizi tecnologici e gestione dei processi aziendali, UnitedHealth Group (www.unitedhealthgroup.com), attiva nel campo delle assicurazioni sanitarie. L'elenco completo con le prime 100 aziende ad offrire opportunità di lavoro da casa è disponibile sul sito ufficiale www.flexjobs.com.

In generale quando si consultano annunci di lavoro, vale sempre la solita raccomandazione: prestare la massima attenzione nel riconoscere le offerte “reali” da quelle fin troppo allettanti, che con tutta probabilità nascondono bufale o truffe vere e proprie. Per riconoscerle in un batter d’occhio, basta far tesoro delle raccomandazioni contenute nell'articolo “Annunci di lavoro: 5 modi per capire se sono una truffa”.

In generale si può tranquillamente affermare che la rete è piena di opportunità per chi cerca un lavoro, anche part time, da svolgere a casa. Le mansioni sono le più disparate: ci sono case editrici che cercano laureati in materie umanistiche da impiegare come correttori di bozze e laureati in lingue che eseguano delle traduzioni di testi in lingua straniera. Molte aziende cercano assemblatori o confezionatori di piccoli oggetti, altre invece hanno bisogno di personale che si occupi dell’inserimento dati nei database o di convertire i documenti contenuti nei raccoglitori in file multimediali. Non è tutto: chi ha una certa familiarità con la rete e i social può facilmente lavorare come web architect, content manager o social media manager per piccole aziende o professionisti che hanno bisogno di acquisire popolarità tutelando la loro reputazione online.

Anche se il lavoro si svolge da casa, non è detto che sia più facile ottenerlo: le aziende richiedono ai candidati determinate competenze, titoli di studio ed esperienze pregresse, ecco perché devi dare il massimo redigendo un ottimo curriculum vitae, da inviare accompagnato da una convincente lettera di presentazione. Scegli un formato efficace e moderno, come Europass (qui il modello europass da scaricare) ed evita gli elementi che potrebbero renderlo scontato o cestinabile. Poi preparati a sostenere il colloquio di lavoro, che potrebbe avvenire di persona o tramite supporti telematici, ad esempio tramite Skype. In questo caso ti consigliamo di eseguire delle prove o familiarizzare con il programma così da arrivare preparato al grande giorno.

Lavorare da casa: vantaggi e svantaggi

Come puoi sapere se lavorare da casa fa al caso tuo? L’unica risposta che possiamo fornirti è che solo sperimentando capirai se e quanto questa modalità di impiego si adatti alle tue esigenze. Intanto, vogliamo agevolarti proponendoti una serie di vantaggi e svantaggi del lavoro da remoto.

Tra i vantaggi c’è la comodità di non affrontare il traffico cittadino, o gli spostamenti in treno o con il bus, se sei un lavoratore pendolare. Puoi investire quel lasso di tempo per dormire, goderti una lenta colazione, dedicarti ad uno sport o alle attività domestiche. La routine avrà dei ritmi meno serrati e tu potrai risparmiare il denaro impiegato per il trasporto e quello investito negli abiti da lavoro. In molte aziende, infatti, si richiede un abbigliamento molto formale, che stando a casa puoi tranquillamente sostituire con una mise casual. Se utilizzi la macchina solo per andare a lavoro, potresti addirittura pensare di venderla, risparmiando sui costi di gestione. In più ne giova l’ambiente, poichè produrrai molto meno smog, ed eventuali figli o familiari che hanno bisogno della tua presenza. Lavorare da casa significa anche dire addio ai colleghi che non sopporti e ai rapporti forzati da intrattenere giorno dopo giorno con chi lavora accanto a te.

Passiamo ora agli svantaggi: lavorare da casa può essere, ma solo in alcuni casi, un po’ alienante, soprattutto se all’inizio non gestisci bene i tempi. Potresti dedicare troppo tempo alle pause e ritrovarti a lavorare per tutto il giorno. In più il coinvolgimento mentale per l’attività che svolgi potrebbe risentirne: in ufficio, la vicinanza con i colleghi e con il tuo responsabile tiene viva l’ambizione, la competizione e ti sprona a fare sempre meglio. A casa, invece, hai più possibilità di distrarti e diventare in qualche modo “svogliato”.

5 dritte per lavorare da casa e avere un ottimo rendimento

Per evitare che gli svantaggi abbiano la meglio su di te, abbiamo pensato di redigere un breve elenco, formato dalle 5 dritte essenziali per lavorare da casa al meglio delle tue possibilità. Vediamo quali sono:

1. Trovare uno spazio adeguato: prima di tutto devi cercare o creare uno spazio da adibire ad ufficio. Non occorre una stanza intera, basta un piccolo angolo, magari una scrivania e qualche cassetto, che contenga le tue cose e nel quale tu possa facilmente concentrarti. Riponi il tuo computer o gli strumenti che utilizzi per lavorare, rendilo bello e tienilo ordinato, così da evitare di distrarti spesso;

2. Definire orari e modalità di lavoro: questa è un’operazione che dovrai svolgere con il tuo superiore, possibilmente riportando tutto nero su bianco, su un accordo o un contratto vero e proprio. Considera che anche se lavori da casa, potresti ricevere delle telefonate di lavoro, delle videochiamate o partecipare a videoconferenze. Affronta tutto ciò con serietà, senza farti trovare impreparato o disorganizzato;

3. Stabilire le modalità di comunicazione con l’azienda, i colleghi, i responsabili e il tuo datore di lavoro: ad oggi ci sono software e piattaforme di comunicazione e condivisione delle attività svolte e/o portate a termine. Chiedi al tuo datore di lavoro se e come intende mantenere viva la comunicazione, in questo modo ti predisporrai al dialogo e ad un rapporto di trasparenza e lealtà;

4. Mantenere la concentrazione: all’inizio sarà un po’ più dura, soprattutto se finora hai lavorato in ufficio, se non sei abituato ad avere uno spazio tutto tuo e a lavorare da remoto. La concentrazione è una dote che può migliorare con il tempo: alcuni trovano giovamento facendo meditazione, altri ascoltando musica, dunque puoi iniziare sottoponendoti ad alcuni “test” per trovare in breve tempo il modo migliore per concentrarti. Qualora, invece, ci fossero vere e proprie fonti di disturbo, come vicini oltremodo chiassosi, figli o fratelli, genitori o coinquilini in giro per casa, potresti recarti in biblioteca, in una caffetteria o affittare una postazione nell’area di Coworking più vicina a te;

5. Diritto alla disconnessione: se durante il tempo che devi dedicare al lavoro hai il dovere di restare concentrato, limitando le pause per non ridurre la produttività, quando finisci di lavorare hai il diritto di riposarti, “disconnettendo” tutti gli strumenti di lavoro per dedicarti alle altre attività giornaliere. La legge dedicata allo Smart Working che abbiamo citato giusto qualche paragrafo fa, stabilisce proprio questo: il lavoratore, una volta conclusa l’attività giornaliera, deve essere libero di occuparsi di altro e dedicarsi agli affari personali. Per questo non è tenuto a rispondere alle email e alle telefonate di lavoro.

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