Acquisti natalizi on line: la modulistica per la tutela dei tuoi diritti

Chi ama il Natale lo aspetta per passare del tempo con le persone care, per fare spazio alla spiritualità, ai buoni propositi e ai regali. Chi non ama il Natale probabilmente lo aspetta solo per gustare le specialità culinarie (siamo pur sempre Italiani, no?) e per i regali. Ci vuole poco per capire che i regali di Natale sono di fatto l’unico aspetto che mette tutti d’accordo. Ma indipendentemente dal fatto che tu faccia acquisti natalizi online piuttosto che presso un negozio fisico, è estremamente importante tenere a mente quelli che sono i sacrosanti diritti del consumatore.

Acquisti natalizi on line 2023: 5 cose da tenere sempre a mente

Se preferisci fare shopping online e comprare in un solo pomeriggio tutti i regali presenti nella tua personale lista; se prediligi i negozi fisici e quella piacevole sensazione di toccare con mano la merce che ti piace; ma soprattutto se ami fare entrambe le cose, queste sono le 5 cose che non devi mai dimenticare.

1. Tutti i prodotti sono coperti da GARANZIA LEGALE, perciò qualora avessero dei difetti o non funzionassero come dovrebbero potresti spedirli indietro e pretendere la riparazione, la sostituzione o eventualmente il rimborso di quanto speso;

2. I prodotti acquistati online, tramite televendita, per telefono o in generale fuori dai classici locali commerciali possono essere restituiti al venditore, senza penali e senza spese, entro 14 giorni, usufruendo del DIRITTO DI RIPENSAMENTO;

3. Le tutele per il consumatore non si estinguono nemmeno durante il trasporto o la SPEDIZIONE dello stesso tramite corriere o servizi postali;

4. Se fai acquisti nei negozi, pretendi che l’oggetto desiderato ti venga MOSTRATO o ti sia data la possibilità di provarlo, altrimenti non c’è da fidarsi;

5. È sempre opportuno conservare lo SCONTRINO, che è un valido strumento per il cambio o la restituzione della merce, ma non solo.

Andiamo ora ad approfondire ogni singolo punto.

Acquisti natalizi: cosa fare in caso di prodotti difettosi o non funzionanti

Rossella ha comprato a sua nipote un giocattolo didattico elettronico, che presuppone l’utilizzo delle cuffie. L’acquisto è stato fatto in occasione del Black Friday, dunque più o meno ad un mese dal Natale. La mattina del 25 dicembre, prima di sedersi a tavola, scartando i regali con la famiglia, Rossella si accorge che una delle cuffie incluse nella confezione regalo di sua nipote non funziona. Oramai, però, è passato un mese dall’acquisto e considerando i mille impegni sotto le feste, non sa se e quando avrà modo di tornare in negozio e chiedere la sostituzione del prodotto. La sua vera preoccupazione, però, consiste nel non sapere se potrà effettivamente cambiare il giocattolo oppure no. Che fare in questi casi?

La regola in questo caso è molto semplice ed è espressa nero su bianco nel Codice del Consumo (Decreto legislativo n. 206 del 2005): i prodotti difettosi possono essere restituiti in negozio entro 2 mesi dal giorno in cui è stato scoperto il difetto. Dunque i due mesi di tempo che si hanno per denunciare il difetto del prodotto al venditore non scattano dalla data dello scontrino, ma da quando si scopre il difetto. E siccome è impossibile scoprirlo fino a che non si apre il pacco a Natale, i due mesi, semmai, scattano dal 25 dicembre.

Ricorda: la garanzia che copre i prodotti difettosi dura 2 anni (24 mesi) a cui si aggiungono i 2 mesi per la denuncia dal momento in cui si scopre il difetto, il che porta la durata della garanzia a complessivi 26 mesi.

Ad ogni modo è consigliabile che Rossella si rechi quanto prima in negozio per denunciare il difetto al commerciante, di modo da evitare ulteriori problemi. Rossella ha due opzioni tra cui scegliere:

  1. può chiedere che il giocattolo elettronico venga riparato in tempi brevi oppure 
  2. può chiedere che venga sostituito con uno nuovo. 
Chiaramente se il malfunzionamento della cuffia fosse dovuto ad un cavetto mal collegato, dunque facilmente riparabile, non potrebbe pretendere la sostituzione del giocattolo. Si tratta, infatti, di un difetto lieve, che richiede un intervento poco costoso e che rende il prodotto completamente “conforme” a quello che aveva inizialmente acquistato.

Una cosa comunque è certa: a sbrigare la faccenda deve essere il negoziante, il quale non può lavarsene le mani, invitando Rossella a rivolgersi direttamente alla casa produttrice del prodotto o al suo centro di assistenza. 

Ricordiamo anche che Rossella ha diritto a che il giocattolo venga riparato in "tempi congrui" (art. 130 c. 5 del Codice del Consumo - D.Lgs 206/2005). Ora la legge non specifica un termine preciso a riguardo, ma si limita a stabilire che esso dipende dalla natura del bene e dallo scopo per il quale il prodotto è stato acquistato.

In questa caso parliamo di un giocatolo, dunque di un prodotto che tutto sommato non dovrebbe arrecare notevoli inconvenienti a Rossella (con buona pace del nipote). Ciò premesso riteniamo che nel caso specifico un’attesa di 30 giorni può considerarsi "congrua". Se i tempi di dilungassero, Rossella potrebbe inviare al negoziante questa 

Se il negoziante invece si rifiutasse di eseguire la riparazione o se questa si prolungasse oltremisura, Rossella avrebbe il diritto alla sostituzione del prodotto in garanzia. Sul nostro portale è disponibile questa

Se per qualche motivo il giocattolo elettronico non fosse riparabile, ma neppure sostituibile perchè non più in commercio, Rossella avrebbe il diritto di pretendere il rimborso del prezzo pagato, chiaramente restituendo il prodotto al commerciante. Ecco un

Acquisti natalizi on line: 14 giorni per ripensarci

La garanzia legale sui prodotti non va confusa con la possibilità del cambio o restituzione merce. Se, dunque, ricevi un regalo di Natale non gradito, un capo di abbigliamento di una taglia superiore o un DVD di Pino Daniele che già hai, non hai automaticamente diritto alla "sostituzione del prodotto", a meno che il negoziante non offra questa opportunità ai propri clienti.

Questi ha la massima liberà di definire le proprie regole, alle quali il consumatore non può far altro che adeguarsi. Così il negoziante può pubblicare un avviso con cui offre ai propri clienti la possibilità di restituire o cambiare il prodotto entro 7 giorni dall'acquisto, anche in assenza di difetti, a patto che la confezione sia integra e che il prodotto sia accompagnato dallo scontrino fiscale.

Una cosa è certa: il negoziante non può comunicare che la sostituzione di prodotti difettosi è possibile entro 7 giorni dalla data di acquisto. Per quanto detto prima si tratta, infatti, di una comunicazione contraria ai principi sanciti dal Codice del Consumo.

Le cose cambiano, però, qualora l’acquisto sia stato effettuato su internet, oppure in un luogo diverso dai locali commerciali. In tal caso è possibile usufruire del diritto di ripensamento: in pratica hai 14 giorni a partire dalla data in cui ti è stato consegnato l’articolo per cambiarlo, qualora non soddisfacesse le tue aspettative, o per restituirlo chiedendo il rimborso del prezzo pagato.

Questi i modelli da cui prendere spunto:

Chiaramente quando si tratta di cambiare o restituire la merce acquistata, che sia un cellulare, un capo di abbigliamento o un profumo, è importante attenersi con scrupolo alle disposizioni contenute nella politica di reso adottata dall’azienda. In proposito sul nostro portale trovi delle preziose guide dedicate ad esempio al

... e a tanti altri portali di e-commerce.

Regali di Natale: come tutelarsi se il pacco risulta essere danneggiato

Margherita acquista online il regalo di Natale per sua figlia. La transazione fila liscia, la merce viene imballata e dopo qualche giorno parte dal magazzino. Dopo 8 giorni il corriere incaricato di effettuare il trasporto suona alla porta, Margherita apre ma si ritrova davanti un pacco parzialmente danneggiato. Cosa fare in questi casi?

Innanzi tutto non devi perderti d’animo, anzi contesta il danno al corriere stesso. Firma il documento elettronico del ritiro “con riserva” spiegando che hai ricevuto un pacco danneggiato, parzialmente aperto, bagnato e così via. A questo punto dovresti presentare un reclamo scritto, segnalando il disservizio sia all’azienda o al venditore dal quale hai fatto acquisti, sia al vettore stesso, dunque al corriere che ha preso in carico l’ordine. Questa la 

che puoi scaricare gratuitamente da questo portale, compilare in ogni sua parte e spedire insieme al materiale fotografico che hai a disposizione per dimostrare l’entità del danno subito.

Ad ogni modo se intuisci che la merce contenuta nel pacco è stata seriamente danneggiata, il consiglio è di non ritirare il pacco, ma rifiutare la consegna chiedendo di specificare sul documento di trasporto che la merce è stata rifiutata per pacco danneggiato.

Se hai previsto un’assicurazione sul trasporto, sicuramente verrai risarcito in breve tempo, altrimenti il consiglio è quello di telefonare immediatamente al Servizio Clienti del corriere e chiedere istruzioni sulla procedura da intraprendere, così da chiedere il rimborso del danno il prima possibile.

Se invece il pacco non dovesse proprio arrivare, ti consigliamo di compilare ed inviare questa

Se i conti non tornano e ti accorgi di essere stato truffato, magari perché hai notato un addebito anomalo sulla carta di credito o credi di essere coinvolto in un caso di phishing, sappi che ad ogni problema c’è una soluzione. Anche se hai fatto acquisti online, invece che in un negozio fisico, resti pur sempre un consumatore ed in quanto tale hai dei diritti ben precisi.

Acquisti natalizi: come tutelarsi contro addebiti anomali sulla carta

Si ritieni ci sia stato un utilizzo fraudolento della tua carta, agisci con tempestività

  • chiamando il numero verde della banca per segnalare quanto accaduto e chiedere il blocco di ogni pagamento;
  • presentando denuncia alla polizia o ai carabinieri (una copia va portata in banca);
  • chiedendo alla banca il disconoscimento addebito su carta di credito.

Nel caso di un prodotto non ricevuto, di un addebito per un importo superiore al prezzo del prodotto o di un doppio addebito, puoi utilizzare questo

Acquisti natalizi: conservare copia dello scontrino o della fattura

L’ultima, importantissima cosa da tenere in mente riguarda lo scontrino. Se possibile, quando ti rechi in un negozio fisico per comprare i regali di Natale, richiedi sempre che venga appuntato alla confezione lo scontrino di cortesia. Di cosa si tratta? Lo scontrino di cortesia è all’apparenza un normalissimo scontrino, sul quale però non viene riportato l’importo della spesa. In questo modo, qualora la persona che riceverà il tuo regalo avesse bisogno di cambiarlo, potrebbe recarsi in negozio ed effettuare comodamente la sostituzione.

Sullo scontrino solitamente è indicato il termine massimo per il cambio. Qualora non ci fossero indicazioni scritte, il venditore dovrebbe informare a voce il consumatore circa il termine ultimo per il cambio. Nel caso in cui, invece, lo scontrino rappresentasse un elemento valido per individuare la durata della garanzia legale (ad esempio perchè non c'è una fattura), ti consigliamo di effettuare una fotocopia, così nel caso in cui la carta chimica scolorisse, potresti sempre tutelare i tuoi diritti esponendo all’esercente o all’azienda produttrice la copia dello stesso.

Ricorda: la fattura e/o lo scontrino rilasciato al momento dell’acquisto sono due elementi essenziali, da portare con sé nel caso in cui si volesse cambiare, sostituire o restituire la merce acquistata. 

Attenzione: ai fini della garanzia legale potrebbe anche non rendersi necessaria l'esibizione dello scontrino, qualora il consumatore fosse in grado di dimostrare l'acquisto effettuato presso quel negozio attraverso l'addebito del bancomat o della carta di credito. In questo caso però sarebbe necessario che la movimentazione riportata sull'estratto conto indicasse chiaramente gli estremi dell'acquisto (in particolare la data e il nome del venditore).

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